Il centrocampista, al primo gol, nell'unica vera occasione, regala ai bianconeri i punti necessari a restare a -2 dalla capolista
Una fiammata di Miretti dopo dieci minuti regala alla Juventus una vittoria pesantissima in casa della Fiorentina. Ai punti ¨C e soprattutto al conteggio dei cross e del predomino territoriale, avrebbero potuto vincere anche i viola. Ma i bianconeri hanno segnato in avvio e poi hanno alzato il muro, dimostratosi imperforabile anche al Franchi. La Signora non incassa reti da sei partite e delle sei subite, quattro sono arrivate tutte il 23 settembre (Sassuolo-Juve 4-2). Da quel momento Szczesny ha alzato la saracinesca e la Signora ¨¨ partita a tavoletta. Con i tre punti di Firenze, la Juventus resta seconda e a meno due dell¡¯Inter. E dopo la sosta (26 novembre) ci sar¨¤ il derby d¡¯Italia-scudetto. La Fiorentina si pu¨° consolare con il gioco e lo spirito, ma adesso le sconfitte consecutive in campionato sono tre: Empoli, Lazio e Juventus.?
FIAMMATA MIRETTI
¡ª ?Italiano parte con Beltran assistito dal trio offensivo Gonzalez-Barak-Kouame. Mentre Allegri conferma Kean al centro dell¡¯attacco in coppia con Chiesa, alla prima da avversario al Franchi tre anni dopo il trasferimento bianconero. La Juventus parte forte e alla prima fiammata, avviata da Rabiot e rifinita da Kostic, sorprende la Fiorentina (Parisi prima e Quarta poi si addormentano) e passa in vantaggio con un insospettabile: Fabio Miretti. Maledizione finita per il centrocampista bianconero, che dopo 57 presenze in prima squadra si sblocca sotto rete. Cos¨¬, dopo appena dieci minuti, la partita si incanala sui binari preferiti dalla Juventus. La Fiorentina, incassato il colpo, prende in mano il gioco e prova a dare la scossa trascinata da Gonzalez. Inizia una sorta di tiro/cross al bersaglio. Dove finisce l¡¯imprecisione e la sfortuna dei viola, inizia l¡¯abilit¨¤ del muro bianconero, con Szczesny decisivo in almeno due occasioni: prima un gran riflesso su Gonzalez e poi un¡¯ottima risposta sulla punizione di Biraghi.?
MURO JUVE
¡ª ?Il secondo tempo ¨¨ una sorta di copia carbone del primo. Italiano cambia uomini e munizioni (dentro Nzola e Bonaventura) e comanda sempre pi¨´ il gioco: cross e conclusioni a getto continuo, pericoli veri pochi. Ma se la Juventus non subisce gol dal 23 settembre ¨C e dalla disfatta in casa del Sassuolo - non pu¨° essere un caso. La difesa e la fase difensiva ¨C guidate alla perfezione da Szczesny e dal trio Gatti-Bremer-Rugani ¨C reggono anche all¡¯assedio viola. Protezione dell¡¯area perfetta e pochi rischi reali nella ripresa. L¡¯impressione ¨¨ che si sarebbe potuto giocare per altre due ore senza vedere reti. Alla fine gli unici veri brividi del secondo tempo sono quelli che avranno provato Chiesa e Vlahovic, i grandi ex, subissati dai fischi del Franchi al momento del cambio.
? RIPRODUZIONE RISERVATA