"Siamo sempre con voi". La curva del Milan si stringe intorno alla squadra

I giocatori, andati sotto la sud, sono stati accolti da cori di incitamento. Il tutto mentre il resto dello stadio si svuotava

Delusione, più che rabbia. Braccia larghe più che dita puntate. I minuti che hanno seguito il fischio finale erano soprattutto un grande punto di domanda: e adesso, con la pesantezza di tre gol sulla schiena, come reagirà San Siro??

La sensazione, quando Kovacs ha mandato tutti sotto la doccia, non era molto confortante. Anche perché di fischi in tempi recenti se ne sono sentiti parecchi. E invece. Invece, a parte qualche manciata di contestatori piuttosto isolati, il Meazza si è svuotato, come massimo della “pena”, nell’indifferenza. La curva no. La Sud ha voluto stringersi intorno alla squadra, che comunque rispetto alla nebbia vista con la Fiorentina, qualche cenno di vita l’ha dato. Quanto meno fin quando è rimasta in partita.

cori

I giocatori sono stati inizialmente un po’ titubanti quando è finito il match. Della serie: sì, certo, dobbiamo andare sotto la curva, ahinoi. Ma in realtà è andata molto meglio rispetto a quanto probabilmente si attendevano perché gli ultrà si sono stretti attorno alla squadra. “Siamo sempre con voi” e “Perché noi ci crediamo”, sono stati i due cori partiti alternativamente al cospetto del Milan schierato sotto il settore blu. E allora, a quel punto, i giocatori si sono lasciati andare in un applauso liberatorio, ricambiato dalla Sud. L’importante è che a Newcastle, qualsiasi cosa succeda a St. James’ Park e a Dortmund, anche se è durissima ci creda fino alla fine anche la squadra.