Se ancora i tifosi catanesi vogliono fare gli scaramantici e non dare per scontata la salvezza, sappiano che mancano due punti alla fatidica quota 40. Con la vittoria sulla Fiorentina, però, il Catania fa pensare a ben altro: ottavo posto, 16 punti nelle ultime nove (una sola sconfitta, con la Juve), gioco che si accoppia ai risultati, mettendo in mostra le qualità del tecnico. Fra i suoi meriti, quello di puntare su Francesco Lodi come play basso: il centrocampista ieri ha salvato un gol sulla linea, siglato il suo ottavo centro in campionato, organizzato il gioco e trovato il tempo anche per sbagliare il raddoppio, schiaffeggiandosi per l'errore. Il Catania è la rivelazione del campionato: merito di Lodi, della quantità fornita da Izco e della qualità del suo tridente argentino. Gomez e Barrientos sono in costante crescita, Bergessio è centravanti moderno, primo a iniziare il pressing.

Il rigore decisivo di Francesco Lodi. LaPresse

fiorentina, mancano punti — In tutto ciò la Fiorentina non ha demeritato, e la sconfitta la colpisce forse eccessivamente: fino al gol era stata migliore, poi però scompare, mostrando limiti caratteriali e forse anche di corsa. I punti in classifica restano 32, e solo la sconfitta del Lecce evita che il terz'ultimo posto si avvicini. Nonostante il risultato, però, Delio Rossi non cada nello sconforto. Quella vista oggi è una squadra che non soffrirà troppo per salvarsi. Certo, gli obiettivi iniziali erano ben altri...

Amauri in azione. Ansa

partenza viola — Il Catania è senza Almiron, squalificato, nella Fiorentina manca il totem Jovetic, ma a sorpresa sembra pesare di più l'assenza dell'argentino del Catania. La squadra di Montella perde inizialmente qualcosa a livello di palleggio, i viola (in maglia gialla) restano pericolosi in attacco. Merito del tridente schierato da Delio Rossi, con Vargas, Cerci e Amauri (supportati da Lazzari), bravi a ripartire in contropiede. Le occasioni migliori del primo tempo sono tutte della Fiorentina, con Carrizo che dice due volte di no nel giro di quindici secondi a Lazzari e Cerci. L'argentino così si fa perdonare la papera di Milano, e quando non ci arriva lui ci pensa Lodi a salvare sulla linea una concusione di Amauri.

Lodi festeggiato da Bergessio. LaPresse

mazzata lodi — Il Catania continua a giocare il suo calcio, fatto di possesso e palla a terra: trova Bergessio, specie di testa, e sfrutta le iniziative nello stretto di Gomez e Barrientos, ma raramente si rende davvero pericoloso, mentre la difesa mostra qualche sbavatura nei centrali. Insomma, fino a quando Gamberini non atterra Bergessio in area, sembra che sia la Fiorentina la squadra che ha creato più presupposti per trovarsi in vantaggio. Invece al 13' della ripresa Lodi trasforma infilando sotto l'incrocio il rigore concesso da Doveri e la "sorpresa" del campionato si trova a poter gestire la partita, con la Fiorentina che di colpo cala terribilmente nel pressing e permette alla squadra di Montella di far vedere il suo bel gioco. Così i padroni di casa vanno più vicini al raddoppio di quanto i viola non facciano col pareggio. La Fiorentina paga l'ingenuità di Gamberini, uno "scavetto" di Cerci nel primo tempo (solo davanti al portiere) e un calo di forma nella ripresa.