Jeremy Lin, rivelazione dei Knicks, contro Love e Rubio. Reuters

Jeremy Lin è ancora il miglior marcatore (con Shumpert) della squadra di D'Antoni, ma la sua produzione nella seconda metà di gara in casa dei T'Wolves potrebbe essere un segno di ridimensionamento. Gli Spurs passano facili sul campo dei Nets e vincono la settima gara in fila.
Tutto facile per i Clippers a Charlotte e per Philadelphia a Cleveland, Denver chiude la serie negativa, Dallas dopo due overtime su Portland. Jason Richardson mette nove triple a Milwaukee!

Minnesota Timberwolves-New York Knicks 98-100
Quinta vittoria consecutiva per i Knicks (13-15) che nell'ultima settimana possiamo senza dubbio definire la squadra di Jeremy Lin. Lo sport americano ci aveva già regalato una storia, quella di Tim Tebow nella Nfl, ma Lin sta facendo di tutto per diventare il nuovo grande protagonista in campo e a livello mediatico, risollevando una versione dei Knicks davvero improbabile (con il quintetto completato da Chandler, Fields, Walker e Jeffries di avrebbe mai potuto pensare a una serie del genere?). Occhi puntati ancora su Lin, dunque, e sul suo duello con Ricky Rubio, astro nascente dei T'Wolves (13-15). E la partita della nuova attrazione della Lega va divisa in due: 7/12 nella prima metà, 1/12 nella seconda, e quando Michael Beasley ha segnato il tiro libero del +6 per i padroni di casa a 4'35 dalla fine (94-88) sembrava che la serie vincente degli ospiti fosse destinata a finire. Invece ecco un altro eroe per caso di questi tempi: Steve Novak prima segna la tripla del -3, poi quella del pareggio a trentasei secondi dalla fine (98-98), rispondendo al layup di Rubio. Lo spagnolo, stavolta, segna negativamente la sua partita con due palle perse nel finale (con ottime difese di Chandler), capitalizzate con un 2/4 dalla lunetta della coppia Lin-Walker. L'ultimo tiro è di Love, ovviamente forzatissimo, e lo sbaglia. Ma Lin sarà la nuova storia americana alla Tim Tebow o questo 1/12 tra terzo e quarto periodo è l'inizio del suo ridimensionamento? Vedremo.
Minnesota: Love 32 (8/15, 2/6, 10/10 tl), Pekovic 21, Rubio 12, Barea 11. Rimbalzi: Love 21. Assist: Rubio 8.
New York: Lin 20 (8/21, 0/3, 4/7 tl), Shumpert 20 (7/12, 2/4), Fields 19, Novak 15, Chandler 12. Rimbalzi: Jeffries 8. Assist: Lin 8.

Nowitzki e West esultano per il successo su Portland. Reuters

Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers 97-94 d2ts
Dopo un parziale di 16-4 tra primo e secondo quarto (34-16 firmato West a 9'15 dall'intervallo), di certo i Mavs (17-11) non si aspettavano di dover giocare due supplementari per battere Portland (15-13). Ci ha pensato per due volte LaMarcus Aldridge a prolungare la partita, in entrambi i casi con tiri che hanno dovuto adagiarsi più volte sul ferro prima di entrare. Ma questo è il gioco. Per fare la differenza, ovviamente, c'è voluto Nowitzki: prima Brandan Haywood ha dato il vantaggio ai Mavs (95-93) con un tap-in sull'errore di Marion a 45" dalla fine. Poi, dopo l'errore di Crawford, ecco Dirk: il suo tiro in allontanamento, dalla lunetta, è un marchio di fabbrica. Portland può solo constatare il -4. Dopo l'1/2 ai liberi di Matthews e una palla persa di Marion, gli ospiti avrebbero anche la palla del pareggio, ma la tripla di Crawford è forzatissima e non va.
Dallas: Nowitzki 20 (7/17, 0/3, 6/6 tl), Terry 19, Marion 14, Odom e West 10. Rimbalzi: Marion 12. Assist: Kidd 8.
Portland: Aldridge 33 (14/25, 0/1, 5/5 tl), Crawford 19, Batum 12, Wallace 10. Rimbalzi: Aldridge 12. Assist: Batum 3.

New Jersey Nets-San Antonio Spurs 89-103
Settima vittoria consecutiva per San Antonio (19-9), la terza in trasferta (e da qui al 23 febbraio i texani giocheranno sempre in viaggio a Detroit, Toronto, L.A. contro i Clippers, in casa di Utah, Portland e Denver) e la notizia ancora più bella è il rientro in campo di Manu Ginobili dopo ventidue partite. L'ex reggino e virtussino (bolognese) segna otto punti con 4/7 al tiro con quattro assist in 17'. Gli Spurs toccano il +10 sui Nets (8-21) nel secondo quarto grazie a un paio di triple di Daniel Green (38-28 con 5'41 da giocare), ma all'intervallo ci arrivano sul +15 proprio grazie a Ginobili, che firma il 55-40 di metà gara. Popovich ruota molto i suoi giocatori (dieci uomini tra diciassette e ventisette minuti in campo), trova il +20 con quattro punti consecutivi di Splitter (81-61 a 10'52 dalla fine) e alla fine di questa lunghissima trasferta magari sapremo se sono proprio gli Spurs i principali rivali di Oklahoma City nella Western Conference.
New Jersey: D. Williams 27 (7/15, 2/8, 7/8 tl), Humphries 15, Farmar 12, Morrow 11. Rimbalzi: Humphries 8. Assist: D. Williams 8.
San Antonio: Neal 18 (6/6, 2/4), Duncan 13, Parker 12, Blair 11, Green e Splitter 10. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Duncan e Parker 5.

Chris Paul, play dei Clippers: 14 assist contro Charlotte. Reuters

Milwaukee Bucks-Orlando Magic 94-99
Il 3/14 al tiro di Brandon Jennigs pesa moltissimo nella partita die Bucks (12-15), ma più di tutto pesa la performance balistica di un Jason Richardson assolutamente irreale dopo l'intervallo. Negli ultimi due quarti, infatti, la guardia dei Magic (17-11) segna ventotto dei suoi punti e permette ai suoi di reagire dopo un 13-0 che ha portato Milwaukee avanti 88-78 a 5'43 grazie a Udrih. Richardson segna quattro delle sue triple in nemmeno tre minuti, poi arriva anche quella di Turkoglu per il 97-91 a 1'08 dalla fine). Nell'ultimo minuto basta il 2/4 ai liberi del turco per decidere il risultato.
Milwaukee: Gooden 21 (8/18, 1/3, 2/2 tl), Ilyasova 17, Dunleavy 14, Delfino 12. Rimbalzi: Ilyasova 16. Assist: Jennings e Jackson 5.
Orlando: J. Richardson 31 (2/7, 9/11, 0/4 tl), Turkoglu 19, Redick 14, Howard 11. Rimbalzi: Howard 14. Assist: Turkoglu e Duhon 6.

Indiana Pacers-Denver Nuggets 109-113
Reduci da sette sconfitte nelle ultime otto partite (cinque delle quali consecutive, e di certo l'infortunio di Gallinari ha "aiutato" in questo senso), i Nuggets (16-12) passano sul campo dei Pacers (17-10) dopo essere finiti a -13 con 8'33 da giocare nel secondo quarto (otto punti di Price in nemmeno quattro minuti per Indiana). Corey Brewer, tornato in campo dopo un'assenza di tre partite dovuta alla morte del padre, ci mette sette punti negli ultimi sei minuti prima dell'intervallo e aiuta i suoi a trovare il pareggio 60-60 a metà gara. Nell'ultimo quarto gli ospiti allungano: Afflalo mette sette dei primi diciassette punti di Denver, che scappa sul 104-92 con 5'11 da giocare, ma due triple consecutive di George e il 2+1 di Collison riaccendono i Pacers (105-106 con 2'40 da giocare). C'è ancora Afflalo, però: sua la tripla del +6 (111-105 a 1'35 dalla fine), suoi i tiri liberi del +4 finale dopo il 4-0 firmato David West.
Indiana: Granger 26 (8/12, 2/6, 4/5 tl), West 22, George 15, Price 13, Hibbert 12. Rimbalzi: West 7. Assist: Collison 7.
Denver: Lawson 27 (8/14, 2/3, 5/7 tl), Afflalo 23, Brewer 19, Nene 11, Harrington 10. Rimbalzi: Koufos 7. Assist: Miller 4.

Charlotte Bobcats-Los Angeles Clippers 86-111
I Bobcats sono in corsa per una stagione da record, negativo ovviamente. Il loro 3-24 equivale a una percentuale di vittorie del 12.5%, di poco oltre l'11% realizzato da Philadelphia nella stagione 1972-73 (9-73). Certo, le assenze di Augustin e Henderson pesano, ma la squadra dimostra poca consistenza. Di contro, i Clippers (17-8) confermano di essere in una buona dinamica nonostante l'infortunio di Billups, e dominano la partita con grande tranquillità. Il +20 arriva a 3'13 dalla fine del secondo quarto grazie al tiro di Mo Williams (47-27), al massimo vantaggio ci pensa DeAndre Jordan (82-48 con 1'23 sul cronometro del terzo quarto).
Charlotte: Walker 19 (4/11, 0/2, 11/12 tl), Maggette 12, Thomas 11, Brown e Mullens 10. Rimbalzi: Maggette e Biyombo 6. Assist: Walker 4.
L.A. Clippers: Griffin 21 (7/14, 7/8 tl), Paul 18, Butler 16, Foye 12, Jordan 11. Rimbalzi: Jordan 12. Assist: Paul 14.

Cleveland Cavaliers-Philadelphia 76ers 84-99
Dura la vita per i Cavs (10-16) senza Irving e Varejao. I 76ers (19-9) scappano via nel secondo quarto e non si voltano più indietro: tutto inizia con un parziale di 12-0 realizzato tra primo e secondo quarto e chiuso da cinque punti consecutivi di Lou Williams (30-19 a 10'08 dall'intervallo), ma il momento positivo degli ospiti si allunga fino al +21 firmato da Brand con 2'39 da giocare prima della pausa (54-33). Cleveland non trova il modo di rientrare in partita e Phila (sempre priva di Hawes) porta a casa un successo importante per rimanere tra le prime a Est.
Cleveland: Jamison 20 (8/15, 0/1, 4/7 tl), Sessions 19, Gee 17. Rimbalzi: Jamison e Thompson 8. Assist: Sessions 8.
Philadelphia: Holiday 20 (5/10, 1/3, 7/8 tl), Williams 19, Young 16, Brand 11, Meeks e Vucevic 10. Rimbalzi: Iguodala e Young 6. Assist: Holiday, Iguodala e Williams 5.

Sacramento Kings-Phoenix Suns 84-98
Quarta vittoria nelle ultime cinque gare (e terza consecutiva in trasferta) per i Suns (12-15), che non concedono alcun vantaggio ai Kings (10-17) e si godono anche la bella partita del rookie Markieff Morris, che ritocca il suo massimo stagionale (e quindi in carriera) dopo i sedici punti realizzati contro Golden State il 2 gennaio scorso. Tyreke Evans tradisce Sacramento (solo 1/9 al tiro, sei rimbalzi, cinque assist e quattro perse), con la tripla di Redd gli ospiti toccano anche il +17 con 6'39 da giocare (86-69).
Sacramento: Cousins 26 (8/17, 0/1, 10/13 tl), Thornton 21, Greene 8. Rimbalzi: Cousins 9. Assist: Evans 5.
Phoenix: Dudley 20 (5/7, 3/6, 1/1 tl), Morris 18, Frye 17, Gortat 15. Rimbalzi: Dudley 10. Assist: Nash 15.