Antonio Conte è nato a Lecce il 31 luglio 1969. LaPresse

"Mi aspetto una partita tosta, vibrante, per noi forse la più impegnativa da inizio stagione. Affronteremo una squadra che sta facendo grandi cose e che dimostra che con un progetto e un lavoro si ottengono risultati importanti". Il tecnico della Juve Antonio Conte presenta così il recupero di domani sera contro il Napoli, al San Paolo. L'assenza di Marchisio potrebbe costringere Conte a cambiare modulo: "Claudio ha caratteristiche specifiche, è un centrocampista bravo negli inserimenti, nella fase difensiva e offensiva, un giocatore molto tecnico, in rosa è esclusivo con le sue caratteristiche. Abbiamo da verificare tante situazioni, il Napoli ha grande forza soprattutto sugli esterni, faremo le nostre valutazioni".

milan e dintorni — Sul principale avversario per la lotta al titolo, ovvero il Milan Conte la pensa così: "Il Milan ha vinto lo scudetto, sta facendo grandi cose in Champions, ha giocato ad armi pari con una signora squadra come il Barcellona, però dobbiamo essere orgogliosi che dopo gli ultimi anni di stenti le squadre italiane si stanno facendo rispettare in Europa significa che qualcosa sta cambiando. Ci sono altre squadre come Inter, Napoli, Lazio, Udinese, Roma che comunque possono dare fastidio". Tornando sulla sfida del San Paolo e sui motivi che hanno portato al rinvio della partita dice: "È stata presa questa decisione, è inutile fare polemiche che non portano mai a nulla. Giochiamoci questa partita e in ogni caso, qualsiasi risultato arrivi, il campionato non finisce a Napoli".

grande fratello — "Lo spogliatoio oggi è come il Grande Fratello è questo non va bene". Lo ha detto Conte in riferimento alla lite avvenuta alla Roma tra Osvaldo e Lamela. "Certe cose succedevano anche prima, solo che magari dopo una scazzottata si usciva la sera a cena con le famiglie. Lo spogliatoio è un luogo sacro e tutto dovrebbe rimanere lì dentro. Oggi se qualcuno ha l'influenza si viene a sapere, sono nostalgico dei tempi che furono".

tavolo della pace — "Tavolo della pace? Rispetto molto quello che ha detto Ranieri. Vediamo, a noi quello che deve interessare è il campo. Su questo argomento ci siamo espressi in maniera importante tante volte, è inevitabile che adesso noi dobbiamo pensare al campo, lasciando affrontare al presidente, alla società e agli organi preposti di affrontare le cose nella giusta maniera. Noi dobbiamo costruire il futuro, sta ad altri pensare al passato". Il tavolo della pace è stato convocato per il 14 dicembre.