“Gli anni passano, i cicli finiscono...”: l’allarme di Chiellini, Juve al capolinea?
“Gli anni passano in tutto, ma non ¨¨ facile, i cicli a volte finiscono”. Dalla pancia di San Siro, la schiettezza di un padre della patria come Giorgio Chiellini risuona ancora come colonna sonora del 2-0 patito dalla Juve a casa Inter e insieme, audio e video, produce l’effetto di un sipario che cala su un gruppo di eroi stanchi che non ne hanno pi¨´, dopo un decennio unico nella storia del calcio. Effetto severo, amplificato dall’emotivit¨¤ del momento e dalle evidenze del campo. Ma pur sempre di una prestazione, non di un’intera stagione: d’altra parte il tempo di far passare 72 ore e il primo trofeo della stagione, la Supercoppa contro il Napoli, pu¨° cambiare le prospettive. Il ciclo della Juve ¨¨ davvero finito?
Due velocit¨¤
¡ªIl fattore anagrafico ¨¨ un dato di fatto: Chiellini, che di quel decennio ¨¨ il volto, ha 36 anni e ieri tornava titolare dopo esserlo stato solo quattro volte negli ultimi 17 mesi; Cristiano Ronaldo ne ha 35, Bonucci 33, Cuadrado 32. E messa cos¨¬, perfino chi come Danilo e Alex Sandro bussa alle porte di quota 30, gi¨¤ scollinata da Ramsey, che normalmente verrebbe definito “nel pieno della maturit¨¤”, non sembra un inno al futuro. Ma la strada di cambiare pelle e rinnovare attorno ai giovani ¨¨ gi¨¤ realt¨¤, testimoniata da un mercato in cui sono arrivati McKennie (22 anni), Chiesa (23), Arthur (24), Morata (giovane veterano di 28 anni), salutando Pjanic, Higuain e Matuidi, una sessione dopo l’arrivo di Kulusevski (20) e un anno dopo gli ingaggi di De Ligt (oggi 21 anni), Demiral (22), Rabiot (25), insieme ai profili pi¨´ esperti di Ramsey e Danilo.
Testimone
¡ªGi¨¤ sollevata negli anni da tutti gli allenatori passati al timone della Juve, la questione non ¨¨ oggi la necessit¨¤ del rinnovamento, ma la sfida: riusciranno i vecchi leoni a passare il testimone in continuit¨¤ a una nuova generazione? A patto naturalmente di trovare terreno fertile. “Ricordiamoci di questa sconfitta. Ma non dimentichiamo mai chi siamo”, il messaggio alla nazione juventina di Chiellini via social nella notte di San Siro. “Ne ho subite tante, alcune peggiori di questa - ha detto in tv - e bisogna sempre ritrovare la forza di ripartire dentro ognuno di noi e alimentare quel fuoco che ci deve spingere a vincere aiutandoci l’un l’altro, trasmettendoci energia l’un l’altro”.
Pronti
¡ªAnche perch¨¦ il ragionamento di Chiellini ¨¨ andato oltre il dubbio a voce alta di un ciclo agli sgoccioli: “Stiamo cercando in tutti i modi di farlo continuare e riuscire ad arrivare al decimo scudetto di fila. Trovare tutta quella forza, quei giocatori e anche il dna, non ¨¨ facile. Per¨° ci stiamo provando in tutti i modi, a volte ci siamo riusciti, abbiamo avuto due black out - questo e la Fiorentina - e li abbiamo pagati, le peggiori partite di quest’anno”. I dolori di crescita sono inevitabili. Il punto ¨¨ se la nuova generazione bianconera, pi¨´ internazionale e con una mentalit¨¤ da interiorizzare, ¨¨ pronta per raccogliere quel testimone e per essere vincente da subito.
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