Sono le 3.35 del mattino, orario di Baku, quando il Chelsea rientra in albergo dopo il 4-1 sull’Arsenal nella finale di Europa League. Il viaggio dallo stadio all’hotel ¨¨ stato lungo e rallentato dal traffico, impazzito nell’area intorno all’impianto per le misure di sicurezza che hanno creato una vera zona off limit. I calciatori del Chelsea non si sono accorti del tempo che passava. Hanno festeggiato con litri di champagne, cantando e girando video, come ad esempio quello di Jorginho, tra i protagonisti del match, forse alla migliore partita con i Blues.
DOPO IL TRIONFO
Notte di baldoria per il Chelsea (e Sarri gode il doppio)
La squadra inglese ha celebrato fino a notte fonda con il patron Abramovich. E il tecnico italiano, in posizione molto pi¨´ forte, si d¨¤ un paio di giorni per decidere il proprio futuro
Quando la squadra appare nella hall dell’albergo, c’¨¨ un gruppetto di persone in attesa, compreso qualche italiano. Partono gli applausi e i telefonini ballano tra video e foto. La security fa un doppio cordone, impedendo a tutti di avvicinarsi ai calciatori e allo staff del Chelsea. Maurizio Sarri, giacca e cravatta, ¨¨ tra i primi a dirigersi verso l’ascensore che porta nei piani alti, dove sono previsti cena, musica e i complimenti di Roman Abramovich. Gonzalo Higuain stringe la coppa in mano. Sorride e guarda il trofeo con orgoglio. Sfilano tutti, compreso Paolo Bertelli, il preparatore atletico ex Roma, Juventus e nazionale, che in tre stagioni al Chelsea ha vinto Premier, FA Cup e ora l’Europa League.
Le parole
¡ªSarri aveva lasciato lo stadio Olimpico con una conferenza stampa ridotta all’osso, dalla durata record di otto minuti: “Terzi in campionato, finale di Coppa di Lega persa con il Manchester City, ora questo successo che ¨¨ importante non solo per me, ma anche per il club. E’ stata una stagione splendida. Tra gennaio e febbraio abbiamo vissuto un momento difficile, perdendo partite con punteggi pesanti a Manchester e Bournemouth, ma la reazione ¨¨ stata da grande squadra. Qui a Baku abbiamo vinto una finale difficile, soffrendo nella prima mezz’ora, ma nella ripresa siamo stati perfetti e abbiamo giocato un bel calcio”.
Il futuro
¡ªNel momento del trionfo, Sarri potrebbe togliersi qualche sassolino, ma preferisce dosare le parole sul suo futuro, anche se qui e l¨¤ ci sono elementi che lasciano pensare ad un addio inevitabile a Blues: “Ora devo parlare con il club. Con il boss, con Marina Granovskaia o con altri, ma devo parlare. Penso che anche il club voglia confrontarsi con me. Credo che in un paio di giorni sar¨¤ tutto pi¨´ chiaro, ricordando che ho ancora due anni di contratti. Io amo la Premier e sono fortunato a lavorare al Chelsea. Al momento sono felice, ma dobbiamo esserlo in due, io e il club. Ci sono valutazioni da fare e mi sembra normale che al termine di una stagione ci si confronti sui programmi”. Confrontarsi sui programmi ¨¨ una cosa, parlare del futuro personale ¨¨ un’altra storia. In un mondo normale, dopo i risultati ottenuti da Maurizio Sarri nella sua prima annata inglese, la questione della sua permanenza non sarebbe posta neppure per scherzo, ma il calcio ¨¨ il regno dell’anormalit¨¤ e in questa anormalit¨¤ il Chelsea ¨¨ ancora pi¨´ anomalo.
Gli elogi di Abramovich
¡ªAl rientro in albergo, Roman Abramovich ha fatto i complimenti a Sarri. La stanchezza e la festa hanno rinviato il confronto, ma la notte di Baku ha permesso a Sarri di entrare in una nuova dimensione. Maurizio ha conquistato il suo primo trofeo ed ¨¨ ora un allenatore pi¨´ solido. Ha vinto, finalmente. E alla Juventus, vecchia storia, piacciono gli allenatori che vincono.
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