Perché Lautaro non fa più gol? Otto gare di astinenza, non gli capitava da tre anni

Il bomber non punge da 554' tra campionato e coppe. Inzaghi è sereno, dice che i gol arriveranno, lui sostiene che ora il suo ruolo è diverso. Nel frattempo Thuram è capocannoniere con Retegui...

Lautaro Martinez è l’uomo dei gesti plateali. Alla fine di Inter-Como si è infilato il giaccone ed è andato ad abbracciare Thuram, salito a 12 gol come Retegui. Al momento, i capocannonieri sono loro. L’argentino ne ha realizzati cinque in Serie A in 15 partite. Non segna da 554 minuti tra campionato e coppe e ha siglato meno della metà delle reti messe a segno l’anno scorso a questo punto del cammino, sei contro 17. Ma appena conclusa la partita è andato ad abbracciare l’amico col numero 9.

gioco diverso

Lautaro ha spiegato il motivo della sua astinenza al Corriere della Sera: “Quest’anno il mio ruolo è diverso”. Più arretrato, meno stoccatore e più uomo squadra. Inzaghi gli ha ribadito di stare sereno e che i gol arriveranno presto, ma la striscia di partite senza gol è salita a otto. Il Toro non segna dalla sfida del 3 novembre contro il Venezia. Ha punto al minuto 65, è uscito poco dopo e poi non ha più timbrato il cartellino. Il motivo l’ha spiegato lui, ed è palese anche nei dati: rispetto all’anno scorso ha una media di gol attesi più bassa (0,36 contro 0,52) e calcia molto meno in porta (2,94 contro 3,56). Non ha mai avuto numeri offensivi così bassi da quando veste nerazzurro. Nel 2022-23, infatti, la sua media di tiri nello specchio è stata di quasi cinque a partita. Ora è la metà.

crisi

La striscia più lunga di partite senza reti, invece, risale all’annata 2021-22, la prima dell’era Inzaghi: lì Lautaro non segno per dieci partite tra campionato, Champions League e Coppa Italia. Si sbloccò il 4 marzo contro la Salernitana. La stagione scorsa uguale: Lautaro rimase a secco per 8 partite, dalla sfida contro l’Atalanta del 28 febbraio a Frosinone-Inter del 10 maggio. Ogni tanto vive momenti di blackout. Inzaghi lo sa e se lo tiene stretto, soprattutto ora. Nel frattempo, il suo amico Thuram è volato in testa alla classifica marcatori. Quella vinta dal Toro l’anno scorso.