Abraham in chiaro scuro, senza quei 7 legni poteva essere tutt'altra stagione

Un mese fa Tammy Abraham si era chiesto: "Qualcuno pu¨° togliere pali e traverse?". Probabilmente l’attaccante inglese aveva ragione perch¨¦ se ¨¨ vero che dopo un inizio scintillante nel mese nero della Roma ¨¨ rimasto coinvolto anche lui, ¨¨ vero anche che ha colpito sette tra pali e traverse da inizio stagione. L’ultimo con il Venezia, prima ci sono stati i legni contro la Fiorentina, il Sassuolo e con l’Empoli. In Conference League, invece, contro il Trabzonspor (al ritorno) e contro Cska Sofia e Zorya. In sintesi, quindi, se fosse stato un po’ pi¨´ fortunato e un po’ pi¨´ preciso avrebbe segnato dodici gol in diciassette partite. Un bottino ben diverso rispetto ai cinque realizzati finora, di cui tre in campionato.

Alti e bassi

A complicare la sua stagione, poi, anche un infortunio alla caviglia che si porta dietro dallo scorso raduno con la nazionale inglese. Mourinho l’ha fatto giocare sempre, lui ha sempre voluto giocare, ma nelle ultime partite prima di Venezia non ¨¨ stato brillante e, anzi, la sua involuzione ¨¨ stata lo specchio del rendimento della Roma. Contro i veneti, invece, ha giocato benissimo: ha segnato, ha preso l’ennesimo palo, ha procurato un rigore (poi tolto per il fuorigioco di Pellegrini) e ha fatto un assist per Shomurodov. Un rendimento da leader, che ¨¨ quello che la Roma si aspetta da lui.

Vicino di Totti

Nel frattempo, l’inglese si sta adattando sempre di pi¨´ alla sua vita romana. Ha preso casa all’Eur, nello stesso stabile dove ha gli uffici Totti con la sua agenzia, e spesso lo si vede in giro per il quartiere con la fidanzata. Disponibile con tutti, nel vero senso della parola, si ferma volentieri per foto, autografi e a fare due chiacchiere. Anche per questo atteggiamento i tifosi gli vogliono bene e lo aspettano con fiducia, nonostante il calo delle ultime settimane. Magari lo vogliono solo un po’ pi¨´ preciso e cattivo sottoporta, con la speranza che la fortuna gli dia anche una mano.