Andrea Stramaccioni, 36 anni, meno di un anno sulla panchina dell'Inter. LaPresse

L'ultimo Juve-Inter gli ha regalato la panchina nerazzurra, perché l'esonero di Ranieri arrivò dopo la sconfitta 2-0 coi bianconeri. Andrea Stramaccioni si avvicina alla sua prima Juventus-Inter, con la sicurezza di chi ormai ha dimostrato che la scelta di Moratti di chiamarlo non era una pazzia. Il tecnico dell'Inter ha giustamente fiducia: "Stiamo bene e siamo in un buon momento. Siamo cresciuti molto mentalmente e in questo ti aiutano i risultati positivi: abbiamo autostima e fiducia nelle nostre capacità, abbiamo le carte in regola per giocarcela. Loro hanno qualcosa di più consolidato e rodato e per noi sarà il passaggio più impegnativo per valutare i nostri progressi. Però non firmerei per un pareggio: siamo l'Inter e non sono mai entrato in campo per non vincere. Nessuna paura. Certo, i nostri avversari sono campioni d'Italia e stanno confermando il loro valore: sono il meglio che il calcio italiano ha offerto in queste ultime due stagioni".

pirlo e la tattica — A livello tattico Strama non esclude di studiare qualcosa ad hoc per il playmaker juventino: "Credo che Pirlo sia il giocatore della Juventus con più qualità nel costruire il gioco quindi è normale avere qualche attenzione in più nei suoi riguardi per cercare di rendergli la vita difficile. Questo non vuol dire che ci sarà una marcatura a uomo, ma Pirlo è uno dei punti di forza della Juventus". Poi evidenzia un altro punto di forza dei bianconeri: "I due esterni del centrocampo a cinque sono spesso decisivi per loro: segnano grazie agli inserimenti, a centrocampo si gioca molto. E poi bisogna considerare il fatto che loro sono capaci di fare gol con tutti e sette i giocatori di movimento, esclusi i tre difensori, e anche coi tre difensori su palla inattiva. E tutti i loro centravanti hanno buone capacità tecniche, anche quelli più fisici". E sulla sua squadra: "Tutti dicono che devo scegliere fra un attacco a due punte e uno a tre. ma potrei giocare anche con un solo attaccante. Del resto la pericolosità di una squadra non è legata al numero di attaccanti che schieri".

Il tecnico con Antonio Cassano. Ansa

mou e formazione — "Qualsiasi risultato uscirà, siamo solo all'undicesima giornata e l'Inter, sperando di andare avanti in Europa, ha ancora trenta-quaranta partite davanti. È una sfida importantissima ma è troppo presto perchè sia decisiva per lo scudetto". E a chi cerca di "estorcergli" informazioni sulla formazione, risponde con battute: "Mourinho dava la formazione prima dei grandi match? Io sono confusissimo ed indecisissimo e qui si vede la differenza fra me e José". E ancora: "La Juve ha quattro punti più di noi, ha lo scudetto sul petto, non fa la conferenza stampa, e gli devo pure dire la formazione?" L'allenatore ha poi commentato le due gare dei bianconeri contro Roma e Napoli: "Dobbiamo partire meglio della Roma e finire meglio del Napoli. A parte gli scherzi, credo che le squadre che hanno messo più in difficoltà i bianconeri siano state la Fiorentina e lo Shakhtar. ma noi non abbiamo né gli esterni degli ucraini, né le punte atipiche dei viola. Noi siamo l'Inter e li metteremo in difficoltà a modo nostro".

scudetti — Torna anche una domanda sugli scudetti della Juve: "Credo che gli scudetti sono quelli decisi in maniera inequivocabile dalla giustizia sportiva che noi rispettiamo. Questa cosa comunque esula dalla gara di domani. Da interista mi interessa solo l'Inter poi nel loro stadio possono attaccare quello che credono". Chiusura personale: "Non vivo la partita di domani come un esame di maturità, a me piace giocare partite come queste"