Scontri a Milano, Da Ros 3 ore con i pm: confermate le accuse al Rosso
? durato oltre tre ore l’interrogatorio a San Vittore di Luca Da Ros, uno dei quattro arrestati per rissa e lesioni nell'inchiesta sugli scontri tra ultr¨¤ del 26 dicembre prima della partita Inter-Napoli, durante i quali ¨¨ stato investito e ucciso Daniele Belardinelli, 39enne capo ultr¨¤ del Varese gemellato con l’Inter. Per il giovane adesso si avvicina la scarcerazione: i pm hanno dato il s¨¬ agli arresti domiciliari, la decisione spetta al Gip Guido Salvini.
ulteriori dettagli
¡ªDa Ros, 21 anni, membro del gruppo "Boys" della curva interista, ha gi¨¤ collaborato davanti al gip Guido Salvini nei giorni scorsi e oggi, davanti al procuratore aggiunto Letizia Mannella e ai pm Michela Bordieri e Rosaria Stagnaro, ha fornito ulteriori particolari utili alle indagini, confermando le accuse contro Marco Piovella, detto il Rosso, indicato come la mente dell’agguato di Santo Stefano. "Il nostro capo, quello che ha in mano la curva, si chiama 'il Rosso', ¨¨ lui che sposta la gente, ¨¨ lui che decide", aveva messo a verbale nei giorni scorsi l’ultr¨¤ dell’Inter. Stavolta, come confermato dal suo avvocato Alberto Tucci, “ha ribadito quello che aveva gi¨¤ detto su Piovella”. Senza per¨° fare i nomi di altri capi della Curva Nord nerazzurra: “Luca ¨¨ troppo giovane, la curva funziona come una camera stagna e Da Ros non conosce determinati nomi”.
l’investimento
¡ªIl difensore di Da Ros, che entrando a San Vittore aveva detto "Luca ¨¨ tranquillo e non manifesta paura, si ¨¨ trovato in una storia pi¨´ grande di lui e si ¨¨ reso conto solo dopo che doveva evitare di finirci", ha poi aggiunto che nel corso dell’interrogatorio l’ultr¨¤ 21enne ha parlato anche dell’investimento di Daniele Belardinelli. Da Ros ha detto che Dede ¨¨ stato colpito dalle prime auto che sono passate, e non si trattava di Suv. “Ma sono cose che non ha visto, gliele hanno riferite”. Ancora l’avvocato Tucci: “Luca ha raccontato di aver visto Belardinelli soccorso e trasportato dai tifosi napoletani a volto scoperto che lo hanno spostato dalla carreggiata e portato verso un parchetto. In quella fase sia gli interisti sia i napoletani dicevano “basta, basta”.
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