Rinforzarsi per restare al vertice. Per tenere il passo del Milan e rilanciare, dopo che le carte messe sul tavolo, pardon prato verde, hanno dimostrato che questa Juventus di Conte è tutto tranne che un bluff. Se la gioca per lo scudetto e nessuno a casa della Vecchia Signora firmerebbe per un secondo posto, al momento - Chiellini è stato sincero con Gazzetta.it - anche se non tutti, un po' per scaramanzia, un po' facendo tesoro dell'esperienza delle ultime disgraziate stagioni vogliono dirlo forte e chiaro. Per rilanciare c'è un lifting potrebbe fare bene. Prego, rivolgersi a Beppe Marotta, l'uomo mercato: non c'è bisogno di bisturi, ma di euro sonanti, per inserire le pedine più funzionali al mosaico tecnico allestito da Conte. Senza spese folli, visto che i titolari sono consolidati, ma per allargare la rosa dei titolari, renderla di 13-14 giocatori intercambiabili e durare sino a fine maggio provando a giocarsi il volatone scudetto con il Diavolo, indicato pure dal c.t. della Nazionale Prandelli alla Gazzetta come il favorito numero uno. Ma proviamo ad analizzare, reparto per reparto, quali sono le esigenze tecniche dei bianconeri, e quali possono essere gli obiettivi da centrare.

Caceres esulta dopo il gol alla Lazio, l'unico in serie A. LaPresse

difesa — La Juventus ha bisogno di un difensore. Perchè giocano sempre i soliti 4: Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci e Chiellini, con De Ceglie prima alternativa a sinistra, col Chiello che scala volontieri centrale. Ma in caso di raffredore dello svizzero, a destra, la Juve sarebbe scoperta nel ruolo, perchè Motta lo scorso anno non ha reso secondo le attese, bruciandosi agli occhi dei tifosi, e Sorensen, per struttura fisica e passo, è più centrale che esterno basso. E allora la dirigenza bianconera ha individuato in Martin Caceres il primo obiettivo, dietro. Il terzino uruguaiano alla Juve, quando arrivò in prestito dal Barcellona, ha lasciò un ottimo ricordo, al di là delle 15 presenze e del gol segnato: può giocare a destra e a sinistra, anche se è destro naturale e non ha un mancino vellutato, ma morde le caviglie, ha un passo da cavallo di razza, è giovane e conosce l'ambiente. Così bene, che prima di Italia-Uruguay, l'ultima amichevole giocata dalla Nazionale, a Roma, Marchisio, Chiellini e Buffon gli facevano delle gran feste, e lui stesso a fine partita aveva parlato più che bene dell'esperienza alla Juve, rispondendo, a domanda specifica, che non escludeva un ritorno in bianconero in futuro. Per quanto riguarda l'ipotesi centrale difensivo, la Juve probabilmente cercherà un pezzo pregiato d'estate, quando avrà valutato bene l'efficienza di Bonucci, in ripresa dopo la scorsa stagione deludente, e avrà capito l'orientamento di Chiellini circa il suo ruolo a lungo termine. Mats Hummels del Borussia Dortmund sarebbe il sogno per il cocktail età-qualità-affidabilità tutta tedesca. Ma costa parecchio.

Angelo Palombo, capitano della Sampdoria. Ansa

centrocampo — La Juve ha bisogno di un centrocampista centrale. Gli esterni abbondano, sono pure troppi, visto che Conte non gioca per forza con il 4-2-4 (o 4-4-2 con interpreti d'attacco) prospettato a inizio stagione, ma con un 4-3-3 base, con un attaccante vero (Vucinic in formazione tipo) esterno sinistro alto. E allora, con Pepe titolare inamovibile, per rendimento, sull'altra fascia, ecco che Estigarribia e Giaccherini da prime alternative - peraltro low cost - hanno relegato in soffitta le velleità di protagonismo di Krasic, in partenza se arrivasse un'offerta importante, ed Elia. In mezzo, però, i centrocampisti sono solo quattro: i titolarissimi Pirlo, Marchisio e Vidal, e la riserva Pazienza. Non a caso Conte ha fatto di necessità virtù, inventandosi Giaccherini interno di centrocampo, all'occorrenza. Ma siamo alle nozze con i fichi secchi. Un centrale di ruolo servirebbe: Palombo della Sampdoria è un'ipotesi poco dispendiosa, Fredy Guarin del Porto una più impegnativa per il portafoglio. Ma qualcuno deve arrivare, perchè la Juve ha bisogno di quantità in mezzo, pur in assenza di coppe europee da giocare.

Borriello in azione contro la Juve,, marcato da Sorensen. Reuters

attaccanti — Il primo rinforzo, a breve, brevissimo, potrebbe arrivare proprio dal reparto avanzato. E ha il nome di Marco Borriello. Già cercato in passato dalla Juve, a cui l'atttaccante napoletano aveva poi preferito la Roma, che lo voleva acquistare e non in prendere prestito, come volevano allora i bianconconeri. Adesso la Juventus è vicinissima al giallorosso, che fa panchina con Luis Enrique e che in bianconero rappresenterebbe un'alternativa a Matri da prima punta. Il suo sinistro è più morbido per le sponde per gli inserimenti dei centrocampisti, del destro dell'ex Cagliari, cui però sul piano dei gol c'è poco da appuntare: già 15 reti in bianconero. Così Conte si ritroverebbe con cinque attaccanti da ruotare: oltre ai due centravanti, Vucinic e Del Piero da esterni d'attacco nel tridente offensivo, e Quagliarella jolly per tutte le posizioni. Ma in avanti c'è pure, e soprattutto, la fila alla cassa. Nel senso che la Juve conta di monetizzare dalle cessioni di Amauri, Iaquinta e Toni, o quantomeno di qualcuno dei tre attaccanti di scorta, che sinora non hanno trovato spazio nel progetto tecnico di Conte.