Dopo la sconfitta interna col Sassuolo, arriva un altro stop casalingo in campionato: Acerbi e Lautaro avevano messo la partita sui binari nerazzurri, poi?la replica rossobl¨´ coi gol di Orsolini e Zirkzee
L¡¯Emilia-Romagna continua a portare male all¡¯Inter, che contro il Bologna colleziona il secondo stop consecutivo in casa del campionato dopo la sconfitta per mano del Sassuolo di dieci giorni fa. Finisce 2-2 al Giuseppe Meazza, con la squadra di Simone Inzaghi che si illude con l¡¯entusiasmante doppio vantaggio dei primi 12 minuti e poi resta intrappolata nella rimonta rossobl¨´ e in un pizzico di nervosismo di troppo. Ancora a segno Lautaro Martinez ¨C 10 gol in questa Serie A ¨C dopo il colpo di testa di Francesco Acerbi, Riccardo Orsolini su rigore e Joshua Zirkzee nella ripresa firmano invece le due reti ospiti che valgono un preziosissimo punto a Thiago Motta.
TENTATA FUGA
¡ª ?L¡¯Inter torna a giocare a San Siro alle 15 come non accadeva dalla festa scudetto del 2021 contro l¡¯Udinese, ma con il pubblico l¡¯appuntamento mancava addirittura dal 1¡ã dicembre 2019, con la Spal. Le formazioni di Inzaghi e Motta non destano sorprese, con in campo gli 11 nerazzurri gi¨¤ ispiratissimi marted¨¬ contro il Benfica e un Bologna invece particolarmente rimaneggiato nella linea difensiva, comunque reduce da una striscia di oltre 400 minuti di imbattibilit¨¤. Il primo tentativo pericoloso ¨¨ un velenoso mancino teso di Lewis Ferguson ¨C a lato ¨C, ma con la capolista della Serie A il filotto di reti inviolate di Lukasz Skorupski si infrange dopo soli 11 minuti, quando Hakan Calhanoglu su calcio d¡¯angolo pesca Acerbi sul primo palo, bravo a incornare in torsione sfuggendo a Remo Freuler. Il portiere polacco ha poco tempo per capire che non ¨¨ una giornata come le altre, a San Siro, e un giro d¡¯orologio pi¨´ tardi ¨¨ il solito Lautaro a punire un errore ospite in impostazione, disegnando da fuori area uno splendido fendente sotto l¡¯incrocio lontano: doppia cifra di reti dopo otto turni di campionato per l¡¯argentino, come non accadeva dal 1958 nella storia del club con Antonio Valentin Angelillo.?
ANCORA ¡±ORSO¡±
¡ª ?Per quanto incredibilmente letale offensivamente, per¨°, al 17¡¯ il Toro pecca ¡°da attaccante¡± su un corner a sfavore, trattenendo Ferguson fino ad accompagnarlo a terra: la sala Var richiama l¡¯attenzione dell¡¯arbitro Marco Guida e Orsolini trasforma il rigore al 19¡¯ ¡°sporcando¡± anche la splendida statistica sulle reti (non) incassate da Yann Sommer. Il Bologna ¨¨ vivo e per tutto il primo tempo non smette di ricordarlo ai padroni di casa, che per¨° sfiorano due volte il 3-1: una punizione velenosa di Federico Dimarco alzata sopra la traversa da Skorupski, ma soprattutto un ¡°calci tu o calcio io¡± a un paio di metri dalla porta rossobl¨´ in cui nessuno tra Calhanoglu e Henrikh Mkhitaryan finisce per impattare il pallone in tempo.?
IL GIOIELLO OLANDESE
¡ª ?Nonostante la continuit¨¤ nella trama di gioco tra i due tempi, al 53¡¯ Zirkzee decide che ¨¨ il momento di pareggiare e, dopo quasi un¡¯ora di manovre e colpi di suola, firma il pareggio con una giocata da vero talento quale ¨¨: accoglie il lancio di Ferguson al limite dell¡¯area, intimorisce Alessandro Bastoni che arretra lasciandogli lo spazio di calciare e fulmina Sommer infilando un preciso rasoterra all¡¯angolino. Inzaghi attinge quindi energie dalla panchina, risvoltando le fasce con Carlos Augusto e Juan Cuadrado e optando per Alexis Sanchez al posto di Marcus Thuram. Il cileno segna subito in tap-in su assist dell¡¯ex Monza, ma il fuorigioco di partenza interrompe s¨´bito l¡¯esultanza del Meazza. Motta risponde con Alexis Saelemaeekers per uno spento Dan Ndoye, ma al 73¡¯ ¨¨ ancora l¡¯Inter ad avvicinarsi al vantaggio da corner con un curioso esterno volante di Lautaro, spalle alla porta, che sfiora il palo. Nell¡¯ultimo quarto d¡¯ora si rivede in campo anche Davide Frattesi ¨C per Mkhitaryan ¨C, mentre Zirkzee abdica per il figlio d¡¯arte Sydney van Hooijdonk: a 5¡¯ dalla fine un esplosivo Carlos Augusto impegna Skorupski per la prima volta nella ripresa, poi qualche fallo di troppo e la raffica di sostituzioni accompagnano la partita verso il triplice fischio.
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