Bulls e Thunder si divertono, Orlando crolla Sette in fila per Houston e Memphis Le squadre che al momento comandano la classifica delle due Conference vincono facilmente in casa: Chicago su New Jersey e Oklahoma City su Detroit. I Magic vengono abbattuti dai Celtics, che non avevano Rondo e Allen. Houston (sul campo dei T'Wolves) e Memphis (in casa dei Warriors) continuano a vincere e stupire.

Pierce separa Howard e O'Neal. Ansa

Boston Celtics-Orlando Magic 87-56
I Celtics (7-9) dedicano un video a Glen "Big Baby" Davis, protagonista fino alla scorsa stagione con la canotta biancoverde e oggi a Orlando (11-5). Poi, però, non hanno nessuna pietà dei Magic, che crollano nella seconda metà di partita, segnando appena 20 punti negli ultimi due periodi e facendo registrare i record negativi della franchigia per punti e tiri segnati (16 su 65). Una prestazione che si può giustificare solo con la fatica, perché i Celtics senza Rondo e Allen non sembravano poter impensierire una squadra che si è presentata come la seconda forza della Eastern Conference. La partita, di fatto, finisce dopo un parziale di 12-2 realizzato dai padroni di casa nel terzo quarto (con dentro 4 punti di Pierce e Marquis Daniels) per andare sul 62-41 a 2'31 dall'ultima pausa.
Boston: Pierce 19 (5/11, 1/3, 6/6 tl), Bass 19 (8/14, 3/3 tl), Garnett 14. Rimbalzi: Garnett 10. Assist: Pierce 7.
Orlando: Howard 18 (4/14, 0/1, 10/18 tl), Turkoglu 7, Davis 6. Rimbalzi: Howard 14. Assist: Howard e Nelson 3.

Chicago Bulls-New Jersey Nets 110-95
"Quando i Bulls giocano con grande energia e hanno Derrick Rose, possono segnarne 110 a tante squadre". Una di queste è proprio quella di coach Avery Johnson, che ha rilasciato questa dichiarazione a fine partita. Il playmaker di Chicago (16-3) torna dopo aver saltato quattro partite, e come al solito fa a fette la difesa avversaria, aiutato da un eccellente Richard Hamilton (che ha superato quota 15.000 punti in carriera in questa partita). I Bulls, preso atto dell'affidabilità dei "panchinari" nelle ultime partite, danno spazio a tutti già nei primi due quarti, quando il gap si allarga: e si nota anche Scalabrine, con il layup del +15 e poi due assist per 4 dei 6 punti consecutivi di Omer Asik, che fa toccare il +17 ai Bulls con 7'16 prima dell'intervallo (43-26). I Nets (5-13) non riescono più a rientrare sotto la doppia cifra di scarto e sprofondano a -21 con 8 punti consecutivi di Noah (68-47 con 8'21 da giocare nel terzo quarto).
Chicago: Rose 22 (7/11, 2/5, 2/2 tl), Hamilton 22 (8/11, 2/5), Noah 16, Boozer 14, Brewer 11, Asik 10. Rimbalzi: Noah 10. Assist: Hamilton 10.
New Jersey: Farmar 22 (4/6, 3/3, 5/6 tl), D. Williams 16, Morow 15. Rimbalzi: Humphries, She. Williams, Owens e Petro 6. Assist: D. Williams 10.

DeShawn Stevenson battuto da Kevin Durant. Ap

Oklahoma City Thunder-Detroit Pistons 99-79
Se cercavate una partita, questo era l'indirizzo sbagliato. I Pistons (4-14), privi di Gordon, Bynum e Villanueva, non potevano certo rappresentare una minaccia per quella che oggi è la squadra più forte della Western Conference. Oklahoma City (14-3) ha fatto quello che ha voluto dopo un parziale di 18-2 nel primo quarto (29-10 con 52 secondi da giocare). La notizia? Che in questo break Kevin Durant ha segnato solo 1 punto (l'ultimo), mentre sono stati protagonisti Westbrook (8) e Harden (7). Nel secondo quarto arriva già il +30 (Durant per il 51-21 a chiudere un 9-0 con altri 5 di Harden, con 5'31 prima dell'intervallo): la partita, come avrete compreso, era già finita.
Oklahoma City: Westbrook 24 (11/15, 0/2, 2/2 tl), Harden 24 (3/5, 5/6, 3/3 tl), Durant 20. Rimbalzi: Ibaka 10. Assist: Westbrook 6.
Detroit: Knight 13 (4/5, 1/4, 2/5 tl), Monroe e Stuckey 12, Jerebko 11. Rimbalzi: Monroe e Daye 7. Assist: Prince e Russell 3.

Dallas Mavericks-Phoenix Suns 93-87
Senza Dirk Nowitzki e Vince Carter, i Mavericks (11-7) si rivolgono a Shawn Marion per battere Phoenix (6-10) e proseguire sulla strada della costruzione di una squadra nuova rispetto a quella che ha vinto il titolo qualche mese fa. L'ala di Dallas segna 14 punti nel terzo quarto per portare i suoi a +15 (74-59 a 2'45 dall'ultima pausa) dopo una prima metà di partita in equilibrio (49-46 per i padroni di casa). La partita, di fatto, finisce quando a 7'07 dalla fine Sebastian Telfair abbatte Rodrigue Beaubois, lanciato per un layup: espulsione per lui, 2/2 ai liberi per il francese e poi l'assist per il +14 firmato Odom (88-74 a 6'52 dalla fine). Phoenix raggiunge il -6 con la tripla finale di Markieff Morris, ma non riesce a mettere davvero paura ai Mavs.
Dallas: Marion 29 (7/15, 4/6, 3/5 tl), Mahinmi 17, Terry 12, Odom 11, Haywood 10. Rimbalzi: Mahinmi 9. Assist: Odom e Kidd 5.
Phoenix: Gortat 19 (8/15, 3/4 tl), Hill 19 (5/9, 1/1, 6/7 tl), Brown 14. Rimbalzi: Gortat 17. Assist: Nash 12.

Milwaukee Bucks-Atlanta Hawks 92-97
La coppia formata da Joe Johnson e Josh Smith dimostra di avere le spalle troppo larghe per Milwaukee (6-10), costretta a cedere nonostante la doppia-doppia di Brandon Jennings. Atlanta (13-5) si affida alle due stelle rimaste (ricordiamo l'assenza di Horford) per sbancare il Bradley Center. Johnson segna 14 punti nell'ultimo quarto, 9 dei quali consecutivi (in 2 minuti!) per portare i suoi da -4 a +3 (88-85 con 1'29 da giocare). Jennings e Gooden però non ci stanno: il playmaker trova Drew per la tripla del pari a 1 minuto dalla sirena, risponde Smith (sempre da fuori, trovato in angolo da Teague) e poi Gooden cattura il rimbalzo offensivo sull'errore di Dunleavy, permettendo a Jennings di segnare il -1 da sotto (90-91 a 25 secondi dalla fine). Johnson (4/4) e Smith (2/2), però, sono perfetti dalla lunetta negli ultimi 16 econdi, mentre la palla persa di Dunleavy consente ai Bucks di andare a +5 e chiudere la partita.
Milwaukee: Jennings 21 (6/15, 3/7), Dunleavy 17, Gooden 13, Ilyasova 10. Rimbalzi: Bogut 12. Assist: Jennings 11.
Atlanta: J. Johnson 28 (10/20, 0/2, 8/8 tl), Smith 19, Teague 15. Rimbalzi: Pachulia 14. Assist: Teague e McGrady 5.

Philadelphia 76ers-Washington Wizards 103-83
Trenta punti di scarto a metà partita (62-32) dicono tutto: molto più squadra Philadelphia (12-5) di una Washington (2-15) che è ancora alla ricerca di un minimo di identità. I 30 assist su 43 canestri dal campo dei 76ers sono un ulteriore indicatore di come i giocatori di Doug Collins abbiano formato un gruppo solido, senza stelle ma con tanti capaci di portare un contributo. In questo contesto si inquadra anche la performance di Andre Iguodala: 32 minuti in campo, solo 3/5 al tiro ma tante cose buone nella sua partita (oltre agli assist in doppia cifra ci sono 7 rimbalzi, 2 recuperi e 1 stoppata). Il problema principale degli ospiti? Nessuno si è accorto che i due centri di casa (Hawes e Vucevic) non hanno giocato.
Philadelphia: Brand 17 (8/14, 1/2 tl), Holiday 17 (7/12, 1/3, 0/1 tl), Meeks 15, Williams e Young 14, Allen 10. Rimbalzi: Brand 9. Assist: Iguodala 11.
Washington: Crawford 17 (6/14, 0/2, 5/6 tl), Blatche e Wall 13, Lewis 11, Young 10. Rimbalzi: Lewis 6. Assist: Wall 5.

Portland Trail Blazers-Sacramento Kings 101-89
L'ultima volta che avevano giocato in casa, i Blazers (10-7) avevano subito la prima sconfitta stagionale sul proprio campo: il ritorno nell'Oregon era necessario per una formazione che ha giocato sei gare esterne nello spazio di nove giorni (2-4 il record), e Sacramento (6-12) rappresentava un avversario certamente alla portata. I Blazers fanno la differenza nel secondo quarto: parziale di 13-0 chiuso da 5 punti consecutivi di Aldridge e 4 di Gerald Wallace per il 46-31 con 2'51 da giocare prima dell'intervallo. Arriverà anche il +20 (53-33 firmato Crawford), ma Cousins e una tripla da metà campo di Evans riducono il gap di 5 lunghezze a metà gara. Portland rimane in controllo per tutto il resto della gara, sempre con comodi vantaggi oltre la doppia cifra.
Portland: Crawford 26 (7/13, 2/5, 6/7 tl), Wallace 20, Mathews 14, Aldridge 13, Felton 11, Smith 10. Rimbalzi: Alridge 16. Assist: Aldidge, Felton e Crawford 5.
Sacramento: Cousins 18 (7/14, 4/10 tl), Fredette 13, Greene e Garcia 12, Thomas 11. Rimbalzi: Cousins 13. Assist: Thomas 8.

Minnesota Timberwolves-Houston Rockets 92-107
Il ritorno di Kevin McHale (ex GM e allenatore di Minnie) non poteva andare meglio, mentre Rick Adelman subisce una sconfitta dalla squadra con cui ha lavorato negli ultimi quattro anni. Tutto si decide nell'ultimo quarto, quando nonostante la furia offensiva di Kevin Love, i Rockets (10-7) sono riusciti a completare un parziale di 11-0 (iniziato alla fine del terzo quarto) con 5 punti di Courtney Lee per il +12 (83-71 a 10'15 dalla fine). I Timberwolves (7-10) perdono 10 dei loro 20 palloni nell'ultimo quarto, e non riescono più a risalire. Da segnalare la seconda tripla-doppia in carriera per Kyle Lowry (10 rimbalzi per lui), che sta giocando una stagione meravigliosa. Per Houston è la settima vittoria consecutiva.
Minnesota: Love 39 (8/14, 5/5, 8/10 tl), Ridnour 17, Williams 11. Rimbalzi: Love 12. Assist: Rubio 12.
Houston: Martin 31 (6/11, 4/10, 7/8 tl), Lowry 16, Scola 15, Dragic 14, Patterson 13. Rimbalzi: Dalembert 15. Assist: Lowry 10.

Ridnour non riesce a limitare Martin. Ap

Golden State Warriors-Memphis Grizzlies 90-91
Settima vittoria consecutiva per Memphis (10-6), con una clamorosa rimonta nell'ultimo quarto e mezzo di partita. Un bel modo di inaugurare una serie di quattro gare fuori casa che li vedrà di scena anche a Portland, Los Angeles (Clippers) e Phoenix. Golden State (5-11 e 0-6 contro le squadre della Western Conference) era avanti 63-43 a 3'23 dalla fine del terzo quarto, ma da lì in poi cambia tutto. La cooperativa Grizzlies si mette all'opera dopo la tripla di Brandon Rush per il +17 (78-61 a 7'26 dalla fine) con un parziale di 19-5 chiuso da Marc Gasol (83-80 con 2'35 da giocare). Segna Curry, quindi un nuovo 8-0 ospite chiuso da Conley e Gay: 2 punti a testa e assist reciproco per il +3 (88-85) con 22 secondi sul cronometro. Dopo il time-out Ellis forza e sbaglia la tripla dall'angolo (pessima scelta, Rush era liberissimo di fianco a lui che aveva il corpo di Gasol addosso), poi il 3/4 ai liberi di Gay e Mayo basta per portare a casa la vittoria. Inutile la tripla finale di Ellis.
Golden State: Ellis 20 (5/5, 3/7, 1/2 tl), Curry 18, Lee 13, Rush 10. Rimbalzi: Lee 12. Assist: Robinson 6.
Memphis: Gay 23 (10/20, 0/1, 3/6 tl), Conley 20, Gasol 15, Allen 12, Mayo 11. Rimbalzi: Gasol 11. Assist: Conley 9.