Il capitano si ¨¨ raccontato al Corriere della Sera: "Ora gioco lontano dall'area, ma va bene cos¨¬. Da bambino momenti difficili, non avevamo i soldi per l'affitto"
Lautaro a cuore aperto. L'infanzia difficile, il nuovo ruolo di quest'anno, la voglia di vincere ancora, Inzaghi. Il capitano dell'Inter si ¨¨ raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera, dove ha toccato dozzine di temi. "Io voglio tutto - ha ribadito - Quando inizi a vincere non ti vuoi fermare". E il Toro non vuole farlo.?
sottovalutato
¡ª ?A proposito del settimo posto nella classifica dell'ultimo Pallone d'Oro: "Ho fatto un anno importante. Non?solo perch¨¦ sono stato capocannoniere in Coppa America e in Serie A, ma anche per il modo di giocare. Se mi sento sottovalutato? A volte s¨¬. Per¨° i trofei di squadra hanno un peso diverso". Queste invece le parole su Inzaghi, l'allenatore pi¨´ importante della sua carriera: "Anche lui ¨¨ sottovalutato. Il suo segreto ¨¨ che continua a pensare come un calciatore, quindi ci capisce tantissimo e vive le cose come noi. Per me poi la fortuna ¨¨ doppia, perch¨¦ lui ¨¨ stato attaccante e quindi mi lascia la testa libera e il sorriso. Io con Conte ho imparato tantissimo e lo ringrazio. Con Inzaghi sento di essere cresciuto a livello altissimo".
meno gol
¡ª ?Lautaro ha parlato anche del motivo per cui quest'anno segna meno: fin qui ha realizzato sei gol in 20 partite. La stagione scorsa, a questo punto del campionato, era gi¨¤ a quota 15. "Sono un attaccante e vivo per il gol, ma si deve anche analizzare la partita. E io in questi mesi sto giocando pi¨´ lontano dall¡¯area, perch¨¦ mi piace far salire la squadra: ¨¨ una cosa che sto aggiungendo al mio gioco e mi sento bene. Thuram gioca pi¨´ avanzato, ma non ¨¨ una cosa studiata: il merito va alla nostra intesa". Molto intenso anche il racconto della sua infanzia a Bahia Blanca e alle difficolt¨¤ di quel periodo: "Abbiamo vissuto momenti difficili, non avevamo i soldi per l¡¯affitto e abitavamo in una casa prestata da amici. Sono cose che ti rimangono dentro e ti legano ai tuoi familiari. A volte non sapevo dove avrei dormito la sera".
Gazzetta dello Sport
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