Liverpool, via Hodgson
Arriva Kenny Dalglish

L'ex tecnico dell'Inter lascia i Reds; fino al termine della stagione toccherà alla vecchia gloria di Anfield. Beckham al Tottenham: per le otto settimane in prestito agli Spurs, fra ingaggio e diritti immagine, il campione dei Galaxy guadagnerebbe 900 sterline al minuto

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Hodgson disperato durante il k.o. dei Reds a Blackburn. Ap

LONDRA (Gran Bretagna), 8 gennaio 2011 - Roy Hodgson non è più l'allenatore del Liverpool: lo ha annunciato il club di Premier League, che sul suo sito parla di risoluzione consensuale del contratto con il tecnico inglese. Hodgson, che in passato è stato anche allenatore dell'Inter, era arrivato ai Reds all'inizio di questa stagione al posto di Rafa Benitez, passato proprio ai nerazzurri. La squadra è stata affidata fino a giugno a Kenny Dalglish, ex stella e allenatore del Liverpool. "Siamo riconoscenti per gli sforzi di Roy in questi sei mesi - ha detto l'azionista di maggioranza dei Reds John Henry -, ma entrambe le parti hanno concordato sull'opportunità che lasciasse il suo ruolo di manager per il bene del del club. Gli auguriamo il meglio per il futuro". "È stato un grande privilegio essere chiamato a guidare il Liverpool - ha dichiarato Hodgson -. Tuttavia gli ultimi mesi sono stati tra i più difficili della mia carriera. Sono molto triste per non aver potuto imprimere il mio marchio alla squadra, di non aver avuto il tempo di portare nuovi giocatori in questa finestra di mercato e di non essere stato capace di contribuire al processo di ricostruzione del Liverpool". Dalglish, scozzese, che compirà 60 anni a marzo, oltre che stella dello squadrone degli anni '70-'80, è già stato alla guida del Liverpool tra il 1985 e il 1990, vincendo il campionato nell'ultima stagione. In seguito ha allenato il Blackburn, il Newcastle e il Celtic in Scozia.

tutto per beckham — Novecento sterline al minuto, fra ingaggio e diritti di immagine: questa la cifra che, a detta del Daily Star, David Beckham si metterà in tasca per le otto settimane di prestito al Tottenham, che il tecnico Harry Redknapp conta di finalizzare entro le prossime ore (“al 90% è tutto fatto”, ha detto ieri), per presentare così ufficialmente il giocatore già domani, in occasione del terzo turno di FA Cup contro Charlton. Ma la società di White Hart Lane ci guadagnerà comunque lo stesso, visto che, grazie alla vendita delle magliette, secondo gli esperti metterà nelle casse oltre 2 milioni di sterline. Insomma, un affare per tutti e, stavolta, anche per lo stesso Los Angeles Galaxy che, memore di quanto successo lo scorso anno durante il prestito invernale al Milan, quando il giocatore si ruppe il tendine di Achille e rimase fuori 6 mesi, ha preteso che Beckham venga assicurato contro gli infortuni. Per la verità, l’idea del Tottenham era di provare a convincere gli americani a trattenere il centrocampista fino alla fine di marzo, ma su questo il club di MLS è stato irremovibile, visto che la nuova stagione prenderà il via il 15 e per quella data loro rivogliono Beckham, possibilmente tutto intero.

Beckham durante una gara di Nba dei Los Angeles Lakers. Ap

RITORNO AL PASSATO CONTRO LO UNITED — E se tutto andrà come Redknapp si aspetta, per il giocatore non potrebbe esserci emozione più grande di quella del prossimo 15 gennaio, quando gli Spurs affronteranno il Manchester United, la squadra del suo cuore. “Se David arriverà e starà bene, sarà sicuramente coinvolto nella sfida contro lo United - ha annunciato Redknapp -. Comunque, non sarebbe venuto se non fosse in forma, perché lui vuole giocare a calcio. Un altro avrebbe passato otto settimane in piscina, ma lui no e questo è probabilmente il motivo per cui ha avuto una così grande carriera”.

FERGUSON: DUE MESI SONO POCHI — Durante i suoi due mesi in Spurs, Beckham vivrà un altro ritorno al passato, questa volta più recente, quando incontrerà il Milan in Champions League. Ma proprio la breve durata del prestito è stata criticata da Sir Alex Ferguson che, ai microfoni della radio newyorkese Sirius XM, ha spiegato che lui un simile accordo non lo avrebbe mai accettato, perché in questo modo “perdi il giocatore nel momento cruciale della stagione”.