Bayern, Robben si confessa: "Sono pazzo di Guardiola. E a volte ho simulato..."

Due partite, due titoli, un addio. Arjen Robben il suo finale di stagione lo immagina cos¨¬. Dopo 10 anni sta per lasciare il Bayern Monaco e lo pu¨° fare vincendo prima la Meisterschale e poi la coppa. Curiosamente solo nella sua prima stagione tedesca (2009-10) ha vinto il campionato all'ultima giornata. Potrebbe ricapitare quest'anno, quasi come se i compagni lo avessero aspettato nei suoi 5 mesi di stop per festeggiare insieme. "Sono a quota 98 gol in campionato, i miei figli Luka e Kai mi dicono da tempo che devo arrivare a 100, altrimenti mi sgridano – racconta l'olandese a Kicker –. Per arrivare a 100 devo convincere Lewandowski a farmi calciare il rigore nel caso in cui ce ne fischiassero uno a favore". Sabato a Monaco arriva l'Eintracht, a caccia di 3 punti per raggiungere il quarto posto. Ai bavaresi basta un pareggio per diventare campioni. Curiosamente Robben non ha mai vinto il campionato nel proprio stadio (il Bayern ha conquistato gli ultimi 12 titoli giocando in trasferta). Sarebbe un'esperienza nuova, appena prima di dire addio.

la passione per guardiola

"Voglio godermi queste ultime settimane qui – spiega Robben –, ormai sto realizzando che la fine ¨¨ vicina. Lo so da tanto, ma l'infortunio ha reso tutto pi¨´ difficile. Diciamo che era come se fossi davanti alla porta dell'infermeria, che per¨° non si apriva e non potevo uscire... Ma ora ¨¨ tutto passato". E a proposito di passato, Robben ammette di avere un debole per Guardiola, che a Monaco lo ha allenato dal 2013 al 2016: "Ho avuto tanti ottimi allenatori, dai quali ho imparato tanto. Pep per¨° dal punto di vista calcistico ¨¨ un genio. Con lui ho giocato trequartista, attaccante e a centrocampo. Mi divertivo tantissimo". Sotto la guida del catalano, secondo Robben, il Bayern avrebbe potuto vincere di pi¨´: "Con Guardiola avremmo dovuto e potuto arricchire ulteriormente la bacheca. Con lui siamo arrivati tre volte in semifinale di Champions, delle 6 partite io per¨° ne ho saltate 4. Fa parte dei dispiaceri che ho, ma non ci si pu¨° fare nulla. Peccato, avrei voluto vincere 2-3 titoli in pi¨´".

passato e futuro

Quando era al top Robben si poteva fermare solo con interventi duri e scomposti. Nonostante questo l'olandese ¨¨ stato pi¨´ volte accusato di essere un simulatore: "S¨¬, a volte sono caduto esagerando un po'. Non riesco a controllare le cadute. Ho subito molti falli, ma a volte ho un po' esagerato. Ci sono dei video nei quali non faccio una bella figura". Pieno di alti e bassi, invece, il rapporto con il suo alter ego Franck Ribery: "Ci lasciamo da amici. A volte abbiamo discusso, ma forse per questo il nostro rapporto oggi ¨¨ pi¨´ profondo". Con il contratto in scadenza Robben pu¨° trasferirsi, a parametro zero, in qualsiasi club del mondo. Lui per¨° sta cominciando a escludere qualche destinazione: "Non credo che andr¨° in Cina. Ha dei vantaggi e degli svantaggi andare l¨¬, invece un trasferimento ti deve convincere al 100%. Sono abituato a giocare sempre per il massimo possibile: per vincere titoli. Voglio continuare a giocare, ma non so se sarei in grado di farlo per un club che punta ad arrivare quinto o sesto. Ho tante opzioni, sia in Europa che in altri continenti. Mi sento in grado di giocare per altri 4-5 anni, ma non voglio restare fermo altri 5 mesi o avere a che fare con tanti piccoli problemini". Per decidere cosa fare e dove farlo c'¨¨ ancora tempo. Prima mancano quelle ultime due partite da vincere e quegli ultimi due titoli da conquistare. Possibilmente riuscendo ad arrivare a quota 100 gol in campionato...