Il biondo Mario Balotelli attende notizie sul suo futuro. Reuters

Frenesia Balotelli. Silvio Berlusconi fa pace con lui e Milano si spacca. Siamo alla guerra fredda tra Inter e Milan, anche se il Manchester City non dà apparenti segnali di apertura alla cessione del centravanti della Nazionale. Ma l'implicita accelerazione di Berlusconi squarcia un velo sui piani rossoneri. Non a caso le ultime due settimane hanno visto il Milan scatenato sulle tracce degli obiettivi dell'Inter. E non è un caso che l'offensiva di Adriano Galliani sia seguita all'esternazione del d.s. nerazzurro Piero Ausilio che la scorsa settimana ha riproposto un argomento di due anni fa: "Se il City decide di vendere Balotelli noi valuteremo se esercitare il nostro diritto di prelazione".

Il film Tevez — Un sortita che in via Turati ha riproposto le immagini da incubo del film-Tevez. Un anno fa l'offerta per un prestito con obbligo di riscatto fece saltare il piano rossonero di ottenere l'Apache con un prestito secco. Un impedimento sostanziale che il Milan evidentemente non ha digerito. E soprattutto teme che la storia possa ripetersi su Balotelli. Quest'irrigidimento scopre molte carte sul fronte inglese. A dispetto delle evidente difficoltà economiche di una simile operazione, nonostante le esternazioni del presidente Silvio Berlusconi, in casa rossonera la pista-SuperMario resta affascinante. L'a.d. Adriano Galliani continua a escludere questa soluzione davanti alle telecamere, ma nei giorni scorsi s'è adoperato per minimizzare l'effetto "mela marcia". E il feeling con l'entourage del giocatore resta intatto, come dimostrano le recenti dichiarazioni alla camomilla di Mino Raiola, l'effervescente agente di SuperMario.

Effetto clausola — In ogni caso in questa vicenda è centrale l'efficacia del diritto d'opzione sbandierato dall'Inter per Balotelli. In effetti all'atto della cessione al City il club nerazzurro ottenne dal club inglese un impegno ad essere consultato in caso di cessione, con il diritto di ultima parola. Cioé di pareggiare (o rialzare) le altre offerte. E questo è un privilegio non da poco in una trattativa di quest'importanza. Va, però, detto, che la società di Moratti non è riuscita ad ottenere l'assenso di Mario Balotelli, come era previsto all'inizio. E senza questa garanzia il diritto di prelazione rischia di rimanere carta straccia.

La rivalità — Con questi presupposti la sfida tra le due società milanesi è destinata a infiammare questo fine gennaio. Anche se ieri Massimo Moratti ha così commentato l'annunciato blitz rossonero per Schelotto: "Non so se è vero. Comunque non è un pensiero". Come dire: non è un problema. Allo stesso modo è inutile attendersi polemiche dal fronte milanista. Ma il gelo è evidente.

Le sfide — Da Ricky Saponara a Nicola Bellomo. Da Ezequiel Schelotto a Jorginho. I segnali di fumo a Milano non portano pace e mettono in discussione il destino di questi giocatori. La prima contesa tra Inter e Milan è nata proprio per l'empolese Saponara, appena rilevato da Galliani con una spesa di 3,75 milioni per la comproprietà dei toscani. Poi, la prossima stagione se la vedrà con il Parma. Intanto l'under 21 chiude la stagione ad Empoli.

Caso Bellomo — L'ultima incursione milanista, invece, riguarda Nicola Bellomo. I nerazzurri hanno proposto 1,8 milioni, i rossoneri hanno rilanciato a 2 milioni con il Bari (l'altra metà è del Chievo). Quindi la bagarre è assicurata. Anche perché nella partita c'è un terzo incomodo. Anche la Roma, infatti, è molto attiva sul talento che tifa nerazzurro sin da bambino (come Cassano). Il club giallorosso è pronto ad offrire al Bari i prestiti di Tallo e Frascatore (ora al Sassuolo) e 2 milioni per la comproprietà del centrocampista che, peraltro rimarrebbe in Puglia sino a fine stagione.

L'atalantino Ezequiel Schelotto, 23 anni, in azione. Ansa

Sprint Schelotto — Anche per l'argentino dell'Atalanta c'è un incrocio. Percassi aspetta una chiamata per chiudere l'affare, visto che il giocatore ha appena preso casa sul lago di Como e vuol diventare nerazzurro. Ma il Milan ha prenotato l'intervento se cede Abate allo Zenit. E il prezzo sale. Lo stesso si può dire con il Verona per l'altro under 21 Jorginho. Gli scout nerazzurri lo seguono da mesi e flirtano con la società veneta che, però, ha ottimi rapporti pure per i rossoneri...