Thomas Mueller festeggiato dopo il gol del 2-0. Afp

Il Bayern fa ancora male alla Juventus, in Champions. Nel 2009, l’ultima volta, a Torino, l’aveva travolta 4-1, "prendendola a pallonate" come ha detto Buffon alla vigilia. Stavolta all’Allianz Arena il punteggio è severo, ma meno rovinoso: 2-0. Ma per evitare l’eliminazione la Juve dovrà fare un capolavoro, mercoledì prossimo. Perché il Bayern stasera le ha dato una lezione, al di là dei gol di Alaba e Muller, uno per tempo. Spiace che, al di dei meriti dei tedeschi, incontenibili dalla metà campo in su, la Juve non si sia esibita al meglio nella partita più importante della stagione. Tradita in primis dai suoi campioni d’esperienza, Buffon e Pirlo. Come un castello di carte, il resto è andato giù. Miseramente. Crollata la verginità stagionale in Champions. E la sospetta difesa tedesca, nei centrali, non è stata testata.

ALABA SOPRENDE BUFFON — Dopo 25 secondi il Bayern è già in vantaggio. Con Alaba. Sinistro da fuori, angolato ma lento dell’austriaco, modificato nella traiettoria dalla deviazione di Vidal. Buffon sembra piantato per terra, si tuffa in ritardo e non può più arrivarci. Il tabellone luminoso segnala lo 0-1, ma invece la Juve è già sotto. La peggior partenza possibile. Per un errore del suo capitano, quello che non sbaglia quasi mai. La Juve cerca di assorbire il colpo, dopo una disavventura così. Fa girare palla, imposta. Crea due mezze occasioni: una punizione alta di Pirlo e un sinistro largo di Vidal, di cui il pubblico del Bayern non ha un gran ricordo, e glielo ricorda beccandolo a ripetizione.

entra robben e affossa la juve — Si fa male Kroos, la cui partita dura meno di 15’. Ed è la peggior cosa che potesse capitare alla Juve, per quello che succede dopo. Perché entra quel satanasso di Robben, con Mueller che scala trequartista e l’olandese che lo rimpiazza sulla destra. E Robben mette in crisi la Juve. Buffon si riscatta respingendo con un bel riflesso un suo tiro, ma la Juve soffre su entrambe le fasce, ora. Sulla sinistra Robben mette in crisi Peluso e chiama al continuo raddoppio Chiellini. Di là, Ribery è indiavolato. Ci si mette pure un Pirlo insolitamente impreciso, che regala palloni ai tedeschi in posizioni che dovrebbero essere ztl, per gli avversari: Ribery sfiora soltanto il 2-0. Buffon, in confusione in un paio di appoggi, è la faccia di una Juve che non siamo abituati a vedere: impaurita, che rischia di essere spazzata via da una mareggiata rossa. Schweinsteiger fa le prove su punizione. Robben si mangia un gol quasi fatto su assist di Muller. La Juve è in bambola. Contata in piedi. Alleggerisce la pressione con un colpo di testa di Bonucci da angolo, proprio nel finale di tempo. Ma l’intervallo è un toccasana, c’è parecchio da rivedere.

solo bayern — Si riparte, e il Bayern continua ad accumulare occasioni: Mandzukic in contropiede è fermato solo da Buffon. Che respinge pure una punizione di Alaba. Il raddoppio arriva inevitabile, come il passare delle stagioni. Fa male però per come arriva: ancora un errore di Buffon, che respinge corto un tiro infido, ma gestibile, di Luiz Gustavo, Mandzukic, partito in fuorigioco per una questione di centimetri, centra per Muller che segna a porta vuota.

FINALE — Vidal, il più tonico dei suoi (ammonito, salterà il ritorno), si fa pericoloso con due tiri in sequenza, ma la Juve non funziona, stasera. Ed è ancora Muller a sfiorare il gol dopo una corta respinta di Buffon. Finisce 2-0. Per proseguire il sogno europeo, dopo una notte da incubo, a Torino al ritorno servirà una Juve ben diversa da questa sconosciuta vista a Monaco.