Finisce 0-0 la sfida salvezza tra Lecce e Bologna, con i salentini che fanno un piccolo balzo a 17 punti, mentre il Bologna sale a 22 e aspetta di recuperare la gara con la Fiorentina per definire la calssifica. A volte quando si cerca una vittoria, un pareggio può comunque bastare, perlomeno se tutto precipita dopo una partita attenta e vogliosa. Il Lecce formato Cosmi scende in campo convinto di poter far punti al Via del Mare, ci prova per gran parte della gara, mentre il Bologna è attento a mantenere tutto sul filo dell'equilibro ed, eventualmente, a sfruttare qualche svista. L'espulsione di Carrozzieri al 29' della ripresa, però, ribalta tutto e ai salentini tocca stare attenti a non scoprirsi troppo perchè davanti c'è un Di Vaio che non muore mai. Bojinov, che parte dalla panchina, torna nella sua vecchia terra e tenta di mettersi in mostra, ma l'inferiorità numerica altera naturalmente gli equilibri.

Stefano Pioli, 46 anni. LaPresse

le scelte — Il 3-5-2 di Cosmi ritrova sulla fascia la velocità di Cuadrado, al rientro dopo la squalifica. Diversa sorte per due pezzi del mercato invernale: dentro Blasi, a sostenere il centrocampo, fuori Bojinov, che deve aspettare ancora per riprendersi il suo Lecce, per ora affidato a Muriel-Di Michele. In mezzo alla difesa ritrova posto Carrozzieri. Il Bologna rispolvera Ramirez che, scontata la squalifica, si piazza in coppia con Taider alle spalle di Di Vaio. Il francese garantisce maggiore copertura del mancino, perciò un Pioli prudente mette a sedere la fantasia in favore di una maggiore consistenza. Garics batte la concorrenza di Crespo sulla corsia destra. Kone, Pulzetti e Loria ancora indisponibili.

Carrozzieri e Di Vaio cercano la palla. LaPresse

Partita ruvida — La partita è ruvida, un sacco di falli spezzano le trame che il Lecce prova a tessere, mentre il Bologna è intento a mantenere l’ordine. L’inizio promette bene: Giacomazzi si fa subito vedere con un colpo di testa che finisce un pelo sopra la traversa, complice Gillet, mentre subito dopo 8 minuti Di Michele storce il naso per un contatto in area con Garics. Valeri fa proseguire senza dubitare neppure un attimo. Dei salentini il più propositivo è Cuadrado, che più di una volta affonda sulla destra e mette in movimento il reparto offensivo giallorosso. Al 14’ Garics strozza l’urlo del via del Mare, spazzando via puntuale una bella palla tesa che il colombiano aveva piazzato sottoporta. L’impressione è che la volontà ci sia, ma manchi qualcuno a spezzare gli equilibri in avanti, e non è dato sapere nel frattempo cosa frulli in testa allo spettatore Bojinov. La squadra di Pioli contiene i pugliesi e si fa pericolosa in un paio di circostanze, con Raggi a sfiorare la punizione di Ramirez a un passo da Benassi (fuori al 27’ per una contrattura) e con un Di Vaio fermato all’ultimo da una grande chiusura di Carrozzieri.

L'occasione di Muriel. LaPresse

Quante botte! — Quando sbagli un’occasione macroscopica, quella che ti potrebbe far varcare la linea immaginaria della zona retrocessione, c’è solo da fare una cosa: rialzarsi e ripartire più forte di prima. Muriel, invece, resta intontito dopo aver fallito un’occasione clamorosa e soprattutto dopo aver fatto tutto alla grande: discesa fulminante, finta che mette a terra Gillet e poi un sinistro che rimbalza sulla parte esterna della rete, incredibilmente. Al Bologna il pari è un risultato che può far gola: le distanze si mantengono invariate e c’è pure da giocare il recupero con la Fiorentina. La partita dei rossoblù non è quindi troppo arrembante, finché la foga non esplode per un intervento di Blasi su Ramirez. Il centrocampista salentino è già ammonito, Valeri non estrae il secondo cartellino e l’uruguaiano si infuria al punto che Pioli decide di sostituirlo. Dentro Acquafresca, quindi, che va a fare da partner a Di Vaio. Proprio il capitano rossoblù protesta per uno scontro con Oddo e i cartellini (8 gialli e 1 rosso) danno a intendere la morbidezza della sfida. Cosmi, sempre più agitato, opta per la contromossa: è il minuto 23 e Valeri Bojinov torna sul campo che illuminò a inizio carriera.

Moris Carrozzieri lascia il Lecce in dieci. LaPresse

carrozzieri espulso — Il protagonista nel finale, però, è Carrozzieri: il difensore si fa prendere in velocità da Di Vaio e l’unico modo per fermarlo è attaccarsi alla maglia. Secondo giallo e Lecce in dieci. Con un uomo in più, saltano equilibri e psicologia. Pioli si affida a Diamanti, ma è Acquafresca a far prendere un colpo allo stadio. Fantastici i riflessi di Julio Sergio. Poco prima il Via del Mare impazzisce, stavolta per chiedere a gran voce il rigore per un intervento di Garics su Cuadrado. Nei minuti finali il Lecce ce la mette tutta con la generosità di un Bojinov che ha voglia di farsi amare di nuovo. L'appuntamento per ora è rimandato.