“Finora abbiamo scalato una montagna”, aveva detto Colantuono alla vigilia della partita con la Fiorentina. Adesso, con la vittoria per 2-0, l'Atalanta è finalmente arrivata in vetta e se gira indietro lo sguardo coglie un panorama mai visto a Bergamo: 52 punti conquistati in A, impresa mai raggiunta nell'arco di tutta la storia del club. Sono le reti di Denis e Bonaventura a battere la Fiorentina che fallisce un rigore con Jovetic e resta inchiodata a quota 41. Del resto Rossi aveva avvisato i suoi: “L'Atalanta è la vera rivelazione di questa stagione”.

le scelte — Costretto a fare a meno degli squalificati Cigarini e Stendardo, Colantuono punta su Cazzola in mezzo al campo e Lucchini perno difensivo. Sulla fascia destra Bellini vince il ballottaggio con Raimondi. Davanti l'attacco tutto argentino Moralez-Denis. Reduce da una striscia positiva di quattro risultati, l’ex Delio Rossi tenta di portare al sicuro la sua Fiorentina nonostante qualche grattacapo. Senza Boruc squalificato e gli infortunati Montolivo, Gamberini, Cerci e Amauri, il tecnico viola riesce a recuperare perlomeno Pasqual e Behrami. Tra i pali il brasiliano classe '89 Neto fa l'esordio in campionato, mentre la coppia a caccia di gol è formata da Jovetic e Ljajic.

Rete numero 16 per German Denis. Ansa

il ritorno del tanque — La prima di Neto in campionato inizia subito male: Denis battezza con un colpo di testa il baby brasiliano dopo soli 11’ e il benvenuto in A è servito. La rete nerazzurra è l’emblema del gioco avvolgente e corale dell’Atalanta, che ritrova il Tanque pronto a piazzare il sigillo numero 16 dopo un digiuno indigesto di due mesi. I toscani provano a uscire e tentano prima con la testa di Cassani, poi con uno squillo di Jovetic, ma nonostante la volontà manca un uomo d'area. L’Atalanta spreca un paio di azioni in contropiede e si schiaccia un po’ troppo a tratti, seppur restando compatta. Colantuono, che si agita come un disperato, lancia a un certo punto un: “Ti mangio vivo!” dalla panchina all’indirizzo di uno Schelotto poco incisivo.

la mazzata — Nella ripresa Rossi cambia subito: dentro Salifu per Behrami, dolente a una spalla lo svizzero deve mollare. Per la Fiorentina, però, sono subito dolori. Denis cerca il raddoppio, Neto trova il momento di gloria e chiude la porta all’argentino, ma dopo un rimpallo è pronto Bonaventura a trafiggere di nuovo il portiere. Colantuono, incontenibile, chiede compattezza e concretezza ai suoi, che puntano sulle ripartenze, complice una Fiorentina sfilacciata e demoralizzata dal raddoppio. C'è l’occasione per mettere dentro anche il 3-0, con un pallonetto di Moralez che scavalca Neto. Stavolta è provvidenziale il salvataggio di Nastasic.

Consigli si distende e chiude la porta a Jovetic. LaPresse

jovetic fallisce — Al 22’ della ripresa la possibile svolta: Doveri sanziona con il rigore una trattenuta di Raimondi su Acosty, subentrato al posto di Ljajic. I padroni di casa protestano, l’arbitro è irremovibile. Jovetic sbaglia: è Consigli a tenere le unghie sul 2-0. Il montenegrino prova a rifarsi poco dopo, ma il portiere nerazzurro c’è. Mentre la linfa verde di Acosty dà qualche barlume all’attacco, in tribuna si tendono le orecchie verso la partita del Lecce. La Fiorentina non ne ha più, mentre l’Atalanta finisce in scioltezza con il popolo che canta “Percassi portaci in Europa”. La salvezza oggi è nerazzurra, la Viola si può solo fregare le mani per la vittoria del Parma sul Lecce e attendere il responso.