Locatelli: "Nazionale, ci sono rimasto male. Con la Juve vogliamo vincere due coppe"
Manuel Locatelli avrebbe voluto essere a Coverciano all’indomani del derby d’Italia. L’ultima volta, a novembre scorso, aveva chiesto lui al Ct di non chiamarlo per un motivo strettamente personale: stavolta invece era pronto, ma la convocazione di Roberto Mancini non ¨¨ arrivata. “Ci sono rimasto male - ha detto in diretta sul canale Twitch di Juventus -. Vivo la Nazionale come ogni ragazzo, ma posso solo dimostrare sul campo cosa possa dare e riconquistarmela con il lavoro. Alla fine bisogna far parlare il rettangolo verde, non serve dire altro”.
OBIETTIVI
¡ªIl centrocampista della Juve ¨¨ stato i migliori in campo nel derby d’Italia. “? stata una partita bellissima, poi a San Siro ¨¨ ancora pi¨´ emozionante - ha detto -. Potevamo chiuderla prima, ma ¨¨ stato bello anche vincerla cos¨¬, perch¨¦ abbiamo tenuto il giusto atteggiamento. Credo sia stata una delle migliori partite di quest’anno”. L’Inter torner¨¤ sulla strada dei bianconeri in Coppa Italia, uno dei due trofei che Locatelli punta a vincere quest’anno, l’altro ¨¨ l’Europa League. “Quest’anno abbiamo l’obiettivo di vincere le due coppe - ammette -. Poi lo sappiamo che il sogno pi¨´ grande di ogni juventino ¨¨ tornare a vincere la Champions. Ma a me piacerebbe anche vincere lo scudetto con questa maglia”.
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IDOLI BIANCONERI
¡ªPer Locatelli indossare la maglia della Juve ¨¨ un sogno diventato realt¨¤. “L’ho sempre detto al mio procuratore e alla fine ci sono arrivato. Vedere il mio nome sulla maglia ¨¨ una grandissima emozione per me e per la mia famiglia, prometto che firmer¨° sempre ogni maglia col mio nome”. I suoi idoli bianconeri sono stati molti, uno in particolare: “Del Piero - svela -. ? un simbolo della Juve come Nedved e Buffon. Per il mio ruolo dico anche Pirlo. Ma nell’ultimo periodo sto imparando a conoscere anche Pessotto: ¨¨ un vero esempio di juventinit¨¤. Poi ovviamente non posso dimenticare Bonucci e Chiellini, che mi hanno trasmesso tanto dei valori di questo club all’interno dello spogliatoio”.
IL BUON ESEMPIO DI MARIA
¡ªTra i compagni per¨° c’¨¨ anche un campione speciale: Angel Di Maria. “Fa un altro sport, ma si approccia con una umilt¨¤ che fa paura. Gliel’ho detto anche in ritiro l’estate scorsa in America, nonostante avesse vinto tutto si ¨¨ presentato in punta di piedi mostrandosi sin da subito uno di noi. Vedi da queste cose la differenza tra chi ¨¨ un campione e chi vuole fare solo il fenomeno. Ma anche Bonucci, Alex Sandro e Danilo mi stanno insegnando tanto”. Il modello Pjanic per migliorare? “Lui tirava le punizioni, io no. Ma posso imparare a tirare di pi¨´ dal limite dell’area”. Dalla ripresa un mese intenso con la Juve, da affrontare con il massimo impegno anche per ritrovare presto la maglia azzurra.
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