Oltre Ibra, c’¨¨ altro. Non ¨¨ un tentativo di spodestare il re, ma un elogio a tutta la sua corte: Zlatan centravanti segna (tre doppiette in A, un gol europeo allo Shamrock), Zlatan play d’attacco fa segnare i compagni. Ieri sera ¨¨ successo con Brahim: lo spagnolo recupera palla e chiama l’assist di Ibra. Nell’esultanza sembravano il gigante e il bambino: "Zlatan ¨¨ un fratello maggiore, mi consiglia", racconta Diaz. Ma il resto succede quando lo svedese ¨¨ gi¨¤ seduto in panchina, dove al massimo si fa valere come abile motivatore: in campo ¨¨ stato Bennacer a lanciare Dalot che manda in porta Leao e il solito Bennacer e il solito Dalot che sul 3 a 0 fanno per conto loro. Anche nella sera in cui Ibrahimovic stampa un rigore sulla traversa i rossoneri dilagano: oltre record, i numeri raccontano di una squadra ben organizzata, capace di segnare in molti modi e con molti uomini. Cos¨¬, ecco i primati: il Milan ha segnato almeno due reti in 12 gare consecutive in tutte le competizioni per la prima volta in assoluto da quando esiste la Serie A a girone unico (dal 1929-30). I marcatori sono saliti a 11, una squadra intera finita nel tabellino marcatori: Ibrahimovic, Calhanoglu, Colombo, Kessie, Diaz, Saelemaekers, Leao, Theo Hernandez, Krunic, Hauge e Dalot. Il numero dei goleador supera quello delle partite giocate, 10.
non solo ibra
Milan, mai segnato tanto. Da Diaz e Leao fino a Dalot: gi¨¤ 11 marcatori diversi!
La squadra trova almeno 2 gol da 12 partite di fila. E se si inceppa Zlatan, subentra... la classe 1999
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La classe '99
¡ªIbra e i suoi ragazzi sanno come colpire: e se il trentanovenne Zlatan si inceppa, gli va in soccorso la classe ’99. Diaz, 21 anni, ha gi¨¤ eguagliato in sette presenze il miglior score personale (tre) di un’intera stagione. Il coetaneo Leao ha trovato il primo gol europeo rossonero e poi Dalot, rete al primo tiro in assoluto con il Milan. Anche cos¨¬ Pioli mantiene la vetta della A e conquista il primato del girone di coppa: "Tutti i ragazzi stanno mettendo da parte gli individualismi, questa deve essere la nostra base. Senza altruismo e disponibilit¨¤ non si arriva da nessuna parte. Siamo il Milan e vogliamo avere delle ambizioni, solo in questo modo possiamo pensare di battere delle squadre che sembrano pi¨´ forti di noi". Ieri non ha segnato Ibra e mancava ancora Rebic, che a Udine pu¨° tornare in panchina. "La staffetta era preannunciata. Zlatan ¨¨ un campione, probabilmente se glielo avessi chiesto avrebbe voluto continuare. Dobbiamo dosare gli impegni, domenica ci aspetta un’altra gara molto difficile". Da Pioli anche un applauso a Tonali: "Ha fatto due passi in avanti, non solo uno. Non ha fatto la preparazione con noi, sta crescendo di condizione, di conoscenza dei compagni, sono molto soddisfatto".
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