Una curiosa espressione di Andrea Stramaccioni. Ansa

Giornata di poco agonismo ma comunque fitta di impegni per l’Inter prima della seconda e ultima amichevole a Giacarta che domani (ore 14.30 in Italia) la vedrà opposta alla nazionale indonesiana. La squadra infatti non si allenerà sul campo, limitandosi a un lavoro di scarico tra palestra e piscina. Mentre in serata alcuni giocatori saranno ospiti a una puntata del Masterchef locale e altri daranno i voti a Indonesian Idols, in mattinata ci sono stati una serie di impegni che vanno dalla visita a un ospedale per bambini disabili a un clinic tecnico sul campo guidato da Beppe Baresi. Andrea Stramaccioni, accompagnato da Giampaolo Pazzini e Lorenzo Crisetig hanno partecipato alla finale dell’evento Nike The Chance Indonesia. I tre hanno salutato i 36 ragazzi che si sono sfidati sul campo arroventato dal sole per conquistare uno dei tre posti per la finale assoluta che si disputerà a Barcellona in agosto.

strama ottimista — Stramaccioni ha salutato i ragazzi dando loro anche qualche consiglio per la loro carriera, al motto di "My time is now", che accompagna il concorso. Il mister ha anche parlato di attualità: "Dopo sei mesi in cui il presidente Moratti ha seguito il mio lavoro alla Primavera e visto di persona la finale della NextGen vinta ai rigori contro l’Ajax, il 26 marzo mi ha chiamato nel suo studio e dopo due ore di colloquio mi ha detto che ero il nuovo allenatore dell’Inter. Credo che nelle nove gare di campionato con me in panchina si sia visto del buon gioco e abbiamo centrato con un turno di anticipo l’obiettivo minimo che avevo promesso a Moratti. Ora però guardiamo avanti. Come ogni club italiano stiamo facendo di tutto per tornare competitivi anche sulla scena europea. L’Inter tornerà subito ai vertici". Curioso il siparietto con Pazzini. Ogni giornalista locale aveva a disposizione due domande. Una ragazza si è giocata male il bonus chiedendo: "Crede che questa sia stata la sua migliore stagione da quando gioca?". Risate generali, a cominciare dallo stesso Pazzo.