Juve, chi per Marchisio a Napoli?
Ecco le tre possibilità di Conte
MILANO, 27 novembre 2011
Martedì sera nel recupero al S. Paolo, il tecnico bianconero dovrebbe inserire Pazienza lasciando inviariato il modulo. Le varianti sono Estigarribia e Giaccherini a centrocampo o il ritorno al 4-4-2
La partita di martedì sera a Napoli, recupero dell'undicesima giornata dopo il rinvio dello scorso 6 novembre, dirà molto sulla stagione della Juve. Dopo aver vinto gli scontri diretti con Milan, Inter e Lazio, la squadra di Conte è attesa a un'altra prova di maturità. Se vincesse potrebbe provare la prima fuga in classifica, tagliando fuori il Napoli, già ora staccato di nove punti e alle prese con quella meravigliosa distrazione che è la Champions.
SI CAMBIA — Il problema principale per Antonio Conte è che per la prima volta da molte settimane dovrà cambiare qualcosa. Scelta forzata. Claudio Marchisio a Roma ha collezionato la quarta ammonizione stagionale, che lo porta alla squalifica. I problemi sono due: l'allenatore dovrà rinunciare a uno dei migliori giocatori di questa stagione e dovrà mettere mano a quello schieramento che propone identico da quattro partite (Fiorentina, Inter, Palermo e Lazio) e in cui sono arrivate altrettante vittorie.
CHE FARE — Marchisio garantisce corsa, copertura, piedi da trequartista pur giocando da interno, personalità, inserimenti senza palla letali (ha già segnato 5 in 11 partite quest'anno). Un giocatore insostituibile. Appurata la gravità della perdita, bisogna capire come verrà sostituito. La prima opzione, quella più ovvia, prevede Michele Pazienza inserito nei tre di centrocampo. Arrivato a parametro zero proprio dal Napoli la scorsa estate, finora ha avuto un ruolo marginale, collezionando solo 5 presenze parziali per un totale di poco più di 50 minuti. Giocatore di grande quantità non abbinata ad altrettanta qualità, agirebbe sul centro-destra del centrocampo, con Pirlo, ancora non al meglio, davanti alla difesa e Vidal a fare il Marchisio sul centro-sinistra. E questa al momento è l'ipotesi più probabile. Prima di Lazio-Juve, Pazienza era stato anche provato nel ruolo di Pirlo, che però non gradisce spostarsi dalla posizione in cui è solito predicare calcio.
LE ALTERNATIVE — La variante, mantenendo immutato il 4-3-3, può essere costituita dall'inserimento a centrocampo di Emanuele Giaccherini o Marcelo Estigarribia. Il problema è che i due nuovi acquisti, che in allenamento si vedono anche in quel ruolo, non hanno mai giocato in quella posizione. E Napoli non pare certo il momento più adatto a fare esperimenti. Inoltre contro una squadra fisica che pressa come quella di Mazzarri, meglio avere più geometria possibile nei tre in mezzo. Resta poi un'ultima possibilità: il ritorno al 4-4-2 con l'inserimento a sinistra di un esterno puro (ancora Estigarribia o Giaccherini più di Krasic) e l'avanzamento di Vucinic accanto a Matri. Conte ha abbandonato questo modulo a Catania, per poi riproporlo solo nel 2-2 interno col Genoa e metterlo definitvamente nel cassetto da Firenze in poi. Qualcosa vorrà pur dire...
Jacopo Gernatwitter@jgerna77© RIPRODUZIONE RISERVATA
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