Si è sgolato tutta la partita, ha provato a cambiarla sostituendo El Shaarawy con Robinho a metà ripresa (e beccandosi per questo anche i fischi dei tifosi rossoneri), si ritrova al 90' con un punto che gli consente di tornare sopra il Parma e l'Udinese, ma che lo lascia sotto la Roma. Non è proprio un pugno di mosche, ma Massimiliano Allegri non può essere soddisfatto al 100% del risultato, né tanto meno del gioco, con il Milan che ha sofferto soprattutto nel primo tempo.

Massimiliano Allegri, 45 anni, tecnico del Milan. LaPresse

allegri — "Non abbiamo buttato via punti, avevamo di fronte una squadra che ha battuto la Juve la settimana scorsa. Nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, nel secondo i ragazzi hanno spinto, abbiamo rischiato nell'unica volta in cui loro hanno tirato in porta. È normale, dovevamo fare meglio. Abbiamo fatto dei buoni cambi di gioco, negli ultimi trenta metri dovevamo velocizzare di più, ma rispetto a qualche tempo fa siamo andati bene".

linea verde — "Avevamo quattro ragazzini in campo. Niang ha fatto una buona partita, De Sciglio lo stesso, magari El Shaarawy era un po' sotto tono ma è un ragazzo generoso, ci può stare una provo al di sotto delle sue qualità. Bojan va in difficoltà quando gioca da solo davanti, ma ha fatto anche delle buone cose. Queste gare le decidono gli episodi. Bocciato il tridente dei giovani? No. Il Milan va visto in modo diverso rispetto agli ultimi 26 anni. Dobbiamo eliminare alcuni errori dei singoli quando cala la tensione. Ma la squadra sta crescendo, è ordinata e soffre di meno. Impossibile chiedere cattiveria o malizia oggi".

errori e gattuso — "Giocando con il 4-3-3, quando la palla va da una parte, l'esterno opposto diventa la seconda punta. È dura richiedere cattiveria quando ci sono tanti ragazzi in campo. È accaduto anche mercoledì a Torino: non puoi prendere gol in contropiede ai supplementari... Ma la malizia la acquisisci piano piano. Constant doveva stare più alto e non l'ha fatto. Le parole di Gattuso? Mi hanno fatto piacere. Sono tre anni che sono l'unico che può allenare il Milan...".

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