Chiellini e il morso di Suarez: “Lo ammiro, anch’io in campo sono un figlio di p...”
L’autobiografia di Chiellini (“Io Giorgio”) continua a fare discutere. Prima il botta e risposta con Mario Balotelli, poi lo “scontro” con Felipe Melo e l’incoronazione di Sergio Ramos come suo collega di reparto pi¨´ forte. Adesso arrivano le considerazione su Luis Suarez, scagionato dal difensore della Juve per il morso in Italia-Uruguay del Mondiale 2014, partita che ci cost¨° l’eliminazione gi¨¤ nella fase a gironi. “Non ¨¨ successo niente di strano quel giorno. Io avevo marcato Cavani per la maggior parte della partita, un altro attaccante difficile da gestire poi, improvvisamente, ho notato che Suarez mi aveva morso la spalla. ? successo, e questo ¨¨ il suo modo di porsi nei confronti diretti, e, se posso dirlo, ¨¨ anche il mio: lui e io siamo simili e mi piace affrontare cos¨¬ le sfide. Ammiro la sua malizia, se la perdesse diventerebbe un attaccante normale”.
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Nessun rancore
¡ªA proposito di quell’Italia-Uruguay, Chiellini ¨¨ tornato a parlare anche di ci¨° che accadde nei giorni successivi, mentre sui media divampava la polemica per quell’episodio in area di rigore: “Dopo un paio di giorni ci siamo risentiti al telefono e non c’era bisogno di chiedermi scusa. Anch’io in campo sono un gran figlio di p… e ne vado fiero: le malizie fanno parte del calcio, neanche le chiamo scorrettezze. Bisogna essere furbi e io Suarez lo ammiravo da sempre?.
Gasport
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