Un po' di Santos per Robinho
Smalling vede Red Devils

Il brasiliano, in prestito fino a fine stagione, percepirà metà stipendio. Continua la favola del ventenne centrale, passato dai dilettanti del Maidstone United a rossi di Manchester nel giro di 18 mesi

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LONDRA, 29 gennaio 2010 - Il West Ham perde l’amministratore delegato. Come scrive il Daily Mirror, Scott Duxbury si sarebbe, infatti, dimesso poco fa dal club a causa delle drastiche misure “taglia-spese” imposte dalla neo proprietà, rappresentata da David Sullivan e David Gold, e rese esecutive dal vice presidente, Karren Brady.

Robinho, 26 anni, ha giocato due anni a Manchester. Afp

GUDJOHNSEN AL TOTTENHAM — Fra le novità che entreranno in vigore con effetto immediato, caloriferi al minimo e luci spente quando si esce da una stanza, sforbiciata allo staff medico di Gianfranco Zola, stipendio congelato per Calum Davenport fino a quando non uscirà pulito dal processo che lo vede coinvolto per l’aggressione alla sorella dopo il tentativo di gambizzarlo da parte del di lei fidanzato e foglio di via per due leggende Hammers come Tony Cottee e Tony Gale. E che non sia un buon momento per il West Ham lo conferma anche il Daily Sport, rivelando che Eidur Gudjohnsen, che era in procinto per fare le visite mediche per il club di Zola, ha cambiato idea all’ultimo minuto, accettando l’offerta del Tottenham, che lo prende così in prestito fino a giugno dal Monaco per 35.000 euro a settimana.

CITY: COOK A RISCHIO — Altro amministratore delegato a rischio, ma questa volta per demeriti suoi e non certo perché sta pensando di andarsene, è Garry Cook del Manchester City che il Guardian vuole in disgrazia presso lo sceicco Mansour a causa delle sue recenti e non certo brillantissime uscite mediatiche, che hanno attirato una pessima pubblicità sulla società.

ROBINHO AL SANTOS PER META’ STIPENDIO — Fra l’altro, una delle ultime dichiarazioni-boomerang di Cook, preso dalla Nike e messo in quel ruolo dall’ex proprietario del club, Thaksin Shinawatra, riguardava Robinho e la sua permanenza al City, data per “assolutamente certa” dall’ad. Salvo smentita immediata nella giornata di ieri, quando il brasiliano (salutato, si fa per dire, dal Timescome “il peggior acquisto di sempre in Premier League”) ha fatto le valigie ed è tornato al Santos, dove resterà in prestito fino a fine stagione, dietro cospicua riduzione del suo faraonico stipendio, che passa così dagli attuali 185.000 euro a settimana che guadagnava in Inghilterra a meno della metà. Stando al Daily Mail, Robinho dovrebbe debuttare contro Sao Paulo il prossimo 7 febbraio.

ANDERSON VICINO AL LIONE — Ed è pronto a lasciare Manchester, questa volta sponda United, anche Anderson, richiesto in prestito dal Lione dopo che il 21enne centrocampista è finito sul libro nero di Sir Alex Ferguson per essere andato in Brasile senza permesso (e per questo si è beccato una multa di 92.000 euro) per parlare con i dirigenti del Vasco de Gama. A detta del Sun, nella trattativa con i francesi potrebbe rientrare il 23enne portiere Hugo Lloris, che verrebbe scambiato alla pari con Anderson.

Chris Smalling è nato a Greenwich il 22 novembre 1989. Afp

SMALLING: DAI DILETTANTI ALL’OLD TRAFFORD — E sempre in casa Red Devils spicca la bella storia di Chris Smalling, il ventenne centrale che è passato dai dilettanti del Maidstone United a rossi di Manchester nel giro di 18 mesi: il ragazzo giocherà, infatti, con lo United a partire dalla prossima stagione ed è stato lo stesso Sir Alex a telefonare personalmente a mamma Theresa per dirle che si prenderà cura lui del figlio Chris.

PORTSMOUTH: GRANT MEDITA L’ADDIO — E a proposito di allenatori, starebbe meditando l’addio dal Portsmouth Avram Grant, dopo che il club gli ha vendutoYounes Kaboul e Asmir Begovic al Tottenham, senza che lui ne sapesse nulla. Secondo il Daily Mail, i contratti sarebbero stati siglati da Danny Azougy, consulente finanziario del proprietario Ali Al Faraj, ma la decisione non sarebbe stata affatto gradita da Grant e dall’amministratore delegato, Peter Storrie, tanto che entrambi starebbero pensando di lasciare.

HULL METTE TUTTI I GIOCATORI SUL MERCATO — E’ finita, invece, tutta sul mercato la squadra di Hull, stante gli 11,5 milioni di debiti accumulati e che hanno letteralmente scioccato il presidente Adam Pearson, che nel novembre scorso ha preso il posto di Paul Duffen. A detta del Daily Star, gli stipendi dei Tigers ammonterebbero a 45 milioni di euro: una cifra considerata eccessiva dalla proprietà che ha, perciò, deciso di mettere l’intera rosa sul mercato.