Il colpo di tacco di Rocchi prima del gol di Jonathan. Bozzani

Al minuto 21 della gara contro la Roma, davanti a quel gol di Jonathan dopo triangolazioni e colpi di tacco che parevano usciti da un miraggio, ecco la battuta: “Adesso lo annullano, non è possibile...”. Era l’ironia bonaria che accompagna un’Inter che ne sta vedendo di ogni tipo, colore e varietà. E di un giocatore che - pagato 5 milioni di euro, Jonathan Cicero appunto - era stato avvicinato più agli antipodi di Maicon che a Maicon stesso, lui che del Colosso doveva essere l’erede forse non solo come temporalità. Poi - in quella gara di Tim Cup - la Roma ha dilagato, il gol di Jonathan è stato inutile ma perlomeno l’Inter ha potuto vedere una luce oltre il tunnel della sfiga: quella rete di Jonathan, poi il tacco di Rocchi (dopo il gol all’Atalanta) e un primo tempo di Alvarez che cozzava contro la sua lentezza atavica, hanno aperto uno squarcio. Parzialmente rasserenante, e il parziale è sempre più di zero.

Ricky Alvarez in azione contro la Roma. Ansa

ricky con messi — Chiamiamola “La rivincita dei peones”, e va detto col sorriso; oppure il “Volo della Fenice” titolo di un vecchio film che raccontava il cambiamento di persone normali alle prese con situazioni straordinarie. Un po’ la loro parentesi attuale nell’Inter falcidiata dalle assenze. Perché dopo mesi di scetticismo e fischi e battute e brusii di disapprovazione, nelle ultime 3 partite l’italiano, il brasiliano e l’argentino sono quantomeno usciti da un clima pesantino, di quelli che quando hai 50.000 persone che ti borbottano sulla testa, bé, rischi di accartocciarti definitivamente. “Sono felice perché sto ritrovando la fiducia giocando tanto, e per questo devo ringraziare i miei compagni che mi hanno sempre aiutato” ha detto Ricky Alvarez. Di tutti è stato il più scintillante: tre gol (2 all’Atalanta, 1 alla Roma) più quel primo tempo super contro la Roma e lo stesso contro il Cagliari. Lionel Messi lo ha messo nella proprio lista degli invitati per una tournée-esibizione in programma la prossima estate. Pagato un totale di 9,5 (bonus compresi) milioni, Alvarez si è dato quella mossa auspicata da tanti e si sta prendendo un po’ di rivincite. “Resterà all’Inter” dice il suo agente Simonian a tuttomercatoweb. Ora gli serve solo la continuità, quella datagli dall’eccezionalità di poter giocare sempre.

Rocchi-2, la vendetta — Anche la storia interista di Tommaso Rocchi non è male. Arrivato ad inizio gennaio e voluto fortemente da Stramaccioni, aveva iniziato con qualche spicciolo di apparizione e tanta, tantissima invisibilità: poi ecco la titolarità a Catania (un tempo, non fatto bene...), quindi ecco Palacio che si rompe, Cassano pure e lui che si mette là in mezzo contro l’Atalanta: il gol dell’1-0 - illusorio - è da grande attaccante, lui che ha segnato 100 gol in serie A e che nella Lazio era cecchino pazzesco. A Trieste contro il Cagliari è andato vicino al gol, contro la Roma ha dato quel colpo di tacco e fatto una partita accettabilissima, prendendosi la rivincita in questa seconda vita. “Vorrei restare anche l’anno prossimo, vedremo...” ha detto. Più facile no che sì, ma avrà ancora una manciata di gare da titolare per confermare quegli applausi recentemente meritati.

lo...cicero — Jonathan Cicero - non il rugbista Andrea Lo Cicero - è stato per mesi e mesi dentro al frullatore, fra panchina e apparizioni fischiate. Di lui si ricorderanno un primo tempo corposo nel ritorno contro il Tottenham e quel gol alla Roma. Che poi siano indizi sufficienti per una riconferma, bé, questa è un’altra storia.