Quando un giorno scender¨¤ il sipario sull’avventura romana di Jos¨¦ Mourinho, forse scopriremo che la frase dell’imperatore Marco Aurelio con cui a luglio si ¨¨ presentato, aveva una sua ragione: "Nulla viene dal nulla e nulla ritorna al nulla". Proprio vero. Comunque vada, infatti, il passaggio dello Special One a Trigoria lascer¨¤ un segno non banale, pari almeno ai sentimenti che muove. D’altronde il 4 maggio, giorno in cui ¨¨ stato annunciato, nessuno si sarebbe mai aspettato che, dopo 12 giornate, la media punti in campionato del portoghese fosse la pi¨´ bassa tra quella degli ultimi sette allenatori del club giallorosso (1,583). Peggio cio¨¨ di Fonseca, Ranieri, Di Francesco, Spalletti, Garcia e Andreazzoli e appena la ventesima nella storia della societ¨¤. Non ¨¨ un caso che i siti di scommesse ieri abbiano cominciato a mettere in quota (a 7) l’esonero o le dimissioni prima di Natale. Per questo se il mondo del tifo ¨¨ diviso, con la maggior parte che comunque dice come a uno come lui occorra dare fiducia, la delusione lievita.
Il momento
Roma, che delusione: non solo gli arbitri, l’attacco fa flop e i baby sono al palo
I Friedkin stanno con il tecnico e faranno mercato, ma vogliono progressi. Zaniolo non decolla e gli altri giovani si sono svalutati
Il peso dell'arbitraggio
¡ªLa propriet¨¤, comunque, ¨¨ compatta nella volont¨¤ di stare vicino all’allenatore. Gli errori arbitrali e le difformit¨¤ nelle valutazioni sono elementi che, a detta dal club, hanno pesato per 4-5 punti, anche se le esternazioni all’Aia non sono piaciute. I Friedkin per¨° trovano inspiegabile il solo successo nelle ultime 7 partite. La squadra deve crescere. Basti pensare all’attacco: il primo per tiri verso la porta di tutta la Serie A (214), ma solo 7¡ã per gol segnati. Comunque, visto che le esternazioni di Mou sulla rosa ("Limitata e squilibrata") non creano fratture col g.m. Pinto, la scelta per la panchina ¨¨ stata fatta direttamente dalla propriet¨¤, che quindi non intende sconfessarla.
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Dagli epurati ai giovani
¡ªDa Trigoria, poi, viene fuori che c’¨¨ un momento in cui il portoghese ha cambiato atteggiamento con la squadra: dopo il 6-1 di Bodo. Da l¨¬ sorrisi e scherzi si sono fatti pi¨´ rari, mentre ¨¨ aumentata la severit¨¤. Il caso degli “epurati” (poi tornati disponibili) e dei “re per un giorno” che poi finiscono in tribuna (vedi Darboe, titolare gioved¨¬ col Bodo e domenica fuori) destabilizza tanti, perch¨¦ molti dei ragazzi sono davvero legati fra di loro – il gruppo degli italiani in particolar modo – e la caduta in disgrazia di uno non rende felici gli altri. Tra l’altro, chi ¨¨ vicino a Mou, racconta come l’approdo di Conte al Tottenham non sia stato accolto con indifferenza, visto che la rincorsa dei due sulle diverse panchine a volte ¨¨ stata tagliente. Ma il progetto della Roma ¨¨ anche quello di far crescere i giovani, anche perch¨¦ azzerare tutto sarebbe troppo costoso. Sotto questo punto di vista, a parte Ibanez, nessuno pare migliorato. Anzi, in diversi sono involuti. Lanciare giovani, infatti, non significa metterli in campo per una manciata di minuti in emergenza (Zalewski, Felix). Cos¨¬ Zaniolo, anche per la posizione che occupa, ¨¨ passato da stella a panchinaro, Villar e Diawara sono out, Kumbulla e Calafiori in calo. Morale: se ¨¨ possibile che non siano il futuro della Roma, cos¨¬ perdono comunque valore.
Rinforzi a gennaio
¡ªIntendiamoci, Mourinho non ha torto quando giudica la squadra non all’altezza delle big, ed ¨¨ per questo che il club a gennaio interverr¨¤. Prima per¨° occorrer¨¤ vendere, e non sar¨¤ facile. Anche alla luce dei conti (184 milioni di perdite), perci¨°, il messaggio che filtra ¨¨: niente follie. Arriveranno un centrocampista e un esterno destro di sicuro (Henrichs del Lipsia e Siquet dello Standard in salita), cos¨¬ come piace Botheim del Bodo. Tutto possibile, ma alla Roma si aspettano che la prima differenza la faccia Mourinho.
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