Rodrigo Palacio festeggiato dopo uno dei due gol di Marassi. Ansa

Dopo la sconfitta con la Juventus, eravamo al "de profundis" per le speranze di Champions dell'Inter. la vittoria nel recupero con la Sampdoria non può cambiare completamente le prospettive, ma in casa nerazzurra continuano e crederci. La squadra di Stramaccioni è nella difficile situazione di non poter più sbagliare: una sconfitta, magari accompagnata da una vittoria del Milan e del Napoli, chiuderebbe i discorsi. Ma finché dura una speranza, ad Appiano Gentile lotteranno per il terzo posto. Massimo Moratti, il giorno dopo la vittoria di Genova, sembra soddisfatto, ma sottolinea l'importanza di trovare continuità: "Ieri era una partita, dovremo continuare a dare lo stesso rendimento". E quando gli chiedono se ci siano segnali per confermare tecnico e progetto risponde: "Sì, sperando che tutti stiano bene". Certo, bisogna evitare infortuni, ma all'Inter credono alla rincorsa con più convinzione. Ecco perché.

il calendario — Il primo motivo è dettato dalla lettura dei calendari delle squadre in corsa (li trovate in basso). Quello dell'Inter è, fino alla trasferta di Napoli, abbordabile. Si parte con l'Atalanta a San Siro (ma all'andata i bergamaschi giocarono u brutto scherzo all'Inter), poi la trasferta col Cagliari (campo da definire, nelle ultime ore prende forma la candidatura di Rieti). Poi Parma e viaggio a Palermo: un filotto positivo potrebbe dare slancio per la volta finale, quando invece gli impegni saranno più duri. Tanto più che invece il clendario del Milan, squadra su cui ad oggi Zanetti e compagni devono fare la corsa (-7) è, nelle prossime tre giornate, un tappone dolomitico (trasferta a Firenze, in casa col Napoli, viaggo allo Juventus Stadium). Certo, passato l'ostacolo Milan il calendario migliore pare quello della Fiorentina di Montella, ma ripetto ai viola le distanze sono ravvicinate.

gioco e solidità — In casa Inter poi si vede un "futuro rosa" anche per motivi di gioco. Stramaccioni era uscito soddisfatto dalle gare con Tottenham e Juventus, perché "la squara ha tenuto spesso il pallino del gioco, cosa che non ci riusciva in passato". Cosa confermata a Marassi, dove il dato accolto fra squilli di trombe è la verginità della porta di Handanovic: per la prima volta da quattro mesi l'Inter esce da un trasferta senza prendere gol. Gli ottimisti ci vedono una ritrovata solidità dietro, nonostante l'iondeggiare fra difesa a quattreo e a tre. Il ritorno di Samuel (ieri in panchina) in questo senso dà sicurezza.

uomini in forma — Ci sono un paio di uomini, poi, stavano facendo la differenza: il primo è ovviamente "mister 22 gol stagionali" Rodrigo Palacio. El Trenza era in una forma strepitosa, e non soffre affatto, anzi, il ruolo di prima punta, di terminale offensivo. Oggi però, a conferma che è una stagone difficile, arriva la notizia del suo infortunio. Perderà almeno la prossima gara, in quelle che mancano limerà i 12 gol in campionato e migliorerà il suo record di gol in stagione (già superato a quota 22). Ma non si vive di sole reti: Kovacic non segna, ma il suo inserimento in pianta stabile ha dato un passo in più al centrocampo. Recuperi (7 con la Samp) passaggi intelligenti (45/52) e sopratutto qualche giocata nei momenti importanti: il croato fornisce quantità e idee. Merce importante per continuare a inseguire i sogni.

la volata europea — La volata per le coppe, gara per gara (in maiuscolo le trasferte)
NAPOLI p. 59 Genoa, MILAN, Cagliari, PESCARA, Inter, BOLOGNA, Siena, ROMA
MILAN p. 57 FIORENTINA, Napoli, JUVENTUS, Catania, Torino, PESCARA, Roma, SIENA
FIORENTINA p. 51 Milan, ATALANTA, Torino, SAMPDORIA, Roma, SIENA, Palermo, PESCARA
INTER p. 50 Atalanta, CAGLIARI, Parma, PALERMO, NAPOLI, Lazio, GENOA, Udinese
LAZIO p. 50 ROMA, Juve, UDINESE, PARMA, Bologna, INTER, Samp, CAGLIARI
ROMA p. 47 Lazio, TORINO, Pescara, Siena, FIORENTINA, Chievo, MILAN, Napoli