Inizia oggi, finisce il 29 novembre, si consegna il 7 gennaio a Zurigo. La corsa per il FIFA Puskas Award 2012, o altresì detto premio al Miglior Gol dell’anno, si vota sul sito della Fifa e di France Football dopo la diramazione della lista dei 10 gol più belli del 2012. Nomi che scintillano come Messi, Falcao e Neymar, illustri sconosciuti come Eric Gassli e Gaston Mealla, e una donna come Olivia Jimenez. Perfino una squadra che vanta due nomination, il Fenerbahçe. Quattro europei e quattro sudamericani in classifica, perfino un poco di Italia con il gol segnato dal ghanese dell’Udinese Badu con la sua nazionale. Ecco i magnifici 10 in rigoroso ordine alfabetico. Una nota: come detto, ci sono Messi, Falcao e Neymar, e chissà non sia un caso che Cristiano Ronaldo proprio non abbia alcun posticino…

1. Agyemang Badu (Ghana-Guinea)
La rete di quello che dice ‘ho capito, faccio da solo’. Il Ghana batte un angolo passando il pallone a lato della bandierina, Badu a sua volta riceve fuori area all’altezza del vertice, la tocca con il sinistro facendola alzare per guadagnare potenza, e poi con il destro scarica un fendente pauroso che finisce nel sette simmetricamente opposto.

2. Hatem Ben Arfa (Newcastle-Blackburn)
Dal portiere alla trequarti l’azione del Newcastle in verticale, però il Blackburn è chiuso e allora passaggio a Ben Arfa poco dopo il centrocampo. Tocco dal destro al sinistro per puntare il cuneo di tre avversari davanti, barriera sfondata con un’accelerazione verso il vertice destro dell’area, e lì si materializza l’incubo di Martin Olsson, nazionale svedese che vede arrivare il francese, chiede aiuto, ma non può fare a meno di subire il primo dribbling a rientrare con il sinistro, poi ad uscire con il sinistro, poi a rientrare con il destro sulla linea di fondo, e infine sentenza con il sinistro in faccia al portiere.

Il colombiano dell'Atletico Madrid Radamel Falcao, 26 anni, una delle punte più prolifiche a livello mondiale. Reuters

3. Radamel Falcao (America Cali-Atletico Madrid)
La senti nella schiena la scudisciata di potenza che El Tigre esprime quando esplode la sforbiciata. Sarà anche un’amichevole e sarà anche non marcato su calcio d’angolo, ma Falcao sul dischetto fa quattro passi indietro senza perdere di vista la palla e poi mulina le gambe salendo scalini invisibili fino a schioccare la traiettoria tesa e precisa.

4. Eric Hassli (Vancouver Whitecaps-Toronto)
Il cross dalla sinistra arriva dolce su Hassli dentro il lato destro dell’area, dove il francese si coordina per la sventola al volo. Quasi alla Mancini o alla Totti, ma c’è un coefficiente di difficoltà ulteriore perché Hassli non fa scendere il pallone e carica l’esterno collo a mezzo metro da terra in una di quelle maniere che la palla la perdi al terzo anello, e invece la scarica con violenza davanti a sè.

5. Olivia Jimenez (Messico-Svizzera)
La Svizzera perde palla a centrocampo, Olivia Jimenez ci si fionda sopra seminando la linea di quattro in mezzo, ma a 35 metri ha ancora le quattro di difesa schierate, e sempre in corsa si coordina per una parabola forte e diretta che magari ringrazia anche le mani soffici del portiere svizzero, ma provateci voi in corsa a calibrare così potenza e precisione.

6. Gaston Mealla (Nacional Potosi-The Strongest)
Quando guardate questo gol, attorno se ne accorgono. Perché non si può strozzare il grido quando Mealla fuori area riceve il cross dalla destra e si butta per una capriola che si tramuta in colpo dello scorpione, con il tacco destro che disegna la sua parabola e recapita il colpo di biliardo facendolo rimbalzare felicemente nel lato interno del palo.

Lionel Messi, 25 anni e già tre Palloni d'oro per lui. Afp

7. Lionel Messi (Argentina-Brasile)
Che ce lo raccontiamo a fare: la solita discesa vertiginosa della Pulce verso il destino, che parte sulla linea laterale a 55 metri dalla porta, destro-sinistro per lasciare là il marcatore, una trentina di metri di prato in proiezione verso il centro, la difesa che rincula terrorizzata, e quando qualcuno decide di immolarsi, Messi decide che già va bene e dal limite rientra leggermente sul sinistro per disegnare una botta forte a girare nell’angolino alto che coordinarsi a quella velocità ti pigli solo fischi, normalmente.

8. Neymar (Santos-Internacional)
Anche il brasiliano ha già il suo classico, e forse le sue sgroppate – questa, di 60 metri – sono più maradoniane di quelle di Messi, perché se quello è un proiettile sparato, Neymar invece durante la corsa per un attimo aumenta e riduce drasticamente i giri. Contro l’Internacional ci mette anche due dribbling per ciascun lato, più il destro che disegna un velo attorno al pallone prima di entrare in area puntando il fianco destro del marcatore e sgusciargli dietro portando il pallone fino al portiere con il sinistro e chiudendo con il colpo sotto di destro.

9.Moussa Sow (Fenerbahçe-Galatasaray)
Uno strapotere atletico che ti intimidisce. La palla arriva dalla sinistra quando già si stava per perdere in rimessa dal fondo; Moussa Sow, che si era scoraggiato per lo sballato cross precedente, prova a recuperare la posizione con tre passi in diagonale spalle alla porta. Ma non fa in tempo, e allora completa lo spazio che lo separa dall’impatto a quasi due metri da terra letteralmente ribaltandosi, distendendo il gambone destro in aria in rovesciata obliqua e tenendolo basso abbastanza da far esplodere il Sukru Saracoglu.

10.Miroslav Stoch (Fenerbahçe-Genclerbirligi)
La cosa pazzesca è che è uno schema: angolo altissimo a servire Stoch fuori dalla mezzaluna, per la botta al volo. Solo che la palla è leggermente imprecisa, e allora mentre sta per corrergli incontro Stoch corregge la corsa e poi si flette all’indietro sul sinistro facendo roteare armonioso il destro che si schianta sul pallone per dargli l’effetto a uscire necessario affinché nessun essere vivente in una porta possa avere velleità di salvataggio.