Il figlio di Bruno risponde alla lettera dell'erede di Gimona che raccontava di sputi e provocazioni che portarono al pesante fallo: "Ricostruzione fantasiosa"

Certe polemiche non finiscono mai. Neanche a distanza di decenni con gli eredi che sostituiscono i diretti protagonisti. Cos¨¬, in seguito alla rievocazione del fallo su Pesaola, ¨¨ stata pubblicata su Gazzetta.it la lettera del figlio di Gimona, autore del fallo incriminato che ¨¨ rimasto nella storia del calcio. Oggi pubblichiamo la replica di Diego Pesaola, figlio del giocatore che sub¨¬ quel fallo.
"L¡¯amore filiale spesso fa dire sciocchezze. Ne ¨¨ un chiaro esempio l¡¯ampio spazio che ieri si ¨¨ ¡°preso¡± su Gazzetta.it il figlio di un giocatore che molti anni fa si rese responsabile di uno dei gesti pi¨´ violenti della storia calcistica: tale Aredio Gimona. I fatti sono noti : Bruno Pesaola, allora giocatore della Roma, venne colpito, a freddo, in una zona del campo lontana dall¡¯ azione, dal giocatore Gimona del Palermo, con un violento calcio sotto il ginocchio che gli frattur¨° tibia e perone. Cos¨¬ narra la storia calcistica, da sempre. Ma qualche ora fa, il figlio di Gimona, ossia del calciatore responsabile del gesto, dopo 75 anni (!!!) si ¨¨ lanciato in una fantasiosa ricostruzione dell¡¯episodio (ricostruzione che conosce solo lui, che, sia detto per inciso, all¡¯epoca non era ancora nato). Sul campo c¡¯era un¡¯azione di gioco, suo padre (ovviamente) arriva per primo su una palla (sebbene il calciatore della Roma corresse i 100 metri in 10 secondi e pochi spiccioli) ma il Pesaola, di soprannome "il Petisso" ovvero "il piccoletto" (sic) alza il piede sullo sterno (!) e colpisce l¡¯incolpevole Gimona che cade a terra, senza che "il miope" arbitro si avveda del fallo. Il super malvagio Pesaola (sempre mio padre) non contento di averlo abbattuto, lo avvicina e gli sputa in faccia.!!! Accidenti che tipo! Allora l¡¯indomito Gimona che fa? Offeso nella sua integrit¨¤ di giocatore senza macchia (¨¨ il caso di dirlo), si alza da terra e insegue il calcio- sputatore, che fugge impaurito verso la sua panchina, dove il vendicatore lo raggiunge e gli "rifila" a suo dire, un "calcione" (notare la delicatezza del verbo "rifilare") che lo sbatte sulla rete di recinzione. E qui, Gimona jr ha il buon gusto di trattenersi e di non aggiungere che inciampando, mio padre si fratturer¨¤ tibia e perone. Divertente ricostruzione, anzi ridicola! Proviamo invece a ricostruire la verit¨¤ o ad andarci perlomeno vicino, secondo ci¨° che hanno riportato negli annali, giornalisti e direttori di giornali (come Antonio Ghirelli e altri): Roma e Palermo se le stavano suonando "sportivamente" e, come spesso accade tra i giocatori, si accesero scintille. Tra i tanti, il calciatore Gimona, che doveva sentirsi gi¨´ di morale: primo, perch¨¦ il Palermo stava perdendo, e poi perch¨¦ il Pesaola, che all¡¯epoca era piuttosto noto per finte e dribbling (non per gli sputi), probabilmente lo aveva fatto "soffrire" un po¡¯ con i suoi scatti, dunque probabile che covasse un "sano" risentimento agonistico. Succede. Quello che invece non accade spesso (per fortuna) ¨¨, che al termine di un azione, mentre la palla ¨¨ lontana e il giocatore della squadra rivale si avvia verso la sua zona del campo (e non "scappa impaurito" come nella fantasiosa ricostruzione del Gimona) sopraggiunge furibondo il Gimona, che lo colpisce, fracassandogli la gamba in due parti (perch¨¦ questo causa la frattura di tibia e perone!!! ).? ?Cos¨¬ riportano TUTTI i giornali del tempo e non solo: un fallo odioso e violentissimo, fatto con palla inattiva e per di pi¨´ compiuto a 3 minuti dal fischio finale, quando il giocatore avrebbe potuto, di l¨¬ a poco "chiarirsi" (anche con le spicce) negli spogliatoi, come si usa fare, tra uomini. "Spezzare la gamba di un atleta in due" invece, con un calcio diretto a palla inattiva, significava, all¡¯epoca DISTRUGGERE la carriera di un atleta, frantumandogli, oltre la gamba, sogni e speranze e facendolo cedere poi come un ferravecchio (come peraltro accadde), impedendone altres¨¬ la sussistenza (mio padre veniva da Baires).?
Fortuna che dopo un anno, tale Silvio Piola lo chiam¨° a Novara e vide giusto, perch¨¦ grazie ai suoi sputi¡ pardon, ai cross di Pesaola, Piola divent¨° capocannoniere!!! Andiamo, ci sarebbe da sorridere, per questa mesta polemica tra eredi, a 75 anni (!) di distanza dall¡¯episodio, coi protagonisti entrambi deceduti se non fosse che nella ricostruzione del figlio di colui che ha commesso il fallo, ho avvertito una prosopopea un tantino fastidiosa. E ho provato imbarazzo per lui. Deve aver covato risentimento anche il figlio, probabilmente come quello che cov¨° il padre nell¡¯azione incriminata. Tanto da non aver tenuto conto, nella sua originale ricostruzione di almeno tre punti: 1) Come mai l¡¯episodio dello "sputo" che lui cita, nessun giornale l¡¯ha riportato? Se fosse esistito, darebbe stato sicuramente tirato fuori, come antico precedente, nel caso di altre "fuoriuscite" celebri, come quelle di Mihajlovic, Rijkaard, Totti, Douglas Costa e altre.?
2) Perch¨¦, se come dice Gimona jr, "la terna arbitrale non s¡¯avvedeva di nulla" all¡¯inizio il padre fu "squalificato a vita", poi a 2 anni, poi a 11 mesi, ridotti a 6, grazie soprattutto al "perdono" di mio padre (all¡¯epoca non c¡¯erano le televisioni che registravano i fatti)??
3) come mai sull¡¯episodio dovette intervenire addirittura il Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi per chiedere che le acque si calmassero, episodio che il figlio descrive rapidamente (come una lieve scena alla Alberto Sordi): "fu organizzato un incontro in ospedale per ottenere la riappacificazione" senza per¨° dirne il motivo. Glielo rammento io (perch¨¦ fu scritto da molti giornali e non perch¨¦... "me l¡¯ha detto pap¨¤"¡). I tifosi romanisti erano rimasti talmente scossi dalla violenza del fallo subito dal loro giocatore che avevano minacciato ritorsioni contro i tifosi palermitani, altro che!!! Altrimenti non si sarebbe mosso il Presidente della Repubblica, che in quegli anni aveva compiti pi¨´ importanti, come quello di ricostruire un paese sconfitto dopo la guerra.?
Tuttavia, ammettiamo pure che la storia dello "sputo", a mio avviso inventata di sana pianta, sia stata vera. VOLEVA ESSERE UNA GIUSTIFICAZIONE ? Come a dire che "un tipo in macchina ti fa le corna, tu lo insegui, tiri fuori il cric e gli frantumi la testa? Funziona cos¨¬? E poi : Gimona era un giocatore di calcio e sapeva leggere, tra gli altri anche i regolamenti. Non lo sapeva che a eventuali provocazioni il regolamento dice che non si deve MAI reagire, tanto meno in modo violento, e che se un giocatore lo fa e in modo da procurare un danno grave ad un altro, ¨¨ un irresponsabile che va punito severamente e merita LA SQUALIFICA A VITA (che all¡¯inizio si pens¨° infatti di comminargli)! Ma la parte pi¨´ incresciosa della storia ¨¨ un'altra: che mio padre, ingessato e avvilito per la prevedibile lontananza dai campi, interpellato da giornali e dalla Federazione stessa, all¡¯ospedale, per chiedergli dichiarazioni che facessero eventualmente squalificare ( a vita! ) il Gimona, intercesse per lui e LO PERDONO'! E grazie al suo "perdono calcistico" che la squalifica gli fu ridotta, da squalifica a vita a soli sei mesi. Ricordo al Gimona jr , che in caso contrario, suo padre non avrebbe pi¨´ potuto lavorare nel calcio (come invece fece) e di conseguenza, a carriera finita, non avrebbe pi¨´ potuto portare a casa "la pagnotta", per la sua famiglia e non so, per la sua, ma certo per la mia ( di famiglia), quello fu un danno serio... Credo pertanto sia inutile gettare ombre e discredito su quello che ¨¨ stato l¡¯errore grave di un calciatore, che non a caso ¨¨ stato definito uno degli episodi calcistici pi¨´ odiosi e brutali della storia del calcio italiano, e che, queste insinuanti allusioni (i calci allo sterno, sputi e inseguimenti) per alleviarne il ricordo, non sono certo di buon gusto da tirar fuori, settant¡¯anni dopo, da parte del figlio del calciatore "condonato", grazie alla generosit¨¤ della sua vittima calcistica. E invece¡ Mi ¨¨ costato fare queste precisazioni, a tanti anni di distanza. Ma me le hanno "tirate fuori" le abitudini di questi tempi: oggi infatti se non si rimane vigili, i fatti della storia (calcistica in questo caso), vengono ribaltati, con eccessiva facilit¨¤. Saluti a tutti".
Gazzetta dello Sport
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