Mai i bianconeri avevano concesso un solo gol nelle prime 8 giornate di Serie A. Ma impressionano i dati dei tiri concessi alle avversarie: appena 10
E all'ottava giornata, ecco palesarsi il paradosso: la Juve di Thiago Motta vince contro la Lazio... di corto muso, 1-0 con un autogol a 5 minuti dalla fine.?In versione allegriana, quindi, o, se preferite, capelliana. Era, infatti, dalle due stagioni (2004-05 e 2005-06) con Don Fabio in panchina che i bianconeri non concedevano cos¨¬ pochi gol nelle prime 8 partite di Serie A. Allora erano state due le reti al passivo, cos¨¬ come nel 1966/67 e 1986/87, ma nessuno era mai riuscito a concederne appena una come quest'anno. Dopo le sofferenze di Lipsia e il record sfiorato con il Cagliari (il gol subito da Marin su rigore aveva interrotto a 628' l'imbattibilit¨¤ in avvio di campionato dei portieri juventini, a 84' dal primato assoluto del Cagliari), ecco dunque che la fase difensiva bianconera ¨¨ tornata a impressionare per la capacit¨¤ di rendere praticamente inoffensivi gli avversari.

la tattica
¡ª ?Il dato che forse pi¨´ di altri, infatti, d¨¤ l'idea dell'imperforabilit¨¤ della Juve ¨¨ quello dei tiri in porta che Di Gregorio e Perin hanno dovuto fronteggiare fin qui: appena 10, poco pi¨´ di uno ogni 90'. Per capirsi, il Napoli capolista, con una partita in meno, ne ha permessi 16 agli avversari, il Milan 27, l'Inter addirittura 28 in 9 gare. Al contrario del passato, per¨°, a fare la differenza ¨¨ soprattutto un possesso palla insistito nella met¨¤ campo avversaria, che d¨¤ l'impressione di avere sempre il dominio del gioco e, soprattutto, impedisce agli altri di poter creare pericoli. Ci si difende nella met¨¤ campo opposta, insomma, e non pi¨´ nella propria trequarti. E a conferma di questo c'¨¨ il fatto che, come gi¨¤ successo pi¨´ volte in stagione, anche contro la Lazio i giocatori che hanno toccato pi¨´ palloni sono stati proprio tre difensori centrali (Kalulu, Cabal e Gatti, 115, 90 e 62 volte), con un totale che ¨¨ stato appena di una trentina inferiore alla somma di tutti i centrocampisti centrali impiegati (Locatelli, Thuram, Douglas Luiz, Fagioli e Adzic). Tutte cose che si erano gi¨¤ viste lo scorso anno a Bologna, con i rossobl¨´ terzi a fine campionato per tiri concessi agli avversari e secondi per percentuale di possesso palla.?
lo spirito
¡ª ?Quando poi le cose si complicano, come a Lipsia, ecco tornare lo spirito dei vecchi tempi, quella capacit¨¤ di sacrificarsi dei singoli che chi c'era gi¨¤ in passato, Gatti in primis, ha gi¨¤ trasmesso ai "nuovi" (Kalulu su tutti). La conferma ¨¨ ancora una volta nei numeri: nelle ultime tre stagioni solo il Barcellona in Europa ha mantenuto pi¨´ volte la porta inviolata rispetto alla Juve: 46 contro 44. "Le squadre che giocano bene hanno pi¨´ possibilit¨¤ di vincere - aveva detto Thiago Motta alla vigilia sulla sua filosofia di gioco -. Per giocare bene intendo molte cose: difendersi bene, pressare bene l'avversario nella prima pressione, avendo umilt¨¤ e generosit¨¤, attaccare gli spazi che dobbiamo attaccare, avere voglia di attaccare l'area avversaria per fare gol". Sulla seconda parte si pu¨° e si deve sicuramente migliorare. Sulla prima, per¨°, si ¨¨ gi¨¤ a un passo dalla perfezione. E si sa che in Serie A (Allegri e Capello docent) chi ha la miglior difesa...

Gazzetta dello Sport
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