Un’altra preziosa pedina sulla scacchiera rossonera. La trionfante seconda giornata della fase a gironi di Europa League ha infatti svelato al mondo milanista le potenzialit¨¤ di Diogo Dalot, che al di fuori della competizione continentale era rimasto ai margini delle scelte di Stefano Pioli. In campo sia contro il Celtic che contro lo Sparta Praga, il terzino portoghese non ha infatti accumulato nemmeno un minuto in campionato, dove le prestazioni dei titolari non ammettono alternative, per ora. Dopo la prestazione con i cechi, per¨°, le sue quotazioni cominciano ad alzarsi, forti anche di un assist e della rete che ha chiuso la partita. Enorme talento al Porto e nelle nazionali giovanili lusitane, il Manchester United aveva investito oltre 20 milioni di euro su di lui quando aveva ancora 19 anni. Senza essere riuscito a farsi spazio a Old Trafford, il classe ’99 si sta ora giocando le chance di riscatto al Milan, con un inizio di stagione che sembra promettente.
la sorpresa
Flop allo United, i dubbi del Milan poi show con lo Sparta: Pioli scopre il jolly Dalot
Il terzino portoghese classe '99 non aveva brillato nell'esperienza ai Red Devils ma con la maglia rossonera si ¨¨ gi¨¤ messo in evidenza in Europa League e la sua versatilit¨¤ lo potrebbe far esordire anche in campionato
In prospettiva
¡ªIl Portogallo sta sfornando talenti a raffica ormai da diversi anni e i top club europei hanno capito che bisogna battere tutti sul tempo se non ci si vuole “svenare” come ha fatto l’Atl¨¦tico Madrid per assicurarsi Joao Felix a 126 milioni di euro. Questa attenzione alla costa occidentale della penisola iberica ¨¨ aumentata anche in Premier League e cos¨¬ due estati fa il Manchester United ha messo gli occhi su un giovane prodotto del vivaio del Porto: veloce, tecnico e costante nella spinta offensiva, a soli 19 anni Diogo Dalot aveva lasciato intendere agli osservatori di avere interessantissime potenzialit¨¤. Cos¨¬ dai Red Devils sono arrivati 22 milioni di euro sul tavolo dei biancobl¨´, che prontamente hanno stretto la mano agli acquirenti per concentrarsi sui prossimi talenti da plasmare. Una sola nota: in quel momento il terzino aveva giocato solamente 8 partite con la prima squadra, tra cui un ottavo di finale di Champions League contro il Liverpool. Sono bastate una decina di ore di gioco per attirare l’offerta decisiva dall’estero. Decollo scontato? Tutt’altro, perch¨¦ allo United non ha messo insieme nemmeno 30 partite da titolare in due stagioni: obiettivamente poco in un calendario infinito come quello inglese. Un paio di infortuni - anca e inguine - hanno ostacolato la sua crescita, ma alla fine del biennio faticava anche solo a farsi convocare. L’enorme investimento dei Red Devils per Aaron Wan-Bissaka nella stessa posizione a met¨¤ della sua avventura inglese lo ha infatti lentamente spinto ai margini. Fino alla chiamata rossonera.
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Terzino cercasi
¡ªIn realt¨¤ al Milan non ¨¨ stato accolto con chiss¨¤ quale clamore. La societ¨¤ stava lavorando s¨¬ al rinforzo della difesa, ma la posizione di laterale destro - suo ruolo naturale - era l’unica gi¨¤ abbondantemente coperta. Quando per¨° alla dirigenza rossonera si ¨¨ presentata l’occasione di un prestito, il colpo ¨¨ stato chiuso. Il talento ¨¨ evidente e il titolo europeo Under 17 con il Portogallo in squadra con Ruben Dias e Florentino Luis (anche lui seguito quest’estate dai rossoneri) ¨¨ una sorta di certificato di qualit¨¤. E pazienza se a destra c’¨¨ un po’ di traffico e a sinistra spadroneggia Theo Hernandez: Diogo ¨¨ un giocatore molto versatile, nato peraltro esterno alto e in grado - per gamba e piedi - di ricoprire le posizioni di laterale difensivo e offensivo su entrambe le fasce, rendendosi di fatto l'ennesimo giocatore versatile al servizio di Pioli e delle necessit¨¤. Cos¨¬ Dalot aspetta pazientemente la chiamata dell'allenatore e fa di tutto per rispondere prontamente, proprio come ha fatto in Europa League. A cui ora sar¨¤ difficile relegarlo senza lanciarlo anche in campionato.
Il precedente
¡ªA questo punto, ammesso che Dalot continui la sua crescita, si pone un quesito non indifferente. Sia lui che Brahim Diaz sono in prestito secco, senza alcuna clausola per poterli trattenere a Milano a titolo definitivo. Con il Real Madrid e con il Manchester United il club si ¨¨ accordato di risentirsi durante l’anno per discutere di un trasferimento, ma la strada non ¨¨ assolutamente agevole. Non essendoci alcun diritto di riscatto, infatti, ¨¨ logico credere che i rossoneri decidano di intavolare una trattativa solo in caso di prestazioni positive dei due talenti. Ma se Dalot sta convincendo su una fascia peraltro non di sua specialit¨¤ e Diaz continua a segnare appena gli viene data fiducia dall’allenatore, il loro valore aumenta di conseguenza, con la volont¨¤ delle squadre proprietarie dei cartellini di riaverli indietro. Meglio giocano, pi¨´ il Milan vuole trattenerli, pi¨´ la richiesta dei due club tende ad alzarsi. C’¨¨ per¨° un precedente che pu¨° far ben sperare i tifosi rossoneri, ovvero quello di Ante Rebic. Arrivato la scorsa estate in prestito secco dall’Eintracht Francoforte, dopo un’annata super il Milan ¨¨ riuscito a convincere i tedeschi a privarsene a titolo definitivo. Il desiderio di sposare un progetto in grande crescita come quello rossonero in una societ¨¤ gloriosa come il Milan ha influenzato i desideri dello stesso attaccante croato, che ha spinto per accasarsi in Lombardia. Sottolineato questo precedente, per¨°, vanno evidenziate due differenze: innanzitutto la presenza di Andr¨¦ Silva nella situazione opposta di Rebic, convincente in Germania ma in prestito secco, e dall’altra l’appeal di Real Madrid e Manchester United, certamente meno sbilanciato a favore del Milan rispetto all’Eintracht. Questi per¨° sono pensieri che potrebbero occupare la mente della dirigenza rossonera nei prossimi mesi, mentre i due giocatori dovranno continuare a far di tutto per impressionare: solo cos¨¬, infatti, si potranno trovare nel mezzo di una contesa tra club gloriosi che li vogliono in rosa. E non sarebbe una brutta prospettiva per i due giovani.
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