Ora testa al campionato. Per forza. La Juventus si è vista sbattere la porta della Champions in faccia dal Bayern Monaco. E ha preso una brutta botta. Dovrà cercare di cicatrizzarla in fretta, però. Lunedì è già campionato. E la aspetta una partitina non da poco: la trasferta dell'Olimpico contro la Lazio. L'ultima volta che la Juve ha giocato in quello stadio ha coinciso con l'ultima sconfitta in campionato dei bianconeri. C'è di più: la capolista di serie A ha dimostrato di patire le scorie di coppa, poi in campionato, in questa stagione. E va bene che 9 punti (più lo scontro diretto favorevole con il Napoli primo inseguitore) sono un cuscino di sicurezza rassicurante, ma fare risultato nella capitale sarebbe fondamentale per evitare che venga fuori la parola crisi, che indubbiamente spunterebbe in caso di secondo k.o. consecutivo. Certo, la Juve un occhio lo darà domenica sera a Milan-Napoli, ma a prescindere dal risultato che maturerà a San Siro tra seconda e terza forza del campionato, fare risultato con la Lazio sarebbe taumaturgico, dopo la batosta accusata in Europa.

precendenti post coppa — La Juventus fatica a digerire in campionato le fatiche di Champions League. Èufficiale. La prova era arrivata il 25 novembre 2012, il giorno di Milan-Juventus. La squadra di Conte era reduce da un partitone, dal 3-0 rifilato ai campioni d'Europa in carica del Chelsea, triturati allo Juventus Stadium nella fase a gironi di coppa. A San Siro giocò forse la peggiore partita di questa stagione, perdendo 1-0. Decisivo il rigore di Robinho. La riprova è arrivata all'Olimpico di Roma. La Juve era reduce da un'altra impresa: il 3-0 al Celtic Park di Glasgow. Nella capitale, il 16 febbraio scorso, finì 1-0 per i giallorossi. La Juve vuole e deve voltare pagina. Magari la sconfitta di coppa potrebbe aiutare paradossalmente a tenere più alta la concentrazione rispetto ai poco lusinghieri precedenti, maturati invece dopo successi pesanti, in Europa.

tabella di marcia — Perchè la Juve non vuole rallentare, in chiave tricolore. Mancano 7 partite alla fine del campionato, in palio, dunque, ci sono 21 punti. E la squadra di Conte ha gli impegni più difficili concentrati nelle prossime tre uscite: Lazio, appunto, poi Milan allo Juventus Stadium e quindi il derby in casa del Torino. Se non farà harakiri, potrà cominciare il conto alla rovescia tricolore. E quella porta sbattuta in faccia sarà un ricordo meno doloroso.

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