Una brutta Inter torna a vincere
Col Palermo basta un'autorete
MILANO, 02 dicembre 2012
Finisce 1-0: Garcia infila la sua porta nel finale e dà ossigeno a Stramaccioni. Restano le perplessità sulla manovra e su una condizione che pare in calo
- La disperazione di Ujkani e Garcia dopo l'autogol dell'argentino. Ap
"Contro il Palermo capiremo se il nostro è un calo momentaneo o se stiamo regredendo". Andrea Stramaccioni forse ha avuto le risposte che cercava. E non sono entusiasmanti. Vero, l'Inter torna alla vittoria dopo tre partite da due punti complessivi e grazie a un'autorete batte il Palermo 1-0. Dopo il blitz di Torino finalmente un successo, che tiene i nerazzurri a meno quattro dalla Juve. Ma resta la prestazione, poco brillante. Non molto lontana da quella di Parma. E certamente inferiore a quella che con il Cagliari era valsa solo un punto. Anche se più solida in fase difensiva. Recrimina il Palermo: senza l'erroraccio di Garcia lo 0-0 sarebbe stato tutt'altro che improbabile.
FIDUCIA COU — Stramaccioni sceglie Pereira a sinistra e Coutinho alle spalle della coppia Palacio-Milito. Il giovane brasiliano sta molto basso in fase di non possesso palla per alleggerire un po' il lavoro di Gargano e Cambiasso, col compito di farsi trovare appena riconquistata palla. Il Palermo non cambia pelle, con Brienza e Ilicic dietro a Dybala, interessantissimo sostituto di Miccoli.
SCORRIMENTO LENTO — La manovra dell'Inter sembra l'andatura di un passista che al Giro deve ricucire su una fuga da lontano in pianura. A ritmo costante, ma piuttosto prevedebile. Mai un'accelerazione, uno strappo. Una variazione sul tema. C'è un problema di flessione atletica, che si accompagna a una questione strutturale. Senza un regista costruire gioco è complicato, perché Coutinho raramente riesce a fare da raccordo tra un generoso Milito e un Palacio in flessione. Il fatturato dell'Inter nel primo tempo si ferma a un paio di fiammate del Principe, che continua nel suo digiuno plebeo. Troppo poco. Il Palermo fa la sua partita, difendendo bene: Brienza e Ilicic si sacrificano, Dybala è una zanzarina fastidiosa. Barreto stuzzica Handanovic, ma di vere occasioni non ce ne sono.
POCO FINO ALL'EPISODIO — Ha poche soluzioni offensive l'Inter. Il Palermo, bravo a ricompattarsi, concede pochissimo. Stramaccioni si rende conto che così non si fa proprio male e al 19' va col doppio cambio: Nagatomo e Guarin per Zanetti e Milito. Prova a metterci intensità l'ex Porto: Ujkani è reattivo sulla sua conclusione. Resta l'impressione di una squadra spuntata e un po' monocorde, mai in grado di trovare la giocata estemporanea. Che comunque arriva, per merito di Garcia. L'argentino mette nella propria porta un cross abbastanza innocuo di Ranocchia dalla trequarti, tra i meno peggio. In maniera più colpevole che sfortunata. Per l'Inter è ossigeno puro. I nerazzurri dimostrano maturità nella gestione del vantaggio, cosa non sempre accaduta. Il sortilegio post-Juventus Stadium è spezzato. I dubbi di Stramaccioni no.
Jacopo Gernatwitter: @jgerna77© RIPRODUZIONE RISERVATA
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