Mauri e Milanetto, domiciliari
Ruopolo confessa dal Gip
CREMONA, 4 giugno 2012
Il laziale e l'ex genoano sono stati scarcerati come Gritti. Intanto l'ex di Atalanta e AlbinoLeffe ha ammesso di aver preso accordi per le sfide contro Pisa, Frosinone, Salernitana e Rimini, di aver ricevuto 30mila euro e di averne restituiti 15mila per la mancata segnatura di una rete
- Francesco Ruopolo, 29 anni. Ansa
A Cremona prosegue il lavoro degli inquirenti della procura, alla prese con la terza fase dell'inchiesta sul calcio scommesse. Oggi si sono svolti gli interrogatori di garanzia davanti al gip.
confessione — Francesco Ruopolo (ex di Atalanta e AlbinoLeffe) ha confessato anche davanti al Giudice per le indagini preliminari. L'attaccante ha ammesso la combine per 4 partite contro Pisa, Frosinone, Salernitana e Rimini. Ha detto di aver ricevuto 15mila euro in due occasioni e in una delle due di averli dovuti restiturire perché non era stato segnato il 3° gol che avrebbe dato la vittoria all’AlbinoLeffe. Ha detto che il comportamento di Gervasoni era funzionale ai risultati: difendeva se c’era da perdere e attaccava se c’era da vincere.
scarcerati — Intanto sono arrivati i primi attesi provvedimenti: per Mauri, Milanetto e Gritti sono stati disposti gli arresti domiciliari. Obbligo di firma due volte la settimana per Tisci. Revocati i domiciliari per Ragone, commercialista di Sartor.
abete non ricorre — "Non ho mai detto che avrei fatto ricorso, quindi non mi possono essere attribuite parole che non ho mai pronunciato". Lo ha precisato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, in merito alle indiscrezioni sulla possibile impugnazione delle sentenze emesse nel corso del processo sportivo sul calcio scommesse. "Ho fatto ricorso all'impugnazione 14 volte dal 2007 ad oggi. Quindi non è una novità, non scopriamo l'acqua calda" ha sottolineato Abete a margine della presentazione dei palinsesti Rai per Euro 2012.
palazzi: "felice del sostegno" — "Sono molto felice per il sostegno ricevuto da Abete". Questo il commento del procuratore federale Stefano Palazzi sulle dichiarazioni fatte nel pomeriggio dal presidente della Federcalcio, il quale aveva espresso "massima fiducia negli organi della giustizia sportiva" sostenendone anche la candidatura nel caso volessero »rinnovare la loro disponibilità per le cariche in scadenza". "Il presidente è un galantuomo - ha aggiunto Palazzi, al termine della terza udienza del processo sportivo sul calcioscommesse in corso a Roma nelle aule dell'ex Ostello della Gioventù del Foro Italico - e penso che tutti i componenti degli organi di giustizia siano gratificati dalla sua dichiarazione".
dal nostro inviatoLuigi Perna© RIPRODUZIONE RISERVATA
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