Solo 16 gol fatti in tutto il campionato, due punti nelle ultime sette partite, ultima vittoria datata 15 gennaio. I numeri impietosi dell'ultima parte del campionato del Cesena parlano chiaro e non lasciano spazio più di tanto ad alibi. Se poi, contro il bel Catania di Montella lanciato verso il sogno europeo, un Rocchi un po' permaloso espelle un uomo, Pudil, al 20' del primo tempo, in automatico la A diventa un miraggio. Passo indietro del Catania di Montella, che rimane in zona Roma-Inter, ma non avvicina più di tanto la zona Europa League.

L'applauso polemico di Mario Beretta all'arbitro Rocchi: il gesto gli costa l'espulsione. Lapresse

mutu ripescato — Nel Cesena torna in campo Mutu, un po' beccato dal pubblico nel riscaldamento per i suoi "fuoricampo" nel post Nazionale in Romania. Al suo fianco Iaquinta, mentre Beretta punta su un centrocampo senza fronzoli per ingabbiare la regia di Lodi e Almiron. Montella dà un turno di riposo a Legrottaglie e rispolvera Bellusci insieme a Spolli.

Prestazione deludente di Adrian Mutu, 33 anni. Ansa

sciocchezza pudil — Partita equilibrata, ma poco emozionante nei primi venti minuti. Il Catania si fa vedere sulla corsia destra con Barrientos e Motta e mette i brividi ad Antonioli con uno scambio interno all'area da antologia tra Bergessio e Gomez. L'esperienza del veterano numero uno vanifica tutto. Il Cesena prova qualche volta da fuori con Parolo e Comotto. Poi Rocchi sale in cattedra e cambia il match: fallo di Pudil a centrocampo, giallo, una parola di troppo dell'esterno e rosso. Il pubblico si infiamma, Santana è tra i più nervosi: si prende un'ammonizione e rischia anche l'espulsione con un intervento al limite. Praticamente nel primo tempo non si gioca più e ne fa le spese anche il Catania che pur in superiorità numerica non riesce più ad organizzare nessuna azione da gol.

Si diverte anche Juan Pablo Carrizo: ecco il suo stop di petto. Ap

catania spuntat0 — Nella ripresa rimane deluso chi si aspettava un crollo dei romagnoli, in dieci con l'obbligo di vincere. Iaquinta, orfano di Mutu sostituito, lotta per far salire la squadra, gli esterni tengono li Marchese e Motta, qualche corner spaventa Carrizo. I siciliani non esibiscono il solito possesso palla, si chiudono e provano a ripartire. Ma senza fare niente creano due occasioni colossali con Barrientos: dall'altezza del dischetto prima di destro conclude centrale, poi di sinistro scheggia il palo esterno. Almiron e Llama ci provano da fuori ma è tutto molto poco per una squadra abituata a creare molto, in undici contro dieci per 70 minuti. Nel finale doppia punizione in zona Lodi, ma l'unico a farne le spese è Almiron: provocato da Comotto reagisce con una testata. Poteva essere rossoazzurro, ma alla fine è solo il rosso il colore dominante del recupero della 22/a giornata.