Berlusconi: "Ottimista su Kaką"
E non chiude a Balotelli
Milano, 20 gennaio 2013
Il presidente del Milan: "Il calcio č fuori dal mondo, ma Ricky č un grande giocatore ed č rimasto nel nostro cuore. Di Mario non so nulla". Si studia una formula particolare di pagamento col City
- Berlusconi e Kaką in tribuna a S. Siro nel 2003. Ansa
I tifosi sognano il ritorno di Kakį al Milan? Sono ottimista, č un grande giocatore e un grande uomo ed č rimasto nel nostro cuore". Sono le parole di Silvio Berlusconi a Sky sul possibile ritorno di Ricardo Kakį al Milan. "Nel calcio siamo fuori dalla realtį, sembra di giocare al monopoli. Perņ sono ottimista perchč puņ darsi che il Real provveda direttamente, sarebbe una soluzione al suo problema e Kakį al Milan potrebbe portare al suo pieno recupero. Con lui si puņ puntare alla Champions? Noi puntiamo sempre lģ, e speriamo di potercela fare. Balotelli puņ arrivare? Non lo so, francamente non lo so".
SVILUPPI — C'č comunque una novitą per SuperMario in rossonero. Il City ha indicato una strada nuova per Balotelli, meno impervia per il Milan. Dall’iniziale richiesta di 37 milioni di euro, infatti, gli ultimi contatti hanno prodotto un sostanziale progresso. Non solo il prezzo č sceso a 28 milioni di euro (comunque ancora tanti per via Turati), ma soprattutto i manager dello sceicco Mansour hanno concesso una dilazione di pagamento straordinaria. Addirittura il club rossonero potrebbe pagare il cartellino di SuperMario in 6 rate annuali. Un accomodamento non da poco, visto che la spesa d’ingresso sarebbe di "soli" 4,7 milioni di euro. E aggiungiamoci che, nella prassi calcistica a livello internazionale, la rateizzazione pił diffusa č su base triennale. Logico dedurre che solo un club ricco come il City possa chiudere un occhio sulle normali dinamiche del cash-flow.
LA RIFLESSIONE — Ovviamente Silvio Berlusconi e Adriano Galliani stanno riflettendo su questa inedita proposta. Comunque l’impegno finanziario resterebbe pił che oneroso, considerando sempre che Balotelli gią guadagna 5,5 milioni netti a stagione. Cosģ sulla sponda rossonera non si vuole dare nulla per scontato, considerando peraltro che il tanto atteso doppio colpo Kaką-Balotelli comporterebbe il sacrificio di Robinho e Abate. Come si sa le rispettive cessioni al Santos e allo Zenit sono state congelate ad arte: sarebbe stato imprudente, infatti, venderli prima che la campagna acquisti determinasse le sue veritą. Comprensibile, allora, la cautela dell’a.d. milanista, che non pił tardi di venerdģ ha seccamente smentito l’esistenza di una trattativa con il City. In realtą i contatti vanno avanti da settimane e Mino Raiola, l’agente dell’attaccante bresciano, sta facendo la spola tra Milano e Manchester per oliare un meccanismo che č ancora molto complicato. Ma la stampa inglese, che ha sempre grande attenzione per Mario, si scatena: secondo il Sun, l’attaccante avrebbe addirittura affittato la sua villa nel Cheshire, e avrebbe gią le valigie pronte per tornare in Italia.
L’AMMISSIONE — Ma ormai il tempo stringe e ieri per la prima volta Adriano Galliani ha dovuto gettare la maschera. Sibillina la sua metafora: "Alla chiusura della Borsa, venerdģ a Manchester, Balotelli costava ancora 37 milioni. A quel prezzo rimane lģ. Vediamo cosa succede alla riapertura di lunedģ". Mentre attende notizie da Madrid sul fronte Kaką, la pista inglese resta in cima ai suoi pensieri. Non č un caso che nelle ultime due settimane Galliani abbia brillantemente gestito la crisi diplomatica con Balotelli dopo l’ormai famoso paragone del giocatore con un una "mela marcia" che avrebbe potuto guastare tutto l’ambiente milanista. Le scuse di Silvio Berlusconi sono state il segnale pił esplicito sulla volontą di riportare Mario in Italia. Il tentativo di intromissione dell’Inter e il feeling intatto con il giocatore stanno facendo il resto.
L’OBIETTIVO — La proposta iniziale di Galliani un mese fa era di 18 milioni di euro. Ora č inevitabile un sostanzioso rialzo. Tuttavia l’a.d. milanista sta provando a strappare le migliori condizioni possibili. Resta una sola amarezza in questo mercato: magari arriveranno sia Kaką che Balotelli (che ieri č rimasto in panchina per tutta la partita contro il Fulham), ma i rossoneri sul fronte italiano non possono chiudere per gioielli come Salamon, Bellomo o Jorginho. Qui le norme Co.vi.soc. impongono un aumento di capitale a causa dell’indebitamento del club. All’estero bastano delle semplici fidejussioni. E pure a rate.
Carlo Laudisa© RIPRODUZIONE RISERVATA
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