I veri tifosi vogliono
Miami-Okc in finale

Ci sono certi favori che vengono chiesti a proprio rischio e pericolo. Per esempio: una grossa somma di denaro in prestito, una mano per spostare un pianoforte, badare il cane, se questo è particolarmente indisciplinato. E infine, tifare per gli Heat. Molti di voi penseranno che questo sia un articolo contro i Celtics, ma fidatevi, non è così. È semplicemente una richiesta che viene direttamente dal basket. Una richiesta che riflette il volere degli dei della pallacanestro, ovvero, una finale Nba tra Miami e Oklahoma City, soprattutto alla luce di quanto abbiamo visto dall'estate scorsa a oggi. Non credete che questo sia il finale che ci meritiamo? Certo, i Celtics in questa fase incarnano molti valori: senza ombra di dubbio la dignità, l'orgoglio, la combattività, l'eccentricità nel gioco, l'umiltà, la determinazione e la forza d'animo. Ma adesso si trovano in mezzo ai piedi. Per il bene di coloro che amano, ma anche di coloro che odiano, gli Heat, i Celtics sabato dovrebbero farsi da parte in modo da lasciarci godere un'attesa spasmodica per un evento che può essere all'altezza delle grandi aspettative. Se gli Heat vinceranno, sarà il trionfo del basket. Diciamoci la verità, dopo aver visto LeBron James giovedì e Durant la scorsa settimana e immaginando a che velocità possa schizzare la palla da una parte all'altra del parquet in una partita tra queste due squadre, cos'altro vorreste? Qual è l'alternativa?

Durant e Ibaka protagonisti contro gli Spurs. Reuters

lo share degli spurs — Dal punto di vista dei fan, questi playoff stanno andando nel miglior modo possibile, o almeno fino a oggi. Non solo i Thunder sono arrivati in finale, ma hanno bloccato gli Spurs. Tutti ammirano e sono grati per il basket old-school messo in campo con maestria dai giganti di San Antonio, addirittura il burbero Popovich ha il suo charme. Meritano e hanno tutto il nostro rispetto. Ma la storia ci insegna che, quando gli Spurs arrivano in finale, lo share televisivo per il mese di giugno cresce negli altri sport. Ci apprestiamo a vedere gara-7 delle finali dell'Est, con un James reduce da un grande exploit e che dice di non essere preoccupato per gli impegni a venire. Dwayne Wade ha definito la scoppiettante vittoria di gara-6 a Boston come “momento decisivo”. Parole premature, visto che si deciderà tutto sabato sera. In caso di vittoria, Miami - e LeBron in particolare - avranno una chance per rifarsi dell'estate scorsa. In caso di sconfitta, si prospetta un'altra offseason dolorosa fatta di esami di coscienza e scaricabarile. “Ma questo è il basket” dice Wade.

miami: si ama o si odia — Allora, sì, tifiamo per il basket, per la possibilità di vivere momenti epici e coinvolgenti e per avere la chance di vedere le migliori stelle giocarsi il tutto per tutto. Gli Heat vi garantiranno questo nelle finali, perché questa squadra non sa giocare in altro modo. Miami non usa mai un basso profilo. Da quando il roster si è formato tra le polemiche, gli Heat ci hanno spinti da una parte o dall'altra, senza vie di mezzo. Non si può rimanere indifferenti verso questa squadra. O si ama o si odia, e sono proprio queste le squadre che suscitano grande interesse, ricevono rispetto o astio, ovazioni o fischi e a volte anche entrambe le cose contemporaneamente. Forse gara-7 sarà soltanto un anticipo di cosa ci aspetta dopo. Speriamo. Così, potremo vedere ancora magie da parte di James, il giocatore più completo al mondo, nel bene e nel male, che potrà contare sull'aiuto di Wade, facendoci vedere la loro comunicazione in campo fatta di fast-break e lob. Inoltre, Miami potrà disporre di un contributo sempre maggiore da parte di Chris Bosh, che sta cominciando a riprendere la forma dopo il suo infortunio all'addome. Certo, Bosh dovrà rimettersi in fretta, per il suo ma anche per il nostro bene. Abbiamo bisogno degli Heat in finale al pieno delle loro forze, perché ne avranno bisogno contro Durant, Russel Westbrook e tutto quell'incredibile potenziale offensivo. “Fino ad adesso, è andato tutto bene” dice Bosh.

LeBron James, show a Boston con 45 punti. Reuters

brutta stagione — Ma, guardandoci negli occhi, fino a oggi non è stata una stagione esaltante. Il lockout ha messo a dura prova la pazienza e l'affetto verso questo sport. David Stern, fino a poco tempo fa commissioner troppo morbido, si è infervorato. Non ha risparmiato bordate verso l'avarizia dei proprietari e dei giocatori. Abbiamo visto una stagione di 66 partite con giocatori molli e giornate compresse una dietro l'altra, con le squadre che non hanno neanche avuto il tempo per allenarsi. C'è stata una pioggia di infortuni, arrivati quasi tutti contemporaneamente, alcuni di questi molto pesanti - parliamo di giocatori del calibro di Derrick Rose, Chauncey Billups e Dwight Howard - che hanno tolto ai tifosi la speranza in una post-season migliore. È per tutti questi motivi che meritiamo molto di più per rifarci di tutte queste delusioni.

onore a boston — Se non altro, I Celtics sono uno splendido esempio di forza d'animo. Kevin Garnett a 36 anni ci sa ancora fare, così come Paul Pierce, e, fino ai botti di LeBron James in gara-6, Rondo era il miglior giocatore della serie. Inoltre, Doc Rivers non fa che confermare tutto ciò che già sapevamo su di lui: è un mago della panchina che sa come cambiare le carte in corsa e mettere a punto gli schemi. Infine, Ray Allen meriterebbe una medaglia al valore cestistico per il suo correre e saltare su una caviglia sola. È la squadra ideale per una gara-7 delle finali dell'Est, ma anche quella che vorreste, o perlomeno dovreste, veder perdere. E lo diciamo con tutto il rispetto possibile per Boston. Le finali Nba devono essere il teatro dove le stelle di questo sport vengono messe sotto pressione, devono offrire un basket divertente e giocato alla velocità della luce, fatto di passaggi lob e sprint a tutto campo che possano deliziare i fan della domenica. Ci dovrebbero far vedere chi merita essere Mvp e chi merita la seconda piazza. Devono chiudere la stagione in maniera notevolmente migliore rispetto a come è cominciata. Questo accadrà solo se gli Heat vinceranno sabato, quindi, tirate fuori le bandiere e le sciarpe di Miami, al limite potrete bruciarle domenica.