Luna Park Inter: Lautaro è secondo solo ad Haaland nel 2023, ma oggi trova il muro di Motta

Il toro Martinez nel 2023 guida il miglior attacco in A. Il Bologna però difende da big e non sarà semplice trovare la via del gol

Al Luna Park Inter al momento si sono iscritti in sette, ma c’è tempo tutta la stagione per poter lasciare il proprio nominativo in cassa. Intanto, la squadra di Simone Inzaghi sembra essere tornata quella spumeggiante schiacciasassi vista nella prima stagione sotto la guida dell’ex tecnico della Lazio: l’Inter diverte e si diverte, costruisce tanto e – giocoforza – adesso è nuovamente il miglior attacco della Serie A. Diciannove reti realizzate nelle prime sette giornate e sette marcatori diversi. Il nuovo Lautaro capitano non ha dimenticato le belle e buone abitudini e anzi viaggia a velocità fenomenale: già nove reti in campionato, il triplo rispetto alle prime sette giornate dello scorso anno. Dietro al Toro ci sono i soliti Calhanoglu, Mkhitaryan, Dumfries e la novità Thuram a quota 2, poi a uno Dimarco e Frattesi, altra new entry col vizio del gol. In attesa che arrivi un acuto da un centrale di difesa o che Barella riesca a sbloccarsi in zona gol, Inzaghi si gode la sua fabbrica di gol e spettacolo: spumeggiante davanti e quasi invalicabile dietro (miglior difesa del torneo e d’Europa, con appena tre reti al passivo). E oggi sfida la seconda miglior difesa d’Italia e d’Europa.

i segreti

C’è un filo conduttore nella gestione Inzaghi: la sua Inter assalta l’area avversaria attraverso il possesso palla e sfruttando l’ampiezza, con gli esterni spesso decisivi per la finalizzazione dell’azione. Da quinto a quinto, nel 3-5-2 inzaghiano Dumfries e Dimarco sono chiamati agli straordinari ma sanno fare la differenza come pochi altri. Simone sfonda sulle fasce ma poi chiude l’azione con sei giocatori nell’area avversaria: difficile ingabbiare l’Inter, che ha la qualità per attaccare col fraseggio veloce palla a terra ma pure sfruttando la fisicità degli attaccanti. Thuram si sta dimostrando compagno ideale per Lautaro, che in questo super 2023 è secondo solo a Haaland nella classifica dei giocatori più determinanti per somma di gol e assist: il Toro è a 37 (30 reti, 4 passaggi vincenti), il fenomeno del City a 41 (33 più 8).

più cingoli che fioretto

Il Bologna (che oggi a San Siro avrà 3000 tifosi al seguito) è salito a 4 clean-sheet di fila: dopo tre 0-0 consecutivi è arrivato il 3-0 contro l’Empoli firmato – ma non solo – da Orsolini. Perché dietro all’Orso scatenato c’è una squadra che rispetto all’anno scorso usa più i cingoli del fioretto, forse meno “allegra” ma sicuramente più sobria e che – proprio dietro all’Inter – è arrivata ad essere la seconda miglior difesa d’Europa alla settima giornata, 4 gol presi (da Milan, Juve e Cagliari) come il Nizza. Una squadra che oggi sa modellarsi, e modularsi, anche attorno all’avversario. Thiago è arrivato all’impianto più concreto di oggi guardando negli… occhi il mercato fatto: se nella passata stagione cercava un po’ più la piacevolezza, quest’anno bada più al sodo ma sprigionando maggiore brillantezza offensiva. Tutto è cambiato proprio col mutare degli uomini a disposizione: si è alzata la qualità (e la versatilità: Zirkzee fa il “nove e mezzo” e ora è a disposizione anche Saelemaekers) del 3+1 offensivo e si è un po’ abbassata la tecnica da palleggio dopo le cessioni di Schouten e Dominguez. Altre vie da percorrere insomma, più compattezza e meno bellezza ?e io adoro la fase difensiva – ha detto Motta -, perché tutti lavorano per difendere la propria casa?. Ora la seconda miglior difesa ha un problema: ha fuori 3 dei 4 attori che dovrebbero essere quelli principali (Posch, Lucumi e Kristiansen) ma ?io non sono affatto preoccupato?. La risposta, oggi, dovrebbe essere – da destra - De Silvestri (8° capitano diverso in sequenza), Beukema (che non ha saltato 1’), Calafiori (rinato da centrale difensivo credibile anche nell’impostazione) e Lykogiannis, ripescato. Facile dire che il Bologna ha solo voglia di dimostrarsi solida anche per dimenticare i due 6-1 di fila che ha preso nelle ultime due apparizioni a San Siro contro l’Inter. Ci sta, ma Motta non ha fatto certo vedere alla squadra quell’1-6 dell’anno scorso. Ha portato avanti l’attualità. Per resistere a Lautaro si può guardare anche a Sommer, i cui tre compagni di nazionale (Aebischer, Ndoye e Freuler) vorranno fare uno scherzetto svizzero. Oggi il Bologna sa di massiccio, di “Tanque”: cingoli, baricentro più basso ma con artiglieria più variegata. Se basta, si vedrà.