Kucka lancia il Genoa
Passo indietro della Roma
GENOVA, 26 ottobre 2011
I rossoblų tornano al successo dopo quattro giornate: apre Jankovic, pari di Borini nella ripresa, poi il 2-1 al 90'
Un pareggio sabato scorso con la Juventus e stasera la vittoria con la Roma, in rimonta e di carattere. Riecco il Genoa, una delle sorprese di questo campionato, abile a risorgere dopo quattro giornate senza successi contro la Roma di Luis Enrique, il piccolo Barįa del nostro campionato. Il successo porta la firma di due pezzi pregiati, un gol per tempo prima di Jankovic e poi di Kucka, divisi dal pareggio illusorio di Borini. Un bel regalo per l'intera Liguria, sconvolta dal maltempo e applaudita prima del match per commemorare le sue vittime. Al fischio finale, bravo il tecnico giallorosso a calmare le teste pių calde e a complimentarsi con Malesani.
- Alberto Malesani, prima stagione al Genoa. Lapresse
GIU' IL FORTINO — Stavolta il tecnico del Genoa la fa davvero grossa: segnare alla Roma nei primi 45' non era riuscito a nessuno, né in campionato né in coppa. Merito della ragnatela di passaggi che i giallorossi di Luis Enrique stanno affinando e velocizzando, anche al Ferraris. Genoa che parte corto nella propria metā campo, pronto a chiudersi e ripartire, Roma decisa a fare la partita con infinite serie di scambi che devono portare al tiro il baby attacco formato da Lamela (19), Borini (20) e Bojan (21), il tridente pių giovane mai visto in Italia. Quando sfondano, ci pensa Frey a dire no. Decisiva, soprattutto, la parata su Gago al 26'. Poi si sveglia Palacio e al secondo scatto arriva il vantaggio: palla lunga sulla corsia destra, "el Trenza" controlla e serve rasoterra Jankovic che dal dischetto batte Stekelenburg.
- Fabio Borini, primo gol con la Roma. Ansa
ALL'ATTACCO — La ripresa inizia con un contatto in area tra Palacio e Heinze: Gervasoni lascia correre. La Roma cresce, gioca meglio, soprattutto con Josč Angel sulla corsia sinistra: i suoi cross affettano l'area creando scompiglio, bravissimo Frey - ancora una volta - a respingere d'istinto il colpo di testa di Lamela al 13'. Le squadre allungate e la girandola di cambi regalano un finale di match libero da gabbie tattiche: Luis Enrique azzarda un 4-2-4 con Osvaldo e Borriello accanto ai "sopravvisuti" Borini e Bojan che vale il pareggio al 37': bravo proprio Borriello a "scherzare" Bovo e servire lo smarcatissimo Borini. Per il giovane ex Chelsea č un gioco da ragazzi pareggiare. Gago corre alla panchina per avere nuovi ordini tattici ma si resta cosė. E la Roma lo paga a caro prezzo: angolo di Veloso, testa di Merkel, tocco (fortunato) di Kucka per il successo che vale il sorpasso in classifica. All'ultimo tuffo, come nel derby.
Claudio LenziŠ RIPRODUZIONE RISERVATA
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