"Sarebbe stata una sconfitta immeritata, la squadra ha fatto una buona partita". Massimiliano Allegri promuove la Juventus che ha pareggiato il derby con il Torino: "Negli ultimi venti metri abbiamo sbagliato qualche passaggio per imprecisione, ma nel secondo tempo il Torino non ha pi¨´ tirato in porta dopo che nel primo ha segnato su fallo laterale, anche se era stato bravo sulle ripartenze. Complimenti a questi ragazzi che stanno facendo un'annata straordinaria e giocando anche delle buone partite: lo era stata gi¨¤ quella di sabato a Milano, e lo ¨¨ stata anche questa contro una squadra che lotta per la Champions". Sul futuro: "Recupereremo qualche giocatore che ci serve soprattutto per far riposare qualcuno di questi che stanno giocando sempre. Sono contento di come ha giocato Pereira, con personalit¨¤, e anche Kean: stiamo facendo giocare giovani che sono bravi, devono migliorare e fare esperienza".
Il dopo derby
Juventus-Torino, Allegri chiarisce con Adani: “Il calcio ¨¨ arte, non scienza"
Il mister bianconero promuove i suoi dopo l'1-1 coi granata: "Buona gara, la sconfitta sarebbe stata immeritata". E torna sulla polemica con l’opinionista Sky: "Non buttiamo gli insegnamenti dei vecchi allenatori: serve sensibilit¨¤, altrimenti i nuovi tecnici crescono pensando che con i numeri si vincano le partite"
Le polemiche
¡ª"Quello che ¨¨ successo sabato mi ¨¨ dispiaciuto, era solamente uno sfogo dopo la partita - ¨¨ tornato Allegri sulle polemiche del post partita con il commentatore tv Lele Adani, chiudendo di fatto la questione -. Si parla tanto di evoluzione del gioco, ma come dico sempre credo che non sia tutto da buttare quello che ci hanno insegnato i vecchi allenatori. Parlo per i nuovi allenatori che devono farsi: fare questo lavoro ¨¨ un mestiere difficile. Significa avere sensibilit¨¤ e percezione, capire i momenti della stagione. Altrimenti diventa troppo scientifica. Poi rispetto i criteri di tutti, ¨¨ giusto che vengano fatte delle critiche, ma ci tengo che si torni a fare formazione degli allenatori miscelando tutto quello che ¨¨ stato insegnato e quello che sar¨¤".
I numeri
¡ª"Tanti si attaccano ai dati, sono fissati, vorrei una spiegazione su come a Madrid l'anno scorso abbiamo avuto il 38% di possesso palla e abbiamo vinto 3-1, mentre con l'Ajax in casa abbiamo avuto il 54% e hanno vinto loro. Altrimenti gli allenatori crescono pensando che con i numeri si vincano le partite". E ancora: "Quest'anno abbiamo avuto tre partite emblematiche: Valencia, Manchester United e Atletico Madrid in casa. La migliore ¨¨ stata quella con lo United ma nessuno se la ricorda. Milan e Juventus, che ho avuto la fortuna di allenare, sono due societ¨¤ con dna diversi e contesti diversi, ¨¨ inutile andare a scimmiottare Barcellona o Bayern Monaco, ognuno ha la sua identit¨¤". Infine: "L'allenatore ha il dovere verso l'azienda di portare in fondo i risultati, poi come si portano in fondo ¨¨ opinabile. Poi torno a Livorno e al Bar Ughi mi dicono: 'Non hai capito nulla perch¨¦ dovevi mettere quello', e fa parte del gioco. Per¨° c'¨¨ un dato di fatto, quelli che vincono sono pochi. Il calcio non ¨¨ una scienza esatta, ¨¨ arte".
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