Mirko Vucinic contro Gabriel Paletta a Parma. LaPresse

Basta poco per riaprire un campionato. Un rientro soft dalla sosta natalizia, che vale un punto in due partite. La buona condizione di Lazio e Napoli, con gli azzurri caricatissimi dopo i due punti in classifica restituiti. Qualche infortunio di troppo, di quelli che pesano. E la Juventus ha perso qualche certezza. Nessuno mette in discussione la superiorità bianconera, ma come ha detto Chiellini, "con l'Udinese sarà di ora di riprendere la marcia".

DUBBI E ASSENZE — Da quando c'è Conte solo in un occasione la Juve è rimasta senza vincere per più di 2 incontri di campionato, fra febbraio e marzo del 2012 in una striscia con 4 pareggi di fila. Per fortuna sta meglio Vucinic: l'Udinese è la vittima preferita del montenegrino, che le ha fatto 9 gol. A centrocampo Conte spera di recuperare almeno Vidal, visto che Pirlo e Marchisio non sono stati convocati . Quella che affronterà l'Udinese sotto la neve sabato sera non sarà comunque la miglior versione dei bianconeri. Non solo per il duro lavoro atletico svolto dopo Natale, che porterà la Juve al top per metà febbraio ma che si sta facendo sentire.

PANCHINARI, SVEGLIA — Impossibile non notare che la frenata coincide anche con le assenze di Giorgio Chiellini, Claudio Marchisio, non lontano dal rientro, e Kwadwo Asamoah. E che i giocatori chiamati a sostituirli non hanno dato quanto ci si aspettava da loro. Peluso, appena arrivato dall'Atalanta, ha sbagliato parecchio con la Samp. Caceres, uno che dovrebbe essere più di un gregario, ha deluso a Parma. E se Paul Pogba, potenziale campione, ha dato buoni segnali nell1-1 in Emilia dopo un calo evidente, le recenti prestazioni dei vari Mauricio Isla, Simone Padoin, Paolo De Ceglie ed Emanuele Giaccherini non sono state memorabili. Per alcuni di loro l'occasione del riscatto arriverà già con l'Udinese. Da non fallire. Proprio come l'appuntamento coi 3 punti per la Juve.