Rodrigo Palacio e Diego Milito: a secco e battuti a Parma. Forte

Per un attimo sarebbe il caso di non pensare a Sneijder, al suo contratto, ai tweet veri o presunti. Per i tifosi, di questi tempi, non è facile, Andrea Stramaccioni deve farlo. Perché l'argomento "olandese" non può distrarre il tecnico in un momento difficile della stagione dell'Inter: due sconfitte nelle ultime tre, tre nelle ultime quattro se consideriamo l'Inter-2 di Europa league. E ultima vittoria che risale al passaggio allao Juventus Stadium. Domenica arriva il Palermo, ed è il momento per i nerazzurri di invertire la rotta. Perché la Juve non permetterà ancora a lungo di sbagliare senza staccarsi in classifica. E perché domenica 9 arriva il Napoli, per una sfida che può essere "da scudetto".

tenuta difensiva e vice-cassano — Due i problemi principali emersi nelle ultime uscite nerazzurre. Il primo è la tenuta difensiva: nove gol subiti nelle ultime quattro giornate. A Parma, è vero, Handanovic ha dovuto raccogliere il pallone solo una volta, ma quel gol di Sansone "grida vendetta", per come l'attaccante si è infilato facilmente fra i difensori. La retroguardia è tornata stabilmente a tre, ritrovando anche dopo l'emergenza infortuni i suoi migliori interpreti: ora si tratta di recuperare la "copertura" di squadra. Possibile che abbia influito anche qualche ruggine fisica. L'altro problema, emerso soprattutto in Russia e a Parma, è la difficoltà nel creare occasioni. Qui a pesare è l'assenza di Antonio Cassano, vero e proprio "innesco" della squadra di Stramaccioni. Fantantonio sconterà col Palermo la seconda e ultima giornata di squalifica: dopo il tentativo di sostituirlo con un centrocampo più folto (Alvarez in una linea a cinque), stavolta Strama potrebbe puntare su Coutinho.

Gian Piero Gasperini, meno di tre messi sulla panchina nerazzurra. Afp

milito, gasp e difese a tre — Poi il "Meazza" attenderà la riscossa di Diego Milito: il Principe è termometro della squadra. Quando si è inceppato lui, i nerazzurri hanno raccolto poco. Non è un caso che sia a secco da Torino, "ciccando" le gare con Atalanta, Cagliari e Parma. In questo senso, Palermo porta buoni ricordi: la scorsa stagione Inter-Palermo si giocò sulla neve. Il 4-4 finale non servì molto a Ranieri, ma il Principe mise insieme un poker di gol. Anche a Palermo, alla prima di campionato 2011-12 fu pioggia di gol: 4-3 per i rosanero, con battesimo difficile per Gasperini. Già, Gasp: ci sarà proprio lui in panchina. Primo ritorno a San Siro per il "profeta" della difesa a tre: a Milano è andata male. E in fretta. Domenica, però, si affronteranno due squadre schierate con la difesa a tre: una mezza rivincita.