Conte è stato chiaro dopo Juventus-Sampdoria: "Non siamo marziani, la Juve può anche perdere". Tutto vero. Se poi anche Buffon regala un gol e mezzo, come accaduto con la Samp, può avvenire il disastro anche in superiorità numerica contro una squadra che è tre gradini sotto. Chi sta dietro non vola: Lazio e Napoli, le uniche a vincere nell'ultima di andata, organici alla mano, sembrano parecchio dietro ai bianconeri.

BUFFON CARICO — Il portiere, che già aveva ammesso le sue responsabilità, è tornato su Juve-Samp: "Purtroppo ieri è stata davvero una giornata no, la squadra non ha saputo giocare come sa....E neppure io visto il primo gol subìto senza dubbio evitabile. Una grande squadra è tale solo se è capace di risollevarsi dopo queste cadute, quindi facciamo tutti tesoro degli errori commessi. E non dimentichiamoci che i Campioni dell'Italia siamo noi e non abbiamo alcuna intenzione di abdicare. Grazie di cuore a tutti i miei splendidi tifosi, che come al solito sono stati immediatamente al mio fianco... a buon rendere!".

MAROTTA APRE — Il d.g. Beppe Marotta si è comunque detto disponibile a tornare sul mercato per prendere una punta. E mettere la parola fine al campionato. Il limite della Juventus resta sempre davanti, nonostante i 40 gol segnati (secondo attacco dopo quello della Roma). Se Jovetic, come ribadito dal d.g, pare difficile a giugno e quasi impossibile ora, i nomi più gettonati sono Didier Drogba e Ciro Immobile. I tifosi sognano il grande nome, dopo la prova di Peluso di ieri. L'ex atalantino è stato difeso da Conte, si tratta di un giocatore valido, ma Chiellini (e anche Caceres) sono un'altra cosa. Con la Samp Peluso, buttato subito in campo, ha sbagliato soprattutto sul secondo gol di Icardi. Insomma, sono altri i colpi che fanno la differenza.

PROFILI DIVERSI — Drogba è un fuoriclasse del calcio mondiale, seppur a fine carriera e con la pancia verosimilmente un po' piena. A quasi 35 anni vuole scappare dall'esilio dorato cinese per regalarsi un ultimo trofeo. Ma vuole un mucchio di soldi. E il suo arrivo come sarebbe metabolizzato dal gruppo? Di sicuro Ciro Immobile da questo punto di vista sarebbe più funzionale. Il centravanti, tra l'altro di scuola Juve, è esploso in B a Pescara con Zdenek Zeman, segnando ben 28 gol. L'inizio a Genova è stato tra luci e ombre, nonostante le 5 reti segnate. Non è mancata neppure qualche polemica con l'ambiente, che ha reso la sua posizione con Delneri non proprio saldissima. Se arrivasse il genoano, però, sarebbe un giocatore al momento allo stesso livello di quelli già in rosa. C'è poi anche l'ipotesi Fernando Llorente, già in mano per l'estate. Il basco è il classico terminale offensivo, capace di segnare e di finalizzare il gioco dei compagni. E' meno abile nel lavoro di sponda e nel giocare coi compagni. Inoltre quest'anno ha segnato pochissimo (1 gol nella Liga) anche per problemi con la società.

Didier Drogba, anni da fenomeno col Chelsea. Ansa

ma drogba si tira fuori — L'entourage di Didier Drogba smentisce le dichiarazioni di Carlos Arino Bajo, l'agente che ha fatto esplicito riferimento ai contatti con Milan e Juventus. "Queste dichiarazioni non sono veritiere. Questa persona non è l'agente di Didier", ha scritto su twitter la Sports PR Company, la societá che cura le pubbliche relazioni del centravanti ivoriano. "L'unico agente di Drogba - si legge ancora nel messaggio -, è Thierno Seydi".

LE DUE JUVE — La punzecchiatura di Conte a Capello ("altro che noi senza rivali, la sua era una delle squadre più forte di tutti i tempi") torna di attualità. Di certo il paragone tra le due Juve suona irridente per quella pre-calciopoli e molto impegnativo per quella attuale. L'attacco di quella Juve era formato da Trezeguet, Ibrahimovic, Del Piero e Mutu. Uno come il romeno era il quarto nelle gerarchie. E Del Piero, sei anni dopo e nella fase finale della carriera, è stato comunque fondamentale per lo scudetto 2012. E a quell'attacco quest'anno, con Bendtner che si è visto pochissimo, è stato aggiunto il solo Giovinco, autore di 6 gol. Nessuno decisivo.