Dopo tre risultati utili consecutivi la Fiorentina cade in casa davanti al Lecce, che passa 1-0 al Franchi dopo 7 giornate senza vittorie. Per Cosmi è la prima vittoria, per i salentini è la vittoria della speranza (resta ultimo, ma non più da solo), per Di Michele il quarto gol nelle ultime quattro gare. E' lui infatti l'autore del gol partita, realizzato su rigore al 21' della ripresa su rigore, concesso generosamente da Calvarese per un tocco di Natali su Muriel.

L'esultanza del Lecce dopo il gol: Di Michele è al centro. Ansa

no GOL Nei primi 45' — La Fiorentina riparte dalla coppia Jo-La per far saltare i dispositivi difensivi del Lecce fanalino di coda, ma dimentica che per andare in gol non basta mettere a referto Jovetic e Ljajic come attaccanti, e nemmeno qualche centrocampista offensivo come Vargas e Montolivo. La squadra di Rossi appare lenta e passiva, poco impegnata dal Lecce in fase difensiva eppura pigra nell'impostare l'azione. Ritmo basso, scarsa vivacità di gambe ma soprattutto di testa: i viola del primo tempo passeggiano molto e corrono poco, mostrando una mentalità molto poco offensiva. Il Lecce ha dunque buon gioco nel difendersi con calma e ordine, lasciando carta bianca a un Cuadrado che è l'unico a distinguersi nella prima mezz'ora di gioco. Poche idee, poca intensità, aggressività azzerata e centrocampisti poco propensi a supportare l'attacco: il primo tempo si trascina così, con la conclusione di Cuadrado dell'11', deviata in angolo da Boruc, che resta a lungo l'unico tiro nello specchio. Prima del 45' le due contendenti mettono insieme due-occasioni-due: la prima è della Fiorentina, con Montolivo che testa i riflessi di Benassi (angolo, al 34'), il Lecce risponde con Olivera due minuti dopo: Boruc non è da meno e devia oltre la linea di fondo. I primi 45' sono tutti qui, davvero poca roba.

Il rigore realizzato da Di Michele al 21' st. Ansa

benassi k.o. — Nella ripresa Lazzari prende il posto di Salifu, ma a cambiare, nei minuti iniziali, è anche l'approccio mentale alla gara, soprattutto quello viola. Olivera dopo 6' fa correre un brivido nelle schiene avversarie, ma Vargas lo anticipa e Boruc conclude l'opera, poi è Ljajic a far tremare i pugliesi, con Benassi che esce a catapulta incontro al viola, respinge la sua conclusione ravvicinata e rovina a terra: per lui barella e sospetta frattura del setto nasale. Il gioco riprende con Julio Sergio fra i pali. La fiammata però si estingue presto: Rossi reclama maggior velocità e mobilità da parte dei suoi, ma il Lecce c'è e si vede, anche se in attacco è sempre leggerino. Quando i viola giocano più corti l'azione ne guadagna in efficacia, ma il Lecce non si fa intimidire, ed anzi trova l'affondo vincente al 20': Muriel è in area, Calvarese vede un fallo di Natali su di lui e assegna il rigore. Il destro di Di Michele dal dischetto è implacabile: Lecce in vantaggio al 21' e quarto gol per l'attaccante. La Fiorentina (con Cerci al posto di Ljacjic) vede viola e prova subito a correggere la rotta con Natali e Jovetic, ma il primo di testa sbaglia mira e il secondo trova pronto Julio Sergio. I pugliesi ci provano in contropiede (con Corvia al posto di Muriel), ma non succede più nulla di rilevante, se non un infortunio a Natali, che si fa male in uno scontro con Esposito ed esce in barella. Rossi ha esaurito le sostituzioni, e quindi la Fiorentina dal 46' resta in dieci. E sugli spalti parte la contestazione, che si protrarrà anche ben oltre il fischio finale, con i tifosi che inveiscono contro i giocatori e la società.