Il solito pareggio. Il terzo di fila, il terzo per 1-1. La pareggite, malattia manifestatasi con 13 sintomi, in questo campionato, costa alla Juventus l'aggancio al Milan, che sarebbe stato sorpasso, grazie agli scontri diretti favorevoli. Al Dall'Ara, contro il Bologna, la Vecchia Signora si trasforma in Bella Addormentata: regala un tempo ai padroni di casa, e quando si sveglia riesce solo a replicare con Vucinic, pure lui riemerso per un attimo dal letargo invernale, alla rete del solito Di Vaio. La Juve pareggia dunque col Bologna 1-1 come all'andata e come in Coppa Italia, quando poi si era qualificata ai supplementari. La Juve ha sofferto una volta di più gli emiliani, perchè Pioli fa giocare bene i suoi, senza timori reverenziali. La salvezza, con questo piglio e la qualità degli avanti, i tifosi rossoblù tocchino ferro, è dietro l'angolo. La Juve ha pagato, oltre ad un ritardo ad entrare in partita visto solo a San Siro col Milan, le solite magagne in avanti: Borriello ha toppato ancora l'occasione che gli ha concesso Conte, dopo il fiasco della sfida scudetto, e dietro ha sofferto le ripartenze, con Bonucci che è finito anzitempo sotto la doccia, espulso.

Di Vaio abbracciato da Garics dopo l'1-0. LaPresse

di vaio senza eta' — Il primo tempo è tutto Bologna. Che tiene il ritmo altissimo, facendo girare la testa al centrocampo della Juve, usurato dalla mancanza di ricambi, e in avanti fa valere la qualità di Diamanti e Ramirez, ed il senso del gol dell'infinito Di Vaio. Il tridente del Bologna stasera stravince il confronto con quello bianconero: Conte ha scelto Pepe e Vucinic ai fianchi di Borriello. Non funziona. Ed è stridente vedere Matri, il miglior realizzatore bianconero stagionale, e Del Piero, il miglior realizzatore bianconero della storia, in panchina. La Juve fa tanta confusione, davanti, non è che non ci provi, ma proprio non ci riesce, a farsi pericolosa. L'unica occasione del primo tempo è rappresentata da una punizione di Pirlo deviata dalla barriera: una carambola che esce di poco. La difesa del Bologna al contrario di quella rattoppata dei bianconeri, fa un figurone, poi Perez e Mudingay, che in mezzo corrono come dannati, coprono e ripartono, difensori aggiunti, che consentono di tenere in campo i tre tenori rossoblù, e non si arrabbino per il paragone i tifosi del Napoli. Il Bologna gioca come la squadra di Mazzarri, tatticamente. E Di Vaio è il Cavani di Pioli, e non a caso gli arriva un pallone, e lo mette subito dentro. La Juve sbaglia il fuorigioco, Ramirez inventa una verticalizzazione, Lichtsteiner non sale, Di Vaio sì, e davanti a Buffon non sbaglia. È il nono centro del centravanti del Bologna.

Vucinic si è sbloccato: 4° gol stagionale. Ansa

reazione juve: VUCINIC SI SBLOCCA — La squadra che rientra in campo dopo l'intervallo non è nemmeno lontana parente di quella inguardabile del primo tempo. La Juve è più dinamica, più determinata, più pericolosa. Più Juve. E trova il pari, non a caso. il gol è splendido: magia sotto forma di assist di Pirlo, magia sotto forma di pallonetto di Vucinic. Che si sblocca sottoporta, dopo una prestazione fino a qual momento pessima, dopo un periodo difficile.

occasioni e recriminazioni — Dopo l'1-1 la gara, finalmente, esplode. Succede di tutto. Gillet para due volte, sul colpo di testa di Lichtsteiner prima, sul destro a ribadire in porta di Marchisio (che sarebbe stato fuorigioco) poi Bonucci rischia il secondo giallo, atterrando Ramirez. L'arbitro Banti lo grazia. Ma le proteste cambiano fronte subito. Conte si inferocisce per una trattenuta in area di Pulzetti su De Ceglie. Il secondo rigore stagionale per la Juve non arriva, piuttosto arriva l'espulsione dell'allenatore bianconero. I rovesciamenti di fronte si susseguono, i tatticismi finiscono in cantina, Borriello chiude la sua partita dopo essersi mangiato un gol su assist di Pepe. Bonucci si fa cacciare per forza, stavolta oltre le titubanze di Banti, quando falcia Ramirez, ottimo, lanciato in contropiede. La Juve finisce in 10 uomini e con un solo difensore centrale disponibile, un bel problema in vista della partita col Genoa di domenica. Che la Juve affronterà ancora da imbattuta, ma da seconda in classifica, perchè il Milan resta davanti di due punti, stavolta però a parità di partite giocate.