Zanetti e il piccolo Filippo ad Appiano. www.inter.it

“Mi hanno accolto benissimo, è stata una bellissima esperienza”. La giornata nerazzurra del piccolo Filippo, contrariamente a quanto accade ai giocatori interisti negli ultimi tempi, è stata un bel successo. Accompagnato da papà Mario, il bimbo di 9 anni che nella serataccia di Inter-Bologna è “diventato famoso” per il tenerissimo striscione esposto “Potete vincere? Altrimenti a scuola mi prendono in giro!” oggi è giunto alla Pinetina per incontrare la squadra, visitare la casa dell'Inter e guardare anche la seduta di allenamento. L’invito del presidente Massimo Moratti, pure lui colpito dalla foto di quel piccolo tifoso di Gallarate, ha dato vita a una giornata per questo bimbo certamente inaspettata.

- Allora Filippo com’è andata?
“Bene grazie, ho appena incontrato i giocatori”.

- Chi hai visto?
“Mi hanno portato in sala stampa e lì ho incontrato Zanetti”

- E cosa vi siete detti con il capitano?
“Lui mi ha fatto avere una maglia nerazzurra col mio nome e mi ha detto che purtroppo col Bologna è andata male e che certe partite storte capitano. Io ho chiesto loro di tornare a vincere presto. Allora Zanetti mi ha detto che comunque devo essere soddisfatto perché sono nato in un periodo in cui l’Inter ha vinto parecchio. Ma io gli ho detto che ormai sono abituato bene, non posso mica rinunciare…!”.

- E poi che avete fatto?
“Ci hanno portato a vedere la struttura e ho incontrato anche Ranocchia (“Alto il doppio di mio figlio” ha poi specificato ridendo il papà). Mi ha chiesto scusa per l’errore sul gol di Di Vaio. Io gli ho detto di non preoccuparsi perché sono cose che possono capitare”.

- Hai incontrato altri calciatori?
“Sì ho visto Pazzini che è stato simpaticissimo. E poi si è fermato anche Nagatomo che mi ha fatto un autografo”.

- E mister Ranieri lo hai incontrato?
“Sì l’ho incontrato, è venuto a stringermi la mano. Anche a lui ho detto di vincere presto”. Il papà ha poi detto che Filippo, avrebbe voluto fare una domanda all’allenatore e che non è riuscito perché l’incontro è finito prima. “Voleva chiedergli come mai i giocatori in questo periodo tirano poco. Se si tira poco si segna anche poco…”. Gireremo da parte sua la domanda a Ranieri.

- Filippo ma come mai quello striscione? Sei circondato di milanisti e juventini?
“Milanisti non tantissimi, juventini molti e adesso si fanno sentire parecchio. Però prima mi facevo sentire io. Lo striscione mi è venuto in mente così”. Così, semplicemente. La stessa semplicità che i nerazzurri devono disperatamente recuperare. Chissà che la visita di un bambino non riporti un po’ di tranquillità nel martoriato gruppo interista.